Sono in allattamento, è m. di Basedow o tiroidite?
Buongiorno, dal 2001 ho problemi di ipertiroidismo (Basedow), curato con propiltiouracile 50mg ogni 2 gg.
L'anno scorso a Luglio la dose mi e' stata ridotta a causa di un innalzamento del TSH (3.5 con range 0.2-4.2): 25mg ogni 2gg.
Ad Agosto ho iniziato una gravidanza durante la quale la dose mi e'stata ulteriormente ridotta a 25 mg ogni 4 gg.
Gli anticorpi sono sempre stati negativi a parte al 5 mese che il Trab e' salito leggermente oltre il max (1.1 con soglia 1.0),ma poi e' tornato normale.
Il mio endocrinologo era fiducioso che non avrei piu' avuto problemi. Dopo il parto ho sospeso la terapia e ho eseguito controlli mensili ed e'stato tutto normale (valori stabili: tsh=0.9) fino al 5 mese (tsh=0.006 ft3=5.5 ft4=30).
Mi hanno detto che potrebbe essere una tiroidite post partum o una recidiva di Basedow. Come fare a distinguerli in tempi brevi? Al momento ho sospeso l'allattamento perche'ho iniziato la cura con Tapazole 10mg 2volte giorno, ma tiro il latte nella speranza che si tratti di una condizione transitoria.
Se fosse una tiroidite quanto potrebbe durare? Grazie.
L'anno scorso a Luglio la dose mi e' stata ridotta a causa di un innalzamento del TSH (3.5 con range 0.2-4.2): 25mg ogni 2gg.
Ad Agosto ho iniziato una gravidanza durante la quale la dose mi e'stata ulteriormente ridotta a 25 mg ogni 4 gg.
Gli anticorpi sono sempre stati negativi a parte al 5 mese che il Trab e' salito leggermente oltre il max (1.1 con soglia 1.0),ma poi e' tornato normale.
Il mio endocrinologo era fiducioso che non avrei piu' avuto problemi. Dopo il parto ho sospeso la terapia e ho eseguito controlli mensili ed e'stato tutto normale (valori stabili: tsh=0.9) fino al 5 mese (tsh=0.006 ft3=5.5 ft4=30).
Mi hanno detto che potrebbe essere una tiroidite post partum o una recidiva di Basedow. Come fare a distinguerli in tempi brevi? Al momento ho sospeso l'allattamento perche'ho iniziato la cura con Tapazole 10mg 2volte giorno, ma tiro il latte nella speranza che si tratti di una condizione transitoria.
Se fosse una tiroidite quanto potrebbe durare? Grazie.
[#1]
Gentile Signora,
la genesi delle due malattie è la stessa, trattandosi di patologie su base autoimmune. Ritengo che si tratti di Morbo di Basedow che il più delle volte migliora in corso di gravidanza e poi riprende qualche mese dopo il parto. Comunque non ritengo sia utile allattare in questa fase. Cordiali saluti. Dott. Andrea Del Buono
la genesi delle due malattie è la stessa, trattandosi di patologie su base autoimmune. Ritengo che si tratti di Morbo di Basedow che il più delle volte migliora in corso di gravidanza e poi riprende qualche mese dopo il parto. Comunque non ritengo sia utile allattare in questa fase. Cordiali saluti. Dott. Andrea Del Buono
Dott. Andrea Del Buono
Endocrinologo - Diabetologo
[#2]
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma, 10/f - 20064 Gorgonzola (MI)
Tel. 02-95302424
via Ariosto, 9 - 24047 Treviglio (BG)
Tel. 0363-41183
Mobile 333-3164013
Gentile Utente 3426,
le due possibili patologie a Lei prospettate, nel post-partum, hanno due tipi diversi di approccio terapeutico; se trattasi di tiroidite non va fatta alcuna terapia antitiroidea, si aggrava solo il quadro prognostico; se trattasi di iperfunzione tiroidea post-partum di tipo basedowiano può essere utile la terapia con metimazole (che Lei sta già facendo, a quanto pare).
In ogni caso, dato che la galattorrea è una manifestazione dell'IPOTIROIDISMO, ci si potrebbe aspettare qualche difficoltà nella lattazione, difficoltà che sembra Lei non abbia; quindi allatti pure tranquillamente, se la rinuncia alla lattazione è per Lei un problema, che comunque per il piccolo non esiste alcun rischio.
Gradisca i miei saluti.
