Tiroide, antiperossidasi, tonsillite, gravidanza

Buongiorno, sono una ragazza di 31 anni, peso in modo stabile dai 16 anni 58Kg (2 Kg in più o in meno a seconda del periodo) per 171 cm di altezza.
Da quando ho 10 anni soffro di tonsillite con formazione di grosse placche purulente che mi causano febbre ma non ho mal di gola. Dopo un tampone orofaringeo ho effettuato la relativa cura antibiotica che però non ha prodotto nessun risultato, infatti all'età di 13 anni con la febbre a 40 e dolori in zona appendice stavo per essere ricoverata a causa di una sospetta appendicite improvvisamente scomparsa dopo aver sputato una enorme placca dalla tonsilla sinistra. Nonostante questo però le tonsille non sono mai state asportate e periodicamente il problema si pone, se pur di lieve entità.
Ho fatto questa premessa per spiegare che ho da sempre avuto problemi nella zona della gola.
A circa 17-18 anni ho notato un ingrossamento del collo nella zona della tiroide che però scompariva totalmente recandomi un paio di giorni al mare. Comunque ho monitorato il dosaggio ormonale, anticorpi e struttura della tiroide che fino a marzo di quest'anno presentava i seguenti valori(tra parentesi i valori di riferimento del laboratorio):
TSH 3,1 (0,5-4)
FT4 12,9 (8-20)
FT3 2,9 (1,5-4,1)
Tireoglobulina <0,1 (0-55)
Antitireoglobulina -----
Anticorpi microsomiali ----
Ecografia: Lobi tiroidei bilateralmente in sede di morfolagia e struttura moderatamente irregolare. Regolare il rilievo delle carotidi bilateralmente. Non tumefazioni linfonodali.
Da marzo la situazione è cambiata, premetto che tanto per cambiare avevo avuto una forte tonsillite, e successivamente un'infezione da streptococchi probabilmente mal curata con antibiotici di cui non ricordo il nome perché mi è rimasta una febbriciattola latente di 37,3°. Improvvisamente sento dei fortissimi dolori alla tiroide, sia al tatto che normalmente. I dolori erano simili al nodo alla gola che si prova quando si vuole piangere, ma molto più forte e costante.
Quindi ho ripetuto le analisi:
TSH 2,96 (0,5-4)
FT4 13,6 (8 - 20)
FT3 3,42 (1,8 - 4,2)
Antiperossidasi 115 IU/ML (0-35)
Antitireoglobulina 91,2 IU/ML (0-40)
Ecografia:La tiroide si presenta di dimensioni superiori alla norma (istmo 3 mm di spessore, lobo destro 18mm di spessore, lobo sinistro 15 mm di spessore) con margini ondulati ed ecostruttura disomogenea come per esiti flogistici, caratterizzata dalla presenza di almeno due formazioni pseudo-nodulari ipoecogene localizzate rispettivamente al terzo superiore del lobo di destra sul versante anteriore con diametro longitudinale di 10mm e al terzo medio del lobo di sinistra sul versante posteriore con diametro longitudinale massimo di 9mm. le caratteristiche ecostrutturali e di vascolarizzazione delle lesioni descritte orientano per una natura di tipo funzionale. Non evidenti tumefazioni latero-cervicali bilaterali superficiali e profonde. indenni le ghiandole salivari maggiori.

Il medico di famiglia dopo aver consultato un suo amico e collega endocrinologo ha diagnosticato una tiroidite di hashimoto prescrivendomi eutirox 100mg.
Non voglio assolutamente negare il fatto di poter avere una tiroidite di hashimoto, ma ho preferito recarmi in visita "fisicamente" da un endocrinologo in carne ed ossa.
Il nuovo endocrinologo mi ha detto di stare tranquilla, che i valori non erano poi sballatissimi e di ripetere gli esami dopo pochi mesi ipotizzando un'infezione.
Così ad agosto (5 mesi dopo) i miei esami erano così:
TSH 4,7 (0,2 - 4,8)
FT4 13,3 (9-20)
FT3 3,1 (1,8 - 4,2)
Antiperossidasi 167,1 (Negativi <50 Borderline 50-75 Positivi >75)
Antitireoglobulina 136,2(Negativi <100 Borderline 100-150 Positivi >150)
Ecografia: Lobi tiroidei bilateralmente in sede discretamente ingranditi, di morfolofia e struttura moderatamente irregolare per la presenza di minute nodulazioni ipoecogene di 3mm su fondo grossolano, vascolarizzazione nella norma. Regolare il rilievo delle carotidi bilateralmente. Non tumefazioni linfonodali.Esofago cervicale sin posto di diametro max di 6mm e parete simmetrica di 2mm.

Mi sono recata nuovamente dall'endocrinologo il quale continua a rassicurarmi sul fatto che non è necessario prendere niente, che si sta risolvendo da sola e che posso pianificare una gravidanza avendo premura di controllare periodicamente i dosaggi ormonali e se si sballerà qualcosa interverremo ma solo in quel momento.

Ora mi chiedo: se i nodulini non avendo fatto niente si sono ridotti naturalmente, se gli ormoni sono ancora nel range, perché continuo avere gli anticorpi?
Ho letto che le malattie autoimmuni (se questo fosse il mio caso) possono influire negativamente su una gravidanza.
E questo leggerissimo gonfiore che ho nel collo continua a sparire se mi reco per qualche giorno al mare, può influire qualcosa?
Mi piacerebbe avere anche il vostro parere medico visto che i due endocrinologi sono in totale disaccordo credo sia meglio sentire "più campane".
Grazie per la vostra disponibilità e per il vostro lavoro.
[#1]
Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Gentile Utente 83388,
è possibile, da quanto da Lei descritto, che abbia avuto o abbia tutt'ora una flogosi della tiroide (tiroidite) che porta quasi sempre ad una attivazione dei nostri anticorpi e che, una volta entrati in produzione, resteranno presenti a vita o quasi, a prescindere dallo stato di malattia.
Rispondenndo ai suoi quesiti:
1-La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune, che si scatena per i più svariati motivi; la sua caratteristica principale, che la distingua dalla tiroidite sub-acuta di De Quervain, e che è una malattia linfoproliferativa, cioé che nella tiroide si riscontrano linfociti in gran numero ed ammassati: tale riscontro è possibile verificarlo solo con un esame citologico con ago sottile (agoaspirato), senza il quale la diagnosi di tiroidite di Hashimoto è solo presuntiva.
2-Se si vuole porre diagnosi differenziale fra le due patologie testé considerate, va fatta ovviamente prima di iniziare una qualsiaisi terapia perché
a) la tiroidite di Hashimoto non richiede alcuna terapia, a meno che la malattia non stia evolvendo verso l'ipotiroidismo definitivo (circa il 5% degli affetti);
b) la opoterapia di sostegno (con L-Tiroxina) va effettuata in presenza di segni e/o sintomi di ipofunzione tiroidea (Clinica o subClinica);
c) una terapia cortisonica, l'unica valida in queste infiammazioni, trova effetto nella tiroidite di De Quervain.
3) Gli anticorpi non influiscono sulla gravidanza, è l'eventuale stato di ipotiroidismo che va attentamente monitorato per non fare correre rischi al feto e fare affrontare alla madre una fisiologica gravidanza in condizioni precarie.
4) Il gonfiore al collo non influisce.
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

Leggi tutto