Sintomi da reflusso e gonfiore addominale

Cerco di descrivere brevemente qual'è la situazione che mi spinge a richiedere un vostro consulto, anche se è un pò difficile..
Un paio di anni fa ho effettuato la gastroscopia perchè avevo tutti i sintomi tipici del reflusso gastroesofageo, ma il risultato è stato negativo.
Ho attribuito quindi tali sintomi ad un periodo di particolare stress, oltre che ad alcune abitudini alimentari sbagliate, così ho cercato di attenuare la sensazione di bruciore a livello dell'esofago limitando l'uso di cibi piccanti o acidi, di cipolla, aglio ecc.

Ho continuato in questo modo "fra alti e bassi" fino ad alcuni mesi fà, quando i sintomi che lamentavo sono ricomparsi e, oltre a quelli, ho iniziato ad avere una sensazione frequente di "amaro in bocca" e dopo ogni pranzo un gonfiore eccessivo a livello di stomaco e pancia che mi dà molto fastidio e che non ho mai avuto prima.
Inoltre, i sintomi descritti sono accompagnati da dolori non acuti, ma persistenti al basso ventre che, inizialmente ho ritenuto fossero normali per via del periodo di ovulazione, ma che ormai si protraggono da circa un mese.

E' possibile capire da cosa dipende il mio malessere?
Devo sottopormi a qualche esame clinico o visita specifica?

Se poteste indicarmi di cosa si tratta e come risolvere, sarebbe un gran sollievo per me, intanto vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
In effetti parte della sintomatologia riferita potrebbe essere riferibile ad ua riacutizzazione di reflusso, tuttavia, se non l' ha gia' fatto, credo indispensabile riferire il tutto al suo medico o a uno specialista per un corretto inquadramento diagnostica ed eventuali indicazioni terapeutiche anche di tipo farmacolgoico qualora la dieta non fosse sufficiente. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Intanto grazie per la risposta rapidissima.
Volevo precisare però, che nonostante i sintomi siano riferibili al reflusso gastroesofageo, il risultato della gastroscopia fù negativo.
Il mio medico curante mi prescrisse una cura di compresse Pariet addirittura prima di effettuare la gastroscopia, cura che solo inizialmente mi diede sollievo, ma che poi venne interrotta anche per via del risultato negativo.
Io ho una grande angoscia se penso che devo sottopormi ancora a quell'esame, quindi vorrei sapere se si può capire quello che ho facendone altri meno invasivi.
Inoltre, secondo lei, esistono altre patologie che hanno gli stessi sintomi che lamento oltre al reflusso gastroesofageo?
I sintomi descritti in precedenza, sono tutti riconducibili al reflusso gastroesofageo, anche quelli comparsi da poco?
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Il reflusso puo' essere presente anche quando la gastroscopia non evidenzia segni di esofagite.
Non necessariamente i sintomi dipendono da quello o solo da quello, per questo motivo credo utile una valutazione medica.
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dopo
Utente
Utente
Un'ultima cosa.. Per lei è appropriato in questo caso effettuare una visita dal gastroenterologo portando i risultati della gastroscopia di due anni fa o dovrei prima effettuare altri esami clinici? Inoltre lo specialista a cui rivolgermi è il gastroenterologo? Scusi la mia ignoranza..
Grazie ancora
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Io credo sia piu' indicato fare prima una visita da parte del suo medico di base e poi seguire le sue indicazioni.
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dopo
Utente
Utente
Ho effettuato la visita dal mio medico curante che mi ha consigliato di andare dal gastroenterologo; quest'ultimo ha confermato ciò che aveva già detto lei, cioè che il reflusso gastroesofageo può essere presente anche in assenza di esofagite, mi ha quindi prescritto una cura di 8 settimane di Pariet 20 mg associata a Peridon 20 mg per attenuare il gonfiore allo stomaco.

Il medico ha detto inoltre, che i sintomi della MRGE si attenuano con la cura ma che al termine potrebbero ripresentarsi. Le chiedo quindi se è corretto, terminata la cura, ripeterla autonomamente ogni volta che ricompaiono i sintomi, o l'uso prolungato di queste medicine potrebbe avere effetti negativi?


Inoltre, visto che credo di aver raggiunto il limite, perchè anche sentendo l'odore di alcool o usando il dentifricio inizio ad avere bruciore in gola e sensazione di amaro in bocca che dura per tutta la giornata.. volevo sapere se è necessario seguire una dieta specifica, ed in questo caso a chi devo rivolgermi?

Le faccio questa domanda perchè sono già sottopeso e soffro spesso di mal di testa e di astenia, siccome moltissimi alimenti mi provocano il reflusso gastroesofageo, vorrei non aggravare la situazione assumendo sempre i soliti alimenti e magari tralasciandone altri necessari.

La ringrazio ancora moltissimo per i consulti ricevuti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
La terapia e la dieta, su indicazione del gastroenterologo, possono essere prolungate a tempo indeterminato se necessario.
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