Dottor Giuseppe Ielo
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Gentile Utente 3426,
le due possibili patologie a Lei prospettate, nel post-partum, hanno due tipi diversi di approccio terapeutico; se trattasi di tiroidite non va fatta alcuna terapia antitiroidea, si aggrava solo il quadro prognostico; se trattasi di iperfunzione tiroidea post-partum di tipo basedowiano può essere utile la terapia con metimazole (che Lei sta già facendo, a quanto pare).
In ogni caso, dato che la galattorrea è una manifestazione dell'IPOTIROIDISMO, ci si potrebbe aspettare qualche difficoltà nella lattazione, difficoltà che sembra Lei non abbia; quindi allatti pure tranquillamente, se la rinuncia alla lattazione è per Lei un problema, che comunque per il piccolo non esiste alcun rischio.
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Dottor Giuseppe Ielo
[#4]
Giuseppe Ielo
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Gentile Utente 3426,
la terapia con metimazole, nelle condizioni attuali, può servire alla mamma, dato che tutto ciò che doveva avvenire (gli scambi nutrizionali, di ormmoni etc.etc.) sono già avvenuti durante la gravidanza attraverso la placenta e fino al V mese, dopo il feto va avanti quasi autonomamente a crescere.
Detto ciò, perché Lei abbia rispota ai suoi quesiti vi sono due vie obbligate:
1-dosaggio ematico degli ormoni tiroidei (che si mantengono alti nel caso di M.di Basedow, mentre potrebbero essere in calo nella tiroidite), dosaggio variamente inficiato dalla presenza del metimazole che assume;
2-dosaggio ematico degli anticorpi antitiroide (presenti in entrambe le patologie) e del TSH-Ab (eventualmente presente solo nel M. di Basedow);
3-esame citologico con ago sottile sulla tiroide: l'unico esame che può fare da diagnostica differenziale tra le due forme.
Una considerazione a latere: la terapia con metimazole non sarebbe mai dovuta essere intrapresa, se nelle diagnosi sospette c'era una qualsiasi forma di tiroidite per la quale la terapia antitiroidea è controproducente.
Prima si pone la diagnosi poi si fa la terapia "ad hoc", a meno che il collega Medico fosse sicuro del Basedow e la diagnosi di tiroidite l'abbia buttata là tanto per.
Anche qui in ogni caso, il bimbo che allatta non riceve nocumento, primo perché di ormone tiroideo, che passa attraverso il latte materno, se ce n'è è praticamente invisibile, e, secondo, quelle poche molecole di ormone che il bimbo potesse succhiare gli farebbero solo del bene.
Cordiali saluti
Dottor Giuseppe Ielo
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Gentile Utente 3426,
la terapia con metimazole, nelle condizioni attuali, può servire alla mamma, dato che tutto ciò che doveva avvenire (gli scambi nutrizionali, di ormmoni etc.etc.) sono già avvenuti durante la gravidanza attraverso la placenta e fino al V mese, dopo il feto va avanti quasi autonomamente a crescere.
Detto ciò, perché Lei abbia rispota ai suoi quesiti vi sono due vie obbligate:
1-dosaggio ematico degli ormoni tiroidei (che si mantengono alti nel caso di M.di Basedow, mentre potrebbero essere in calo nella tiroidite), dosaggio variamente inficiato dalla presenza del metimazole che assume;
2-dosaggio ematico degli anticorpi antitiroide (presenti in entrambe le patologie) e del TSH-Ab (eventualmente presente solo nel M. di Basedow);
3-esame citologico con ago sottile sulla tiroide: l'unico esame che può fare da diagnostica differenziale tra le due forme.
Una considerazione a latere: la terapia con metimazole non sarebbe mai dovuta essere intrapresa, se nelle diagnosi sospette c'era una qualsiasi forma di tiroidite per la quale la terapia antitiroidea è controproducente.
Prima si pone la diagnosi poi si fa la terapia "ad hoc", a meno che il collega Medico fosse sicuro del Basedow e la diagnosi di tiroidite l'abbia buttata là tanto per.
Anche qui in ogni caso, il bimbo che allatta non riceve nocumento, primo perché di ormone tiroideo, che passa attraverso il latte materno, se ce n'è è praticamente invisibile, e, secondo, quelle poche molecole di ormone che il bimbo potesse succhiare gli farebbero solo del bene.
Cordiali saluti
Dottor Giuseppe Ielo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10k visite dal 25/09/2004.
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