Esofago di barrett

Buonasera Dottore,
scrivo a nome di un mio carissimo amico che da circa 2 anni soffre dell’esofagite di Barrett. Il tutto è cominciato da una analisi del sangue che rilevava una notevole carenza di ferro. Sotto prescrizione dello specialista ematologo, ha effettuato la gastroscopia con relativa biopsia ed ha subito cominciato la cura sia per l’assunzione del ferro sia per l’esofagite. Ha ripetuto la gastroscopia dopo 6 mesi e ha rifatto le analisi del sangue. Da allora ha smesso la cura per il ferro ed ha continuato a prendere gli stessi farmaci per l’esofagite. Ha rifatto la gastroscopia a giugno con relativa biopsia esofago.

Questa è la descrizione dell’ultima “esofagogastroduodenoscopia”:
discesa sotto il controllo della vista
esofago normocanalizzato e rivestito da mucosa di aspetto normale nei due terzi superiori
nel terzo inferiore prossimalmente alla linea squamo colonnare è presente per circa 2 cm epitelio di tipo colonnare già tipizzato nei precedenti esami biopsie
il cardias si presenta costantemente beante in corso di esame
stomaco lago mucoso chiaro, pliche ben appianabili, mucosa di aspetto normale su tutto l’ambito gastrico
piloro in asse, regolare
nulla a carico bel bulbo e del II duodeno

Questa è il risultato della biopsia esofago:
Descrizione macroscopica:
Nel terzo inferiore dell’esofago epitelio colonnare per circa 2 cm.
Cardia beante
Stomaco e duodeno n.d.r.

Diagnosi:
Cinque frustoli di mucosa di tipo corpo gastrico con marcata iperplasia del tratto foveolare che assume aspetti pseudo-villosi;
iperplasia rigenerativa delle ghiandole.
Edema, congestione e focale stravaso emorragico nell’interstizio.

Gli è stato detto di continuare la terapia prescritta e cioè Pariet 20 mg. compresse da prendere al mattino a digiuno; Levobren 25 mg. compresse da prendere un quarto d’ora prima di pranzo e Gagral 800 sospensione orale dopo pranzo, dopo cena e prima di andare a letto. Deve rifare il controllo tra un anno (sono già trascorsi 4 mesi dall’ultimo esame).

Adesso è abbastanza preoccupato della cura che gli provoca un certo malessere, soprattutto gonfiore allo stomaco tutte le volte che prende la sospensione orale. E poi è anche preoccupato per le eventuali complicanze dovute all’assunzione di questi farmaci.

Fermo restando di cercare il più possibile di tenere sotto controllo la patologia con una corretta alimentazione, potrebbe almeno per un po’ sospendere la cura? Se si, per quanto tempo? Ritiene giusta la cura prescrittagli? Potrebbe eventualmente darci qualche altro consiglio per rassicurarci?
In attesa di una sua risposta, la saluto cordialmente.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la terapia descritta è sostanzialmente corretta per la diagnosi esposta. I farmaci utilizzati non determinano complicanze che giustifichino preoccupazioni.
Una eventuale sospensione della cura o variazione dei farmaci o della posologia di essi non può essere indicata in una consulenza online, ma va prescritta dal collega che la segue e che ha modo di deciderne la opportunità con la visita.
In quella occasione si potrà prendere in considerazione anche l'eventualità di una nuova indagine endoscopica.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto