Celiachia analisi di controllo ed ancora disturbi...

Salve avrei bisogno di un consiglio.
4 anni fa mi è stata diagnosticata la celiachia a seguito di analisi del sangue che evidenziavano la presenza di anticorpi antiendomisio ed un valore di transglutaminasi pari a 56. Sono a stato a questo punto sottoposto alla gastroscopia con biopsia dei ville intestinali che ne ha evidenziato l'atrofizzazione.

Ho iniziato a seguire una ferrea dieta senza glutine che non ho mai “sgarrato”.
Un mese dopo ho eseguito la videoregistrazione con capsula che però non ha evidenziato conseguenze delle malattia celiaca (?).
Anche l'ecografia fegato e pancreas non ha evidenziato nulla di anormale, a parte la presenza di aria.

Tuttavia a distanza di 4 anni e nonostante stia molto attento non noto miglioramenti, sto spesso male di intestino e ho molta aria nella pancia.

Ho fatto le analisi di controllo, ritirate oggi e l'antiendomisio risulta negativo e le transglutaminasi (metodo elisa) sono a 3,9 quindi sembrano confermare la precisione della dieta seguita, anche perchè un paio di giorni prima del prelievo potrei aver mangiato un po' di glutine da contaminazione in un ristorante, visto che sono stato male il giorno dopo.

Tuttavia perchè non miglioro?
C'è la possibilità che abbia qualche altra malattia oltre la celiachia? (ad esempio sindrome del colon irritabile)
Tante volte ho avuto dubbi che la mia diagnosi fosse sbagliata, perchè non ho MAI e poi MAI avvertito alcun miglioramento.

Ma ho fatto eseguire l'analisi genetica a mio figlio che ne ha evidenziato la predisposione anche se al momento sembra non aver sviluppato la malattia.

Vi prego veramente di consigliarmi qualcosa, perchè sinceramente non so più che pensare e come agire.

Grazie
[#1]
Dr. Mauro Di Camillo Gastroenterologo 3.6k 103
caro Utente, credo che avendo delle analisi buone con anticorpi negativizzati, la celiachia non c'enra più nella genesi dei suoi disturbi, come giustamente suggeriva anche lei è probabile la sindrome dell'intestino irritabile.
cari saluti

Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore, per l'estrema velocità con cui mi ha risposto, so che non vi sono rimedi specifici per tale sindrome,ma che può aiutare una corretta alimentazione e superare lo stress.

Purtroppo restringere ancor di più la mia già difficile scelta alimentare non è facile dovendo già, a causa della mia celiachia, rinunciare a parecchie cose.

Il mio problema è che spesso avverto lo stimolo di evacuare subito dopo aver mangiato e questo mi crea parecchi problemi specialmente quando mangio fuori casa, di solito risolvo prendendo un antispasmina-colica forte, ma il giorno dopo ho difficoltà ad evacuare e sconvolge quindi la mia regolarità creando ulteriori disagi/gonfiore/fastidio...se invece prendo loperamide, la situazione del giorno dopo è addirittura peggiore.

Il fatto che lo stimolo di evacuazione si presenta solitamente dopo pranzo aveva suggerito al mio medico che potesse esserci qualche problema al fegato, ma dall'ecografia risulta tutto in ordine


C'è qualche medicinale che può consigliarmi per sostituire quelli che a volte uso?


Grazie
[#3]
Dr. Mauro Di Camillo Gastroenterologo 3.6k 103
Il problema al fegato con lo stimolo evacuativo post- prandiale non c'entra niente. vi sono dei riflessi neuro-motori che attivano la motilità colica facilitando l'evacuazione. Spesso tale riflesso si limita alla mattina al risveglio ma non è sempre così (evidentemente!).
purtroppo rimedi farmacologici per tale situazione non ve ne sono. l'uso di antispastici a volte può essere di ausilio.
saluti
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