Presunta celiachia e prostatite

Salve sono un ragazzo di 27 anni e premetto che da circa 3 anni soffro di prostatite cronica. In questi tre anni ho effettuato diverse cure per la prostatite senza nessun rimedio, fino ad oggi che dopo avere ripetuto la stessa cura con aulin per due volte al giorno e vesiker x 15 gg, ed eliminando sempre x 15 giorni pasta e pane , a seguito dei risultati delle intolleranze alimentari dove riscontravo tantissimi cibi vietati tra cui le farine contenenti il glutine, ed ho avuto dei miglioramenti con minzioni quasi normali e senza fastidi, nemmeno mi sembrava vero, facendo pensare che la prostatite sia collegata ad una forma di celiachia. Preciso che 2 anni fa ho fatto una gastroscopia con biopsia per disturbi alimentari dove mi hanno riscontrato solo un ernia iatale da scivolamento. per completezza aggiungo che qualche settimana fa ho effettuato anche una visita proctologica dove mi hanno riscontrato delle emorroidi di 1° grado ed a gennaio ho prenotata una colonscopia in quanto a volte ho degli attacchi di diarrea e dolore al fianco sinistro all'altezza della milza. Detto questo vorrei sapere se è meglio rivolgermi ad un nutrizionista o ad un gastroenterologo x questo problema collegato ad una presunta celiachia e chi dei due effettua gli appositi test. Inoltre vorrei chiedervi se è possibile che il glutine mi crea problemi x la prostata e se tutto ciò è collegato anche a problemi colon ed alle emorroidi che magari fanno in modo da far peggiorare la mia prostatite. Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Credo sia utile rivolgersi ad un gastroenterologo per definire la problematica relativa alla celiachia (ricerca anticorpi, ecc.). Ritengo però improbabile un collegamento con la prostatite. A meno che una corretta alimentazione non abbia comportato benefici sui disturbi prostatici

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Deve rivolgersi da un gastroenterologo.
Quanto dice non è sufficiente per porre sicuro sospetto.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
quindi se ho capito bene la celiachia non potrebbe essere un aggravante della prostatite? cmq mi rivolgerò subito ad un gastroenterologo ....grazie x il consiglio e per le vostre celeri risposte!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Di nulla e ci aggiorni se le fa piacere.

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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Molto bene.

Auguroni
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore volevo aggiornarla su quanto ho fatto e chiederle un parere in quanto ci sono pareri discordanti tra i dottori che mi hanno seguito che mi confondono:
-rx cistouretrografia retrograda e minzionale:regolare la morfologia ed il calibro dell'uretra anteriore, aspetto lievemente spastico dell'uretra prostatica, impronta prostatica sul bassofondo vescicale, regoare la dinamica minzionale con completo svuotamento.
-uroflussometria: flusso continuo frazionato
-studio urodinamico completo con emg al centro del pavimento pelvico dove mi hanno esaminato nel dettaglio: capacità cistometrica e compliance nella norma-assenza di contrazioni detrusoriali autonome ne punti di fuga detrusoriali ne addominali- fase di svuotamento: induzione lenta alla minzione, questa è caratterizzata da pressioni detrusoriai di apertura 32 cmh2o e al flusso massimo 36 cmh2o nel range di valori atteso per sesso ed età. Non si osserva rilasciamento del piano muscolare perianale durante tutta a fase ne deriva un flusso continuo fluttuante ad indici velocimetrici ridotti con assenza di rpm. assenz adi franca ostruzione al deflusso ed iniziale riduzione indice di contrattilità.conclusioni: non si evidenzia incntinenza urinaria anche se le caratteristiche dei flusii liberi sono tipiche dei flussi turbolenti.lo studio non ha evidenziato franca ostruzione al deflusso ma sostanziale ipertono perineale che in assenza di anamnesi neurologica è suggestivo di quadro pseudodissinergia vescico sfinterica.
subito dopo ho portato a conoscenza il dottore della sclerosi del collo vescicale e lui mi ha detto che il problema è quello e va risolto con tuip, poi al fine di prova mi ha prescritto un miorilassante scheletrico. il dottore con cui sono in cura mi ha detto che con la tuip nn ci sono rischi di eiacuazione retrograda invece l'altro dottore mi ha detto che i rischi ci sono e come. preciso che essendo già stato da un'altro medico che tratta tulip sulla base dela vecchia urodinamico di cui nei commenti sopra mi ha detto che fare l'intervento sarebbe stato inutile.
dottore lei cosa ne pensa in merito ala questione? mi sento abbastanza confuso sul da farsi....grazie x la sua attenzione e gentilezza
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
La invito a postare in area urologia la sua richiesta (non gastroenterologica)
al fine di ricevere un competente parere.
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dopo
Utente
Utente
scusi ho sbagliato consulto
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