Infiammazione linfonodale
Gentili Dottori,
il 28 Novembre 2008 mi sono accorto di avere un rigonfiamento lungo l'inguine sinistro. Mi sono subito consultato con il mio medico curante, il quale mi ha prescritto un'ecografia che ho provveduto ad effettuare il giorno 9 Dicembre.
Dall'ecografia non era emersa alcuna anomalia nè nella regione inguinale destra nè nell'addome; vi riporto invece il referto relativo all'analisi della regione inguinale sinistra.
"La tumefazione clinicamente palpabile in regione inguinale sinistra corrisponde alla presenza di un linfonodo ingrandito di diametro 23,5 x 18,9 mm; il linfonodo presenta forma grossonalamente ovale, contorni in parte polilobati, ilo centrale ben visibile. Cranialmente al linfonodo descritto se ne riconosce un altro di minori dimensioni (10,5 x 8,4 mm) di forma grossolanamente rotondeggiante e con ilo centrale non visibile.
I reperti descritti sono meritevoli di controllo ecografico ravvicinato dopo adeguata terapia farmacologica e, qualora il reperto risultasse immodificato, approfondimento diagnostico mediante esame istologico, in particolare per quanto riguarda il linfonodo di minori dimensioni che presenta caratteristiche ecografiche non francamente di tipo infiammatorio.
Sempre in regione inguinale sinistra si riscontrano altre piccole linfoadenopatite di diametro inferiore al centimetro, quest'ultime di aspetto reattivo post-reattivo".
Mi è stato inoltre detto che si trattava di linfonodi mobili, il che dovrebbe escludere l'eventualità di formazioni tumorali.
Ho fatto visionare questo referto al mio medico curante, il quale però ha preferito non prescrivermi alcuna cura antibiotica non sapendo che cosa avesse determinato l'infiammazione linfonodale. Ho quindi fatto degli esami del sangue, delle urine e l'urinocoltura, esami dai quali non è emersa alcuna anomalia: i valori dei globuli rossi, bianchi, delle piastrine e dei linfociti rientrano perfettamente nella norma, mentre l'urinocoltura ha dato esito negativo.
Il solo valore leggermente al di sopra di quello preferibile è dei monociti (0.67 rispetto ad un valore massimo preferibile di 0.60): tuttavia, tutti i medici che ho avuto modo di consultare sostengono che si tratti di un'oscillazione non significativa.
Ho effettuato una visita anche presso un centro MTS, dove i test per la ricerca di anticorpi HIV1/2 e anti Treponema pallidum hanno dato esito negativo. Il test per la Chlamydia trachomatys (effettuato tramite tampone uretrale) ha invece dato il seguente esito: "DNA non amplificabile, ripetere prelievo". Ho quindi chiesto spiegazioni al medico che mi ha consegnato i referti. Mi è stato detto di non preoccuparmi in quanto il test dà questo risultato nel momento in cui dal tampone uretrale non emerge alcuna traccia dell'infezione sopra citata.
Da quando è comparso il rigonfiamento all'inguine, ho riscontrato sulla mia persona i seguenti sintomi: diarrea; prurito lungo le cosce e le natiche (alcuni giorni assente, altri particolarmente intenso); eruzioni cutanee lungo le cosce; piccole granulosità lungo la regione inguinale destra (non presenti quando ho effettuato l'ecografia); comparsa di piccole macchie al di sotto della regione dove si è sviluppata l'infiammazione linfonodale. Ho misurato quotidianamente la temperatura corporea, registrando dei valori che vanno dal 36.6 al 36.8 (tre o quattro volte ha toccato anche i 37.00 gradi).
Un dettaglio insolito: ci sono stati alcuni giorni in cui ho avuto salivazione particolarmente intensa.
Non ho avuto nè nausea nè vomito. Le sole malattie esantematiche da me contratte sono state la varicella e il morbillo.
Ho infine fatto una valutazione ematologica, nel corso della quale ho descritto i sintomi appena esposti, ma la dottoressa non è stata in grado di giungere ad alcuna conclusione.
E' trascorso esattamente un mese e mezzo dalla comparsa dell'infiammazione linfonodale e non ho notato nessuna diminuzione del volume.
Nella speranza che possiate aiutarmi, vi ringrazio per la vostra attenzione.
il 28 Novembre 2008 mi sono accorto di avere un rigonfiamento lungo l'inguine sinistro. Mi sono subito consultato con il mio medico curante, il quale mi ha prescritto un'ecografia che ho provveduto ad effettuare il giorno 9 Dicembre.
