Un betabloccante, ma solo controllare periodicamente la funzionalità tiroidea

Buongiorno. Chiedo scusa per la lunghezza dell’esposizione, ma ritengo sia necessario essere precisi.
Ad agosto 2007, del tutto all’improvviso, comincio ad avere problemi di ipertensione con diverse corse (stavo davvero male) e visite eseguite presso il pronto soccorso del locale policlinico e valori che raggiungono anche i 105 di minima e i 170 di massima. Escluso il fattore ansioso mi faccio visitare da uno specialista che, tra le altre cose, mi prescrive una ecografia della tiroide ed esami di funzionalità tiroidea.
Esami del 2.9.2007 (eseguiti presso un laboratorio privato di fiducia)
Valori normali
FT3 2,26 1,8-4,2
FT4 1,21 0,65-2,3
TSH 4,31 0,4-4
Ant.Anti Tireoglob. 23,2 fino a 100
Referto ecografia del 9.11.2007 (eseguita presso una struttura privata): “Tiroide di piccole dimensioni, ad ecostruttura lievemente disomogenea e tendenzialmente ipoecogena. Non evidenti lesioni focali individualizzate. Trachea in asse. Lobo destro: spessore 13,2 mm.. Lobo sinistro: spessore 10 mm.”.
Il cardiologo ritiene di dover prima stabilizzare la pressione e successivamente valutare gli eventuali problemi alla tiroide che, comunque, non gli sembrano particolari. Ci vuole un po’ di tempo e, dopo diverse tentativi di terapia, la pressione torna stabile, Al momento assumo Congescor 2,5 ½ cmp la mattina e Blopresid ½ cmp il pomeriggio e una decina di gocce di Lorazepan la sera. Si decide di ripetere gli esami e di interpellare una specialista.
Referto ecografia del 27.6.2008 (eseguita presso la stessa struttura privata del 2007):
“Tiroide in sede, normale per forma e volume, ad ecostruttura lievemente disomogenea e tendenzialmente ipoecogena. Non evidenti lesioni focali individualizzate. Assenza di vascolarizzazione patologica al Color Power Doppler. Trachea in asse. Lobo destro: spessore 14,6 mm.. Lobo sinistro: spessore 11,5 mm.”.
Esami del 30.6.2008 (stesso laboratorio privato)
Valori normali
FT3 3,16 1,8-4,2
FT4 1,22 0,65-2,3
TSH 5,86 0,4-4
Ant.Anti TPO 51,1 <16
Ant.Anti Tireoglob. 52 fino a 100
A parte gli esami presento i seguenti sintomi: leggera sonnolenza e difficoltà di concentrazione, un po’ di stitichezza, caduta di capelli più intensa del solito. Per il resto sto bene. Visita specialistica molto accurata in data 16.7.2008. Diagnosi: “ipotiroidismo subclinico post-tiroiditico”. Prescritto Eutirox da 50 1 cmp al giorno al mattino. Il cardiologo ritiene che il dosaggio sia elevato, ma prevale la specializzazione.
A fine novembre e quasi di colpo accuso forte tachicardia, senso di agitazione continua, tremore alle mani. Telefono alla specialista che mi dice di sospendere il farmaco e di valutare il TSH.
Esami del 4.12.2008 (laboratorio privato come sopra)
Valori normali
TSH 0,01 0,4-4
Richiamo la dottoressa che mi consiglia di continuare a tenere sospesa la terapia e di rifare tutti gli esami dopo un paio di mesi. Sostiene che si tratta di tireotossicosi dovuta ad eccesso di ormone sostitutivo e che potrebbe passare anche un anno prima di riottenere dei valori stabili. Occorre, pertanto, seguire l’evoluzione della cosa.
Dopo circa un mese comincio a stare meglio. Non riesco ad eseguire gli esami di controllo dopo due mesi perché mi becco vari raffreddori e anche una forma influenzale che, a giudizio dell’analista e anche a seguito di assunzione di alcuni antiinfiammatori, falserebbero i risultati. Verso la fine di febbraio ricomincio ad avere gli stessi problemi prima descritti, ma molto più intensi. Inoltre perdo peso, sono nervosissima, parlo a scatti e continuamente, di notte non riesco a dormire, mi sento stanca e debole.
Esami del 4.3.2009 (stesso laboratorio privato)
Valori normali
FT3 5,87 1,8-4,2
FT4 1,9 0,65-2,3
TSH <0,004 0,4-4
