Gonadotropine e ricerca gravidanza

Buongiorno, sono una donna di 27 anni. Sto cercando una gravidanza da 4 mesi, servendomi anche di "Persona" per scegliere i giorni "migliori". Pur avendo delle mestruazioni regolari, 29 gg, esse sono da ormai un decennio dolorosissime (assumo Feldene Fast in larga quantità). Ho, per la dismenorrea, assunto dal 1996 al 2000 (5 anni) Mercilon, Harmonet e prima un altro tipo di pillola di cui non ricordo il nome. Due mesi fa, in una visita di controllo dal mio nuovo ginecologo, eseguendo, per la prima volta!, una eco transvaginale ha riscontrato entrambe le ovaie multifollicolari. Bisogna attendere almeno dodici mesiprima di qualsiasi ulteriore indagine (nonostante il precedente ginecologo abbia avuto il forte sospetto di un utero endometriosico): queste le sue parole. Ma, le chiedo, in presenza di tante indicazioni non sarebbe il caso di anticipare? Se questa ovulazione non avviene, non sarebbe opportuno indagare e, in qualche modo provvedere? Ogni mese che passa la delusione cresce e mio marito ha dieci anni più di me. Ho letto delle gonadotropine. Quali sono le aspettative, gli effetti collaterali. Vivo a Milano, potrebbe suggerirmi un centro specializzato in cui però ci sia una presenza che non sia meramente "calcolatrice". Grazie. O.C.
[#1]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Gentile Utente 1652,
ho letto la sua lettera e spero di risponderle con la maggior chiarezza possibile.
La dismenorrea, che lei accusa, è causata dalle violente contratture uterine indotte dalle prostaglendine (PGF), liberate dallo sfaldamento mestruale; il trattamento di elezione è dato dall'utilizzo di inibitori delle PGF come il NAPROXENE (250 mg x 2 volte al dì, una compressa ogni 12 ore senza riguardo ai pasti) e l'INDOMETACINA (25 mg al dì, come sopra).
La valutazione della secrezione delle gonadotropine deve essere sempre accompagnata dalla determinazione degli ormoni gonadici, nella ricerca, in questo caso, di un difetto secretivo, e deve precedere trattamenti farmacologici prima che non ne sia testata la PULSATILITA': questa ultima è la caratteristica secretiva delle gonadotropine e va verificata con prelievi ogni 20' per 6-8-ore.
Si possono utilizzare dei test di stimolazione, con il GnRH o con il clomifene, per mettere in evidenza un'eventuale alterazione dell'asse ipotalamo-ipofisario, che non le descrivo minuziosamente per non annoiarla..
Credo che anche suo marito sia stato posto a prove di fecondità etc.etc.
Una volta effettuate queste piccole ma necessarie prove, si può valutare il trattamento endocrinologico, ma il mio compito di endocrinologo termina qui e/o va in parallelo con il lavoro dello specialista ginecologo.
Stia tranquilla, la sua condizione è discretamente complicata, ma non irrisolvibile.
Grazie per l'attenzione postami.
Voglia gradire i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo.
[#2]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma 10- Gorgonzola (Mi)
Tel. +39-02-95302424 / 333-3164013
Fax +39-0363-596670

Gentile Utente 1652,
ho letto la sua lettera e spero di risponderle con la maggior chiarezza possibile.
La dismenorrea, che lei accusa, è causata dalle violente contratture uterine indotte dalle prostaglendine (PGF), liberate dallo sfaldamento mestruale; il trattamento di elezione è dato dall'utilizzo di inibitori delle PGF come il NAPROXENE (250 mg x 2 volte al dì, una compressa ogni 12 ore senza riguardo ai pasti) e l'INDOMETACINA (25 mg al dì, come sopra).
La valutazione della secrezione delle gonadotropine deve essere sempre accompagnata dalla determinazione degli ormoni gonadici, nella ricerca, in questo caso, di un difetto secretivo, e deve precedere trattamenti farmacologici prima che non ne sia testata la PULSATILITA': questa ultima è la caratteristica secretiva delle gonadotropine e va verificata con prelievi ogni 20' per 6-8-ore.
Si possono utilizzare dei test di stimolazione, con il GnRH o con il clomifene, per mettere in evidenza un'eventuale alterazione dell'asse ipotalamo-ipofisario, che non le descrivo minuziosamente per non annoiarla..
Credo che anche suo marito sia stato posto a prove di fecondità etc.etc.
Una volta effettuate queste piccole ma necessarie prove, si può valutare il trattamento endocrinologico, ma il mio compito di endocrinologo termina qui e/o va in parallelo con il lavoro dello specialista ginecologo.
Stia tranquilla, la sua condizione è discretamente complicata, ma non irrisolvibile.
Grazie per l'attenzione postami.
Voglia gradire i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo.
Ovulazione

L'ovulazione è la fase del ciclo mestruale in cui la donna è fertile, ossia quando l'ovocita viene rilasciato nelle tube e può essere fecondato: tutto quello che devi sapere.

Leggi tutto