Dall'ecografia non era emersa alcuna anomalia nè nella regione inguinale destra nè nell'addome; vi riporto invece il referto relativo all'analisi della regione inguinale sinistra.
"La tumefazione clinicamente palpabile in regione inguinale sinistra corrisponde alla presenza di un linfonodo ingrandito di diametro 23,5 x 18,9 mm; il linfonodo presenta forma grossonalamente ovale, contorni in parte polilobati, ilo centrale ben visibile. Cranialmente al linfonodo descritto se ne riconosce un altro di minori dimensioni (10,5 x 8,4 mm) di forma grossolanamente rotondeggiante e con ilo centrale non visibile.
I reperti descritti sono meritevoli di controllo ecografico ravvicinato dopo adeguata terapia farmacologica e, qualora il reperto risultasse immodificato, approfondimento diagnostico mediante esame istologico, in particolare per quanto riguarda il linfonodo di minori dimensioni che presenta caratteristiche ecografiche non francamente di tipo infiammatorio.
Sempre in regione inguinale sinistra si riscontrano altre piccole linfoadenopatite di diametro inferiore al centimetro, quest'ultime di aspetto reattivo post-reattivo".
Mi è stato inoltre detto che si trattava di linfonodi mobili, il che dovrebbe escludere l'eventualità di formazioni tumorali.
Ho fatto visionare questo referto al mio medico curante, il quale però ha preferito non prescrivermi alcuna cura antibiotica non sapendo che cosa avesse determinato l'infiammazione linfonodale. Ho quindi fatto degli esami del sangue, delle urine e l'urinocoltura, esami dai quali non è emersa alcuna anomalia: i valori dei globuli rossi, bianchi, delle piastrine e dei linfociti rientrano perfettamente nella norma, mentre l'urinocoltura ha dato esito negativo.
Il solo valore leggermente al di sopra di quello preferibile è dei monociti (0.67 rispetto ad un valore massimo preferibile di 0.60): tuttavia, tutti i medici che ho avuto modo di consultare sostengono che si tratti di un'oscillazione non significativa.
Ho effettuato una visita anche presso un centro MTS, dove i test per la ricerca di anticorpi HIV1/2 e anti Treponema pallidum hanno dato esito negativo. Il test per la Chlamydia trachomatys (effettuato tramite tampone uretrale) ha invece dato il seguente esito: "DNA non amplificabile, ripetere prelievo". Ho quindi chiesto spiegazioni al medico che mi ha consegnato i referti. Mi è stato detto di non preoccuparmi in quanto il test dà questo risultato nel momento in cui dal tampone uretrale non emerge alcuna traccia dell'infezione sopra citata.
Da quando è comparso il rigonfiamento all'inguine, ho riscontrato sulla mia persona i seguenti sintomi: diarrea; prurito lungo le cosce e le natiche (alcuni giorni assente, altri particolarmente intenso); eruzioni cutanee lungo le cosce; piccole granulosità lungo la regione inguinale destra (non presenti quando ho effettuato l'ecografia); comparsa di piccole macchie al di sotto della regione dove si è sviluppata l'infiammazione linfonodale. Ho misurato quotidianamente la temperatura corporea, registrando dei valori che vanno dal 36.6 al 36.8 (tre o quattro volte ha toccato anche i 37.00 gradi).
Un dettaglio insolito: ci sono stati alcuni giorni in cui ho avuto salivazione particolarmente intensa.
Non ho avuto nè nausea nè vomito. Le sole malattie esantematiche da me contratte sono state la varicella e il morbillo.
Ho infine fatto una valutazione ematologica, nel corso della quale ho descritto i sintomi appena esposti, ma la dottoressa non è stata in grado di giungere ad alcuna conclusione.
E' trascorso esattamente un mese e mezzo dalla comparsa dell'infiammazione linfonodale e non ho notato nessuna diminuzione del volume.
Nella speranza che possiate aiutarmi, vi ringrazio per la vostra attenzione.
[#1]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
L'unica cosa dirimente sara' la biopsia.
Lei ha escluso le principali cause infettive; mentre a destra i linfonodi possono risentire di riflesso delle infezioni dell'appendice, a sinistra no. O c'e' una causa infettiva che elude le ricerche, oppure l'ipotesi da escludere e' quella del linfoma, in particolare -nel giovane- del morbo di Hodgkin, che per fortuna e' curabile e di solito va in remissione completa.