Ant.Anti TPO 108,6 <16
Ant.Anti Tireoglob. 108,8 fino a 100
Non riesco a contattare l’endocrinologa, pertanto in data 14.4.2009, su indicazione del medico di base, visita da altro specialista (docente universitario presso il locale policlinico) che, senza neanche toccarmi (mi aspettavo una visita accurata), ma solo ascoltando i sintomi prima descritti e guardando gli esami di laboratorio (dice che “ho il visus dell’ipertiroidea”) mi diagnostica un “morbo di Graves-Basedow” con il consiglio, comunque, di ripetere gli stessi esami più TSI presso una struttura pubblica, perché, secondo lui, i dati non sono congruenti. Ci sono andata e, a presentazione dell’esito, mi ha detto di ripeterli per lo stesso motivo. Sotto i due risultati:
Esami del 21.4.2009 Esami del 28.5.2009
Valori normali
FT3 5,5 4,6 2,2-4,7
FT4 2,0 1,9 0,64-2,0
TSH 1,0 0,4 0,2-4
Ant.Anti TPO 30,0 48 <30
Ant.Anti Tireoglob. 70,0 180 <100
TSI 16,9 22,3 <1,5
Il 26 giugno rivado dallo specialista che, non ancora contento, mi dice di ripetere gli esami presso il policlinico di Bari dove lavora e insegna e, comunque, mi prescrive “Tapazole 5” ½ cmp. al giorno da assumere, però, dopo aver eseguito ancora gli esami ed averli valutati. Ci vado. Di seguito i risultati.
Esami del 15.7.2009 Valori normali
FT3 4,12 2,2-4,2
FT4 14,6 8,1-17,1
TSH 0,01 0,3-3,6
Ant.Anti TPO 148 <20
Ant.Anti Tireoglob. <2 <4
TSI 175,3 <10
In data 8.7.2009 eseguo ecografia annuale di controllo (eseguita su indicazione dello specialista presso il policlinico di Bari). Referto: “Follow-up di tiroidite cronica. Ghiandola in sede, regolare per forma e volume. (DIA AP 12 mm.) ad eco struttura disomogenea come da tiroidite cronica. Trachea in asse. Piccole linfoadenopatie laterocervicali bilaterali. All’ecocolordoppler la ghiandola appare ipervascolarizzata”.
Ritiro l’esito degli ultimi esami ad agosto, periodo di ferie. A settembre e sino ad oggi non riesco a contattare lo specialista perché prima in ferie, poi fuori per un corso di aggiornamento o perché comunque impegnato. Nell’attesa mostro tutto quanto al cardiologo che mi segue durante una visita di controllo; secondo lui non dovrei fare nessuna ulteriore terapia, dato che già assumo un betabloccante, ma solo controllare periodicamente la funzionalità tiroidea. Sempre secondo lui, sto ancora smaltendo gli effetti dell’eccessiva assunzione di Eutirox. Infine, posso dire di stare bene, ho ripreso il peso perduto e l’unico sintomo che ancora permane è la caduta dei capelli ancora piuttosto evidente. Comunque, concordiamo insieme di cercare un altro specialista, un po’ più attento nel seguire il proprio paziente (non è il massimo essere ricevuta in un corridoio affollato). A tale proposito potreste darmi un consiglio? Conoscete uno specialista di Pisa che visiti a Bari?
Come si può passare in meno di un anno da una diagnosi di ipotiroidismo subclinico ad una di morbo di Basedow? Prima di prendere l’Eutirox stavo bene. E’ normale che una eccessiva assunzione di questo ormone mi abbia provocato quanto descritto? Vi prego cercate di rispondermi. Grazie per la pazienza.
[#1]
Dr. Domenico Russo Endocrinochirurgo, Endocrinologo 466 14 1
gentile utente,
con ho ben compreso se attualmente è in terapia con tapazole o meno.
Il passaggio dall'ipotiroisimo all'ipertiroidismo potrebbe esser stato determinato da una fase diversa della stessa patologia. Infatti una tiroidite autoimmune in fase attiva può determinare un periodo più o meno lungo di ipertiroidismo. La invito a riparlarne con il suo endocrinologo e a manifestare le sue perplessità.
Per quello che concerne la precedente terapia con eutirox, è passato quasi un anno dalla sua interruzione, per cui non può esserci nessuna interferenza.
Mi consenta una domanda: perchè uno specialista di Pisa che esercita a Bari?

