Lo scorso ottobre dopo una visita gastrenterologica mi sono state diagnosticate delle ragadi

Età:22
buongiorno,sono una ragazza di 22 anni,studentessa che cerca di condurre una vita non troppo sedentaria ;lo scorso ottobre dopo una visita gastrenterologica mi sono state diagnosticate delle ragadi anali,il medico mi ha prescritto una serie di farmaci,dermovitamina pomata e supposte anti-emorroidale,e da allora sto sperando di guarire ma sembra che la cosa non avvenga! la mia domanda è: guarirò mai? da cosa sono dovute le ragadi anali? sono ereditarie ? una volta guarita tornero' come prima o dovrò per sempre seguire la dieta prescritta dal medico per evitare fastidiose ricadute?
La ringrazio per l'attenzione e sperò che vorrà rispondere a ciascuna delle mie domande!
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Enrico Guarino Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 70
Le ragadi anali sono una patologia molto più frequente di quanto unp possa immagginare. queste non sono altro che delle piccole ulcere a livello del canale anale nel tessuto mucoso come nel caso delle afte del cavo orale. il problema fondamentale e che subito al di sotto della mucosa sono presenti i fasci muscolari del canale anale che vengono coinvolti nell'evolversi della malattia determinando un ipertono sfinteriale che non semopre con la semplice applicazione di medicamenti locali può essere risolto. infatti spesso la cronicizzazione della ragade determina un marcato ipertono dello sfintere che necessita di un intervento chirugico non tanto per rimuovere la lesione che va comunque asportata ma soprattutto per ridare la giusta tonicità al muscolo sfinte interno. Quindi per dare una prima risposta ai quesiti posti dico che va valutato lo stato attuale della ragade per dare una giusta indicazione al iter terapeutico. In relazione al secondo quesito va detto che non esistono prove che confermino l'eredità della malattia ma va detto comunque che spesso questa malattia e collegata ad un guadro di stipsi (stitichezza) ostinata. Per finire va detto che dopo una accurata diagnosi fatta con visita proctologica, anoscopia ma soprattutto manometria anorettale e adeguata terapia la percentuale di recidiva nel tempo e vicino allo 0%.

enrico guarino
medico chirurgo
dr.enricoguarino@gmail.com

[#2]
Dr. Enrico Guarino Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 70
Le ragadi anali sono una patologia molto più frequente di quanto unp possa immagginare. Queste non sono altro che delle piccole ulcere a livello del canale anale nel tessuto mucoso come nel caso delle afte del cavo orale. Il problema fondamentale e che subito al di sotto della mucosa sono presenti i fasci muscolari del canale anale che vengono coinvolti nell'evolversi della malattia determinando un ipertono sfinteriale che non sempre con la semplice applicazione di medicamenti locali può essere risolto. Spesso la cronicizzazione della ragade determina un marcato ipertono dello sfintere che necessita di un intervento chirugico non tanto per rimuovere la lesione, che viene comunque asportata, ma soprattutto per ridare la giusta tonicità al muscolo sfinte interno. Quindi per dare una prima risposta ai quesiti posti dico che va valutato lo stato attuale della ragade per dare una giusta indicazione dell'iter terapeutico. In relazione al secondo quesito va detto che non esistono prove che confermino l'eredità della malattia ma spesso questa fastidiosa patologia è collegata ad un quadro di stipsi (stitichezza) ostinata. Per finire va detto che dopo una accurata diagnosi fatta con visita proctologica, anoscopia ma soprattutto manometria anorettale e adeguata terapia la percentuale di recidiva nel tempo e vicino allo 0%.
Dieta

Tutto su dieta e benessere: educazione alimentare, buone e cattive abitudini, alimenti e integratori, diete per dimagrire, stare meglio e vivere più a lungo.

Leggi tutto