Dall'esame emocromocitometrico non ci aspettiamo contributi significativi, all'inizio e' normale.
L'ecografista ha alluso alla possibilita' e anche le "granulosita' controlaterali" potrebbero alludere a una poliadenopatia incipiente. Non c'e' febbricola e non c'e' sudorazione notturna, anche se la scialorrea episodica potrebbe equivalere alla sudorazione (attivazione parasimpatica). C'e' prurito.
Non e' sempre vero che il linfonodo mobile esclude il tumore: il linfonodo smette di muoversi quando viene incluso in tessuto neoplastico o cicatriziale che proviene da organi esterni al linfonodo.
Altre ipotesi sono legate a forme granulomatose croniche es. una sarcoidosi o una tubercolosi, ma per tutte loro vale comunque l'indicazione che occorre togliere un paio di linfonodi e guardali al microscopio.
Lei ha escluso le principali cause infettive; mentre a destra i linfonodi possono risentire di riflesso delle infezioni dell'appendice, a sinistra no. O c'e' una causa infettiva che elude le ricerche, oppure l'ipotesi da escludere e' quella del linfoma, in particolare -nel giovane- del morbo di Hodgkin, che per fortuna e' curabile e di solito va in remissione completa.
Dall'esame emocromocitometrico non ci aspettiamo contributi significativi, all'inizio e' normale.
L'ecografista ha alluso alla possibilita' e anche le "granulosita' controlaterali" potrebbero alludere a una poliadenopatia incipiente. Non c'e' febbricola e non c'e' sudorazione notturna, anche se la scialorrea episodica potrebbe equivalere alla sudorazione (attivazione parasimpatica). C'e' prurito.
Non e' sempre vero che il linfonodo mobile esclude il tumore: il linfonodo smette di muoversi quando viene incluso in tessuto neoplastico o cicatriziale che proviene da organi esterni al linfonodo.
Altre ipotesi sono legate a forme granulomatose croniche es. una sarcoidosi o una tubercolosi, ma per tutte loro vale comunque l'indicazione che occorre togliere un paio di linfonodi e guardali al microscopio.
[#3]
Ex utente
Gentile dottor Bianchi,
Venerdì scorso ho effettuato una nuova visita ematologica. Le riporto il referto che mi è stato rilasciato:
"Paziente di 19 anni riferito per linfoadenopatia inguinale sinistra comparsa circa un mese e mezzo fa, inizialmente non dolente, che non è aumentata di volume nè regredita (non ha assunto nessuna terapia a riguardo). Ha eseguito ecografia con riscontro di due linfonodi all'inguine sinistro (uno maggiore di circa 2 cm e uno di 1 cm), di cui quello minore non viene descritto con franche caratteristiche reattive. Ad esami ematici all'emocromo Hb 14,4 g/dL, GB 6500/mmc (neutrofili 2760, linfociti 2800), PLT 324000/mmc; PCR nella norma, non significative alterazioni esame urine con urinocoltura negativa; funzionalità epatica e renale nella norma, anticorpi antitreponema ed antiHIV negativi. Già eseguita valutazione chirurgica con indicazione di eseguire visita ematologica.
In anamnesi nulla di rilevante, non assume abitualmente farmaci, non tabagismo. Soggettivamente non sintomi B sistemici.
All'EO obiettività cardio-polmonare nella norma, addome piatto trattabile non dolente alla palpazione, non epatosplenomegalia, linfonodo di circa 1 cm mobile e molle all'inguine siniastro, microlinfonodi all'inguine destro, non linfonodi nelle altre sedi superficiali esaminate.
Diagnosi: il quadro sembra essere compatibile con linfoadenopatia reattiva; si prescrivono esami virologici a completamento di quelli già eseguiti più LDH e si rivede il paziente tra tre mesi con esami prescritti e ricontrollo ecografico linfoadenopatia".
Gli esami che mi sono stati prescritti e che dovrò effettuare verso la metà di Marzo (oltre al controllo ecografico) sono i seguenti: prelievo venoso, emocromo, LDH, B2 microglobulino, LES, PCR, Ab anti CMV, Ab anti toxoplasma, Ab anti EBV.
A due mesi dalla comparsa dell'infiammazione linfonodale, continuo ad avere diarrea e prurito, in aggiunta a qualche eruzione cutanea sulla mano destra e sul petto.
Nel complesso sto bene, anche se non le nascondo di avere una certa preoccupazione. Le sarei grato se mi rispondesse per darmi il suo parere.
