Referto ecografia anse intestinali con mezzo di contrasto

Salve sono affetta da spondilo-artrite sieronegativa presumibilmente secondaria a morbo di Crohn. In due anni ho effettuato due colonscopie entrambe suggestive per morbo di Crohn ma le biopsie non hanno dato certezza.
Quest'anno mi sono rivolta ad un nuovo gastroenterologo che ha visionato tutti gli esami di laboratorio e gli accertamenti diagnostici finora effettuati e lui non può attualmente confermare nè smentire questa possibilità.
Stamattina ho effettuato un' ecografia delle anse intestinali con mezzo di contrasto( hanno iniettato per endovena una soluzione acquosa di microbolle a base di zolfo, se non ho capito male....). Non ho il referto,perchè visto che era un day-hospital sarà dato direttamente al medico che mi segue.
Dall'esame è risultata comunque una lieve rigidità (o ipessimento...scusate non ricordo bene..non so se sia la stessa cosa.) della valvola ileo-cecale e sembra che attualmente non vi sia infiammazione perchè altrimenti le micro-bolle avrebbero evidenziato qualcosa a livello di vascolarizzazione. Scusate se non sono stata molto chiara ma non conosco bene i termini tecnici. Vorrei gentilmente sapere cosa significa questa rigidità/ispessimento della valvola ileo-cecale e se la mancanza di infiammazione significa che non ho il crohn oppure che c'è ed è in fase di remissione. Grazie
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
la diagnosi di certezza del M. di Crohn è istologica.

La "rigidità" riscontrata all'ecografia lascia pensare alla suggestiva ipotesi di compromissione della valvola ileo-cecale.

Mi ritenga disponibile.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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Utente
Utente
Grazie Dott. Quatraro e perdoni la mia "ignoranza" in merito...ma cosa significa compromissione? Che non funziona bene?
L'esame istologico dice:
Iperplasia linfoide nodulare, edema interstiziale, iperemia/congestione ed infiltrato linfoplasocitoide con associata quota di granulociti eosinofili con iniziale trans-citosi ghiandolare e fibrosi. Compatibile con: ileite di grado lieve,colite linfocitaria,colite microerosiva ad impronta follicolare, atrofia ghiandolare di grado lieve. assenza di attività granulocitaria.
Se fosse anche cosi' gentile di spiegarmi qualcosa...con questa biopsia se non è crohn cosa può essere visto che sono state esluse altre cause infettive nell'esame delle feci?
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile signora,
nella zona interessata lei ha precedenti chirurgici (a quanto leggo),
oltre al riscontro endoscopico di questa ileite infiammatoria che dovremmo per ora definire "aspecifica".

Ritengo che questo giustifichi il dato ecografico.

Purtroppo la biopsia che mi fornisce (e che ha già fornito in precedenti consulti) non autorizza a parlare di Morbo di Crohn.

Saluti
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Utente
Utente
La ringrazio,
come lei, anche il medico che mi segue è incerto...
Ma è proprio cosi' difficile fare diagnosi di morbo di Crohn?
Forse è più semplice nei casi gravi e piu' eclatanti...
Forse sarò più " fortunata" alla prossima colonscopia che mi è stata prospettata...
Perdoni il mio "sfogo" Dottore..e la ringrazio della sua disponibilità!
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Si figuri,
... non si tratta di incertezza,
... purtroppo nel M. di Crohn dipendiamo dalla "certezza istologica", che nel suo caso non ci viene fornita.

Pertanto nessuno, al momento e con questi dati, potrà farle diagnosi di M. di Crohn.

Saluti
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Utente
Utente
Volevo rivolgerle, se mi permette, una ultimissima domanda:
Questa " certezza istologica" dipende dai punti in cui viene effettuato il prelievo bioptico?
Cioe' se si effettuano i prelievi nei punti giusti si può sperare di avere una certezza e quindi dipende dalla "bravura" dell'endoscopista oppure è soltanto questione di "fortuna" trovare i punti giusti? Oppure nel mio caso sarebbe inutile continuare ad indagare?
La ringrazio nuovamente se vorrà soddisfare la mia richiesta.
SALUTI
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Bella domanda.
Anzi sono tre le domande e meritano tre risposte:

1 - Quando ho parlato di "certezza istologica" mi riferivo al responso (a seguito della descrizione di quanto visibile al microscopio) da parte dell'istopatologo: non sono descritti ad es. granulomi, ascessi criptici, etc. ... ovvero caratteristiche tipiche e più orientanti per il M. di Crohn;