Dr. Domenico Russo
endocrinologo

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentile dott. Russo, grazie per la risposta.
Attualmente non sono in terapia con tapazole proprio perchè mi è stato impossibile, a partire dal mio ritorno dalle ferie intorno al 10 di settembre, contattare il secondo specialista di cui ho parlato (per intenderci il professore universitario del policlinico di Bari) e non mi pare il caso di assumerlo di mia iniziativa. Dovrei prenderlo? E proprio quello che lo specialista non mi ha spiegato.
Ho capito che una tiroidite autoimmune attiva può provocare ipertiroidismo, ma, mi scusi, l'ipotiroidismo subclinico e il morbo di Basedow non sono due patologie diverse?
Perchè uno specialista di Pisa? Perchè dall'inizio di tutta la vicenda tutti quelli dell'ambiente medico della mia città con cui mi è capitato di parlare hanno chiaramente detto che a Bari non c'è nessuno davvero bravo come endocrinologo e, francamente, entrambi gli specialisti da me consultati mi sono sembrati più confusi di me e mi hanno dato l'impressione di voler sempre rinviare nel tempo qualunque decisione.
Mi aiuti a cambiare idea. Sono molto sconcertata. Grazie.
[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Per il dottor Russo che, almeno, mi ha risposto e per gli altri che hanno solo letto il post da me inviato lo scorso 15 di ottobre.
E' così difficile esprimere un'opinione sulla mia patologia e su come dovrei affrontarla?
In breve, secondo Voi soffro di ipotiroidismo subclinico, di morbo di Basedow o, semplicemente, ho, come dice il dott. Russo, una tiroidite autoimmune che oscilla tra l'uno e l'altro? In ogni caso devo fare una terapia o solo eseguire dei controlli periodici da mostrare, ovviamente, ad un medico?
So bene che senza un riscontro clinico è complicato rispondere, ma Vi ricordo che il secondo endocrinologo cui mi sono rivolta (e che sino ad oggi non riesco a contattare) non mi ha neanche visitata, pertanto, credo che a livello di opinione qualcosa si possa dire.
Dovrei cambiare ancora medico?
Resto in attesa di cortesi risposte.
Grazie.
[#4]
Dr. Domenico Russo Endocrinochirurgo, Endocrinologo 466 14 1
"senza un riscontro clinico è complicato rispondere" e per questo al quesito sulla terapia non posso rispondere.
Per quanto concerne il resto, il rapporto medico-paziente è sempre un rapporto fiduciario, se viene meno la fiducia è meglio non continuare. Il colloquio con un medico non andrebbe mai effettuato "in un corridoio affollato".
Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Per i medici che vorranno avere la pazienza di leggermi ed, eventualmente, rispondermi.
Seguito post di ottobre 2009.
A dicembre 2009 ripeto gli esami di laboratorio. Purtroppo non ho dati precisi (sono stata derubata della cartellina portadocumenti), ma i valori erano ritornati nella norma. In accordo con lo specialista continuo a non effettuare terapia.

Esami del 7.5.2010
(eseguiti c/o Policlinico Bari) Valori normali
FT3 5,20 2,2-4,2
FT4 19,80 8,1-17,1
TSH <0,01 0,3-3,6
Ant.Anti TPO 239 <20
Ant.Anti Tireoglob. <2 <4
TSI 0,80 0 - 1

Eco-Tiroide del 1.6.2010

Ghiandola tiroidea in sede, di dimensioni nei limiti.
Volume tiroideo di circa 9 cc (vn 6-15).
L'ecostruttura appare disomogeneamente ipoecogena come da tiroidite.
Al lobo destro: al terzo superiore, sul versante mediale, si evidenzia formazione nodulare, solida, iso-ipoecogena, ovulare, a contorni regolari, di dimensioni 9x8 mm.
All'Eco Color si evidenzia lieve accentuazione dei segnali vascolari su tutto l'ambito tiroideo, ed a distribuzione peri ed intranodulare a livello delle formazioni solide segnalate al lobo di destra (Pattern vascolare di tipo III ab).
La trachea appare in asse.
No si rilevano linfonodi iperplasici di interesse patologico a livello del collo.
Conclusioni: segni ecografici di tiroidite con lieve tireopatia nodulare destra e segni eco-color di ghiandola tendenzialmente iperfunzionante.

Il radiologo (per inciso il migliore dalle mie parti) mi ha consigliato, ovviamemte, visita specialistica. Inoltre, sostiene che il nodulo già era presente e si vedeva nelle precedenti ecografie, ma non "era stato segnalato".

Sono abbastanza preoccupata e ho la sensazione di aver perso tempo con persone incompetenti. Quale è la vostra opinione?

La visita specialistica è fissata per il prossimo 24 luglio. Ritenete che sia lontana e che debba vedermi subito uno specialista?

Grazie per il consiglio che vorrete darmi.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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