Grazie per l'attenzione.
Venerdì scorso ho effettuato una nuova visita ematologica. Le riporto il referto che mi è stato rilasciato:
"Paziente di 19 anni riferito per linfoadenopatia inguinale sinistra comparsa circa un mese e mezzo fa, inizialmente non dolente, che non è aumentata di volume nè regredita (non ha assunto nessuna terapia a riguardo). Ha eseguito ecografia con riscontro di due linfonodi all'inguine sinistro (uno maggiore di circa 2 cm e uno di 1 cm), di cui quello minore non viene descritto con franche caratteristiche reattive. Ad esami ematici all'emocromo Hb 14,4 g/dL, GB 6500/mmc (neutrofili 2760, linfociti 2800), PLT 324000/mmc; PCR nella norma, non significative alterazioni esame urine con urinocoltura negativa; funzionalità epatica e renale nella norma, anticorpi antitreponema ed antiHIV negativi. Già eseguita valutazione chirurgica con indicazione di eseguire visita ematologica.
In anamnesi nulla di rilevante, non assume abitualmente farmaci, non tabagismo. Soggettivamente non sintomi B sistemici.
All'EO obiettività cardio-polmonare nella norma, addome piatto trattabile non dolente alla palpazione, non epatosplenomegalia, linfonodo di circa 1 cm mobile e molle all'inguine siniastro, microlinfonodi all'inguine destro, non linfonodi nelle altre sedi superficiali esaminate.
Diagnosi: il quadro sembra essere compatibile con linfoadenopatia reattiva; si prescrivono esami virologici a completamento di quelli già eseguiti più LDH e si rivede il paziente tra tre mesi con esami prescritti e ricontrollo ecografico linfoadenopatia".
Gli esami che mi sono stati prescritti e che dovrò effettuare verso la metà di Marzo (oltre al controllo ecografico) sono i seguenti: prelievo venoso, emocromo, LDH, B2 microglobulino, LES, PCR, Ab anti CMV, Ab anti toxoplasma, Ab anti EBV.
A due mesi dalla comparsa dell'infiammazione linfonodale, continuo ad avere diarrea e prurito, in aggiunta a qualche eruzione cutanea sulla mano destra e sul petto.
Nel complesso sto bene, anche se non le nascondo di avere una certa preoccupazione. Le sarei grato se mi rispondesse per darmi il suo parere.
Grazie per l'attenzione.
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Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
Per ogni 100 casi dubbi some il suo, le forme reattive (infettive) sono il 95% e quelle proliferative sono il 5% (numeri usati per dare l'ordine di grandezza).
Il suggerimento di fare la biopsia e' di tipo prudenziale, quello di aspettare e rivedere e' di tipo probabilistico.
Le mani del collega, palpando e confrontando con la loro casistica precedente, valutando l'assenza di altre stazioni ecc., hanno avuto alla fine una percezione tranquillizzante.
Ogni tanto si palpi nuca e ascelle, ma per adesso si tranquillizzi anche lei.
Il suggerimento di fare la biopsia e' di tipo prudenziale, quello di aspettare e rivedere e' di tipo probabilistico.
Le mani del collega, palpando e confrontando con la loro casistica precedente, valutando l'assenza di altre stazioni ecc., hanno avuto alla fine una percezione tranquillizzante.
Ogni tanto si palpi nuca e ascelle, ma per adesso si tranquillizzi anche lei.
[#5]
Ex utente
Gentile dottor Bianchi,
ho effettuato le analisi del sangue prescrittemi e dai risultati è emerso che ho contratto la mononucleosi.
In attesa di consultarmi con il mio medico di base, le chiedo cortesemente di dirmi cosa lei mi suggerirebbe di fare alla luce di questa scoperta.
Le ricordo che mi sono accorto dell'infiammazione linfonodale il 28 Novembre e che da allora non ci sono stati segni di miglioramento: astenia, dissenteria e prurito.
La ringrazio per l'attenzione.
ho effettuato le analisi del sangue prescrittemi e dai risultati è emerso che ho contratto la mononucleosi.
In attesa di consultarmi con il mio medico di base, le chiedo cortesemente di dirmi cosa lei mi suggerirebbe di fare alla luce di questa scoperta.
Le ricordo che mi sono accorto dell'infiammazione linfonodale il 28 Novembre e che da allora non ci sono stati segni di miglioramento: astenia, dissenteria e prurito.