2 - E' vero (qui mi colpisce "sul vivo"!) la colonscopia è un esame importante ed operatore-dipendente (al di là di tutte le sedazioni e gli artifici di questo mondo), pertanto non è la stessa cosa farla in un centro oppure in un altro (...perchè ci si sbriga prima ...!) e non solo ... anche nello stesso centro non è la stessa cosa se viene eseguita da un operatore piuttosto che da un altro ==>La MEDICINA è sì una scienza ma è anche un'ARTE!
Certo nel suo caso sarebbe interessante leggere la descrizione macroscopica dei due referti endoscopici, anche se penso che se ben due colonscopie non hanno portato ad una diagnosi ... forse il problema della "bravura" da lei sollevato è poco influente;

3 - Nel suo caso è utile ben monitorare la situazione, ... non è mai, a mio avviso, consigliabile misconoscere un'ipotetico M. di Crohn!

Saluti
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Utente
Utente
Il mio dilemma è proprio questo...continuare i controlli oppure lasciar perdere?
Lei ha un pò eliminato il mio dubbio...visto il suo consiglio...
Aggiungo solo che ho effettuato le colonscopie in due centri diversi, e in due città diverse, la seconda in un Policlinico che è stata molto più completa rispetto alla prima,per cui mi ero accorta da sola del fatto che molto dipende dall'operatore-endoscopista in primo luogo, e poi dall'anatomo patologo che visiona i campioni.
Adesso se deciderò per la terza (??) sarà in un altro Policlinico (per motivi di vicinanza)...Magari la terro' informata, Saluti e buon lavoro!
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Molto bene.

A presto.
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Utente
Utente
Dott. Quatraro,(rivolgo il mio quesito anche ad altri medici), volevo aggiornarla sulla mia situazione.
Dopo aver effettuato questa eco-anse intestinali ho visto il gastroenterologo che mi ha dato il referto che riporto:Esame ecografico eseguito prima e dopo iniezione di mezzo di contrasto di seconda generazione con tecnica a basso indice meccanico.
"Lieve ispessimento dell'ultima ansa ileale che presenta minimo enhancement dopo iniezione di mezzo di contrasto". Il medico dice che comunque la situazione è sotto controllo e pur non potendo confermare nè smentire un Crohn mi ha comunque dato una terapia con Salazopirina 4 comp al giorno e fra tre mesi porterò le nuove analisi e magari faremo una risonanza e forse più in là una nuova colonscopia.
Vorrei il suo parere in merito e approfitto per riportarle la descrizione delle due colonscopie effettuate.
Prima colon:Introdotto lo strumento si osserva il viscere sino all'ultima ansa ileale: a questo livello si evidenzia mucosa congesta ed erosa a cui aderiscono fiocchi di fibrina (biopsia).
Referto biopsia:Un frammento di mucosa di tipo colico e due frammenti di mucosa di piccolo intestino con edema e congestione capillare nella lamina propria.
Seconda colon :Eseguita pancolonileoscopia: Non si apprezzano lesioni coliche fino al ceco, con pliche,austrature e pattern vascolare nella norma. Valvola ileo-cecale pervia e ben funzionante. La mucosa ileale appare iperemica, e sormontata da alcune sporadiche e minute erosioni superficiali. Si eseguono biopsie seriate a livello dell'ileo e del colon.
Referto : il quadro endoscopico ileale potrebbe essere compatibile con morbo di crohn. Il referto delle biopsie è quello che ho riportato inizialmente.
Alla luce di questo potrebbe aggiungere qualche altra considerazione cosa riguardo la mia situazione? E' adatta la terapia al mio caso secondo il suo parere?
La ringrazio se vorra' gentilmente rispondermi e la saluto cordialmente.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Ritengo di poter condividere l'atteggiamento del suo gastroenterologo.

Le erosioni ileali ed il successivo referto istologico, benchè suggestivi, non confermano il Crohn,
ma l'ileite erosiva va comunque trattata.

Cordialmente
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Utente
Utente
Salve, in effetti il gastroenterologo ha detto che comunque, anche se non c'è certezza di crohn, questa ileite erosiva e anche questa colite linfocitaria deve essere trattata e visto che soffro anche di dolori articolari alle spalle, alle anche, mi ha dato questa terapia che ho già gradualmente iniziato, per ora una comp al di' e dopo 10 giorni 2 al di' ecc fino ad assumere 4 comp al di' questo per evitare fastidiosi mal di testa e nausea come mi successe nel 2010 quando iniziai direttamente col dosaggio massimo...
Se non la disturbo magari la aggiornerò in seguito, lei è sempre disponibile e un consiglio in più è sempre utile ...Grazie e Saluti.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Molto bene.

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