La ringrazio per l'attenzione.
[#7]
Ex utente
Vi chiedo scusa. Credevo che l'esito positivo fosse sufficiente.
Per maggiore completezza, quindi, ho riportato gli esami del sangue effettuati nella prima settimana di Dicembre (poco dopo la comparsa dell'infiammazione linfonodale) e quelli effettuati alla fine di Febbraio.
Esami di Dicembre:
Globuli bianchi 6.5
Globuli rossi 4.85
Emoglobina 14.4
Ematocrito 42.5
Volume globulare media 87.6
Emoglobina corpuscolare media 29.7
Conc. Hb corpuscolare media 33.9
Indice di anisocitosi 12.8
Piastrine 324
MPV 10.1
Neutrofili 2.76
Linfociti 2.80
Monociti 0.67
Eosinofili 0.18
Basofili 0.04
Esami di fine Febbraio:
VES 8
LDH 301
PCR <0.1
BETA 2 MICROGLOBULINA 1.2
Globuli bianchi 5.77
Globuli rossi 5.02
Emoglobina 15.2
Ematocrito 45.3
Volume globulare media 90.2
Emoglobina corpuscolare media 30.3
Conc. Hb corpuscolare media 33.6
Indice di anisocitosi 13.5
Piastrine 306
MPV 10.2
Neutrofili 3.17
Linfociti 1.86
Monociti 0.47
Eosinofili 0.24
Basofili 0.03
Anticorpi antitoxoplasma IgG 0.20
Anticorpi antitoxoplasma IgM 0.16
Anticorpi anti CMV IgG < 0.4
Anticorpi anti CMV IgM < 15
Anticorpi anti EBV VCA IgG 24.80 (nel valore di riferimento leggo "negativo se <20)
Anticorpi anti EBV VCA IgM 20 (nel valore di riferimento leggo 20-40 zona grigia)
Come devo interpetare i valori dei globuli bianchi? Benchè rientrino nei valori di riferimento, noto una certa diminuzione rispetto a qualche mese fa. Inoltre, sulla base degli esami fatti finora (i cui esiti sono riportati nei post precedenti), come sta reagendo il mio sistema immunitario?
Vi ringrazio nuovamente per la vostra attenzione.
Per maggiore completezza, quindi, ho riportato gli esami del sangue effettuati nella prima settimana di Dicembre (poco dopo la comparsa dell'infiammazione linfonodale) e quelli effettuati alla fine di Febbraio.
Esami di Dicembre:
Globuli bianchi 6.5
Globuli rossi 4.85
Emoglobina 14.4
Ematocrito 42.5
Volume globulare media 87.6
Emoglobina corpuscolare media 29.7
Conc. Hb corpuscolare media 33.9
Indice di anisocitosi 12.8
Piastrine 324
MPV 10.1
Neutrofili 2.76
Linfociti 2.80
Monociti 0.67
Eosinofili 0.18
Basofili 0.04
Esami di fine Febbraio:
VES 8
LDH 301
PCR <0.1
BETA 2 MICROGLOBULINA 1.2
Globuli bianchi 5.77
Globuli rossi 5.02
Emoglobina 15.2
Ematocrito 45.3
Volume globulare media 90.2
Emoglobina corpuscolare media 30.3
Conc. Hb corpuscolare media 33.6
Indice di anisocitosi 13.5
Piastrine 306
MPV 10.2
Neutrofili 3.17
Linfociti 1.86
Monociti 0.47
Eosinofili 0.24
Basofili 0.03
Anticorpi antitoxoplasma IgG 0.20
Anticorpi antitoxoplasma IgM 0.16
Anticorpi anti CMV IgG < 0.4
Anticorpi anti CMV IgM < 15
Anticorpi anti EBV VCA IgG 24.80 (nel valore di riferimento leggo "negativo se <20)
Anticorpi anti EBV VCA IgM 20 (nel valore di riferimento leggo 20-40 zona grigia)
Come devo interpetare i valori dei globuli bianchi? Benchè rientrino nei valori di riferimento, noto una certa diminuzione rispetto a qualche mese fa. Inoltre, sulla base degli esami fatti finora (i cui esiti sono riportati nei post precedenti), come sta reagendo il mio sistema immunitario?
Vi ringrazio nuovamente per la vostra attenzione.
[#8]
Biochimico clinico, Allergologo, Medico di laboratorio
i globuli bianchi sono a posto, si sa che fluttuano, la differenza e' poco significativa. Semmai mi sorprende un filo di piu' l'aumento dei rossi, quelli tendenzialmente sono piu' stabili. poco rilevante o tranquillo il resto.
ma veniamo alla mononucleosi.
Il basso livello di IgG (positive, per un pelo) e l'alto livello di IgM (negative, per un pelo) fanno pensare che potrebbe essere una infezione recente e come tale spiegare le adenopatie, benche' limitate a una sede non tipicissima.
Io rifarei i test per EBV fra altri tre mesi, se era mononucleosi mi aspetto IgG nettamente aumentate e IgM scomparse. Se invece i valori persistono come adesso, allora la sua e' una forma frusta e non puo' spiegare i linfonodi.
Mi raccomando che rifaccia gli esami nel medesimo laboratorio per avere la confrontabilita' degli esiti.
ma veniamo alla mononucleosi.
Il basso livello di IgG (positive, per un pelo) e l'alto livello di IgM (negative, per un pelo) fanno pensare che potrebbe essere una infezione recente e come tale spiegare le adenopatie, benche' limitate a una sede non tipicissima.
Io rifarei i test per EBV fra altri tre mesi, se era mononucleosi mi aspetto IgG nettamente aumentate e IgM scomparse. Se invece i valori persistono come adesso, allora la sua e' una forma frusta e non puo' spiegare i linfonodi.
Mi raccomando che rifaccia gli esami nel medesimo laboratorio per avere la confrontabilita' degli esiti.
[#9]
Ex utente
Gli esami che ho effettuato sono stati effettuati presso la medesima struttura ospedaliera, e vedrò di fare altrettanto in futuro.
Ho consultato il mio medico di base e mi ha ripetuto esattamente quanto lei mi ha detto: i valori degli esami non permettono di dire con certezza che l'infiammazione dei linfonodi sia stata causata dalla mononucleosi.
A quattro mesi dalla comparsa del linfonodo sentinella la situazione è la seguente (le riporto le osservazioni del mio medico):
Il linfonodo comparso nella regione inguinale sinistra è di dimensioni pari a poco meno di un centimetro e di natura mobile. Nella regione inguinale destra persistono i microlinfonodi che aveva descritto anche l'ematologa.
Nelle ultime settimane, inoltre, si è gonfiato anche un linfonodo sulla nuca - anch'esso di circa un centimetro e di natura mobile; rispetto a quelli inguinali, tuttavia, è molto fastidioso.
Nel corso dell'ultima visita, ho fatto notare al mio medico il fatto che da diverso tempo ho una sorta di bernoccolo in testa, all'altezza della rosa dei capelli. Non mi fa alcun male e non mi impedisce alcun movimento rotatorio del capo, ma mi chiedevo cosa fosse, visto che il mio medico l'ha liquidato con un "Non è nulla di chè".
Il 10 Aprile ho una visita di controllo dall'ematologa, e conto di avere dei chiarimenti sulla mia situazione.
Ho consultato il mio medico di base e mi ha ripetuto esattamente quanto lei mi ha detto: i valori degli esami non permettono di dire con certezza che l'infiammazione dei linfonodi sia stata causata dalla mononucleosi.
A quattro mesi dalla comparsa del linfonodo sentinella la situazione è la seguente (le riporto le osservazioni del mio medico):
Il linfonodo comparso nella regione inguinale sinistra è di dimensioni pari a poco meno di un centimetro e di natura mobile. Nella regione inguinale destra persistono i microlinfonodi che aveva descritto anche l'ematologa.
Nelle ultime settimane, inoltre, si è gonfiato anche un linfonodo sulla nuca - anch'esso di circa un centimetro e di natura mobile; rispetto a quelli inguinali, tuttavia, è molto fastidioso.
Nel corso dell'ultima visita, ho fatto notare al mio medico il fatto che da diverso tempo ho una sorta di bernoccolo in testa, all'altezza della rosa dei capelli. Non mi fa alcun male e non mi impedisce alcun movimento rotatorio del capo, ma mi chiedevo cosa fosse, visto che il mio medico l'ha liquidato con un "Non è nulla di chè".
Il 10 Aprile ho una visita di controllo dall'ematologa, e conto di avere dei chiarimenti sulla mia situazione.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 53k visite dal 12/01/2009.
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Approfondimento su Salute del bambino
Caratteristiche e cura delle principali patologie dei bambini: malattie esantematiche, infettive, disturbi gastrointestinali, problemi di chirurgia pediatrica.