Watermelon stomach

Genitilissimo dottore, le scrivo per mia madre che da circa un anno a causa di un anemia refrattaria con livelli molto bassi di emoglobina (6)
ha scoperto tramite una gastroscopia un sanguinamento nell antro dello stomaco chiamato più precisamente watermelon stomach.
Per questo mia madre (78 anni) è costretta a fare continue trasfusioni di sangue per cercare di far salire l'emoglobina. Hanno cercato di trattarla anche con 2 sedute di argon plasma e 1 legatura con i lacci però a quanto pare dura per qualche settimana ma poi ricomincia a sanguinare. Ultimamente abbiamo consultato anche un chirurgo il quale ci ha proposto l intervento chirurgico per togliere l antro. Non so se questo sia giusto o meno vorrei un consulto da lei perché mi sento molto confusa.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Sua madre soffre di altre patologie correlate?

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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dopo
Utente
Utente
Glielo spiego meglio:
Al 24/10/2008 viene diagnosticata una Melodisplasia tipo Anemia Refrattaria e per questa patologia viene seguita dall'ematologia dell'ospedale Papardo di Messina. A marzo 2014 viene diagnosticata un'insufficienza renale con queste considerazioni: "la funzionalità renale totale appare ridotta con asimmetrico apporto per la presenza di un maggiore deficit funzionale nel rene sinistro"
Distribuzione della funzione
Rene destro=63% Rene sinistro=37%
GFR totale (metodo di gates) = 17 ml/min
Successivamente al 31/10/2014 viene diagnosticata "GAVE" watermelon stomach ed eseguite dal 30/10/2013 al 25/09/2015 57 trasfusioni , per valori di emoglobina bassi
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
In pazienti con IRC (insufficienza renale cronica), può riscontrasi la G.A.V.E.

Il trattamento può prevedere più sedute (ovvero più di 2) con APC in rapporto all'estensione ed all'entità della patologia.
Esistono anche altre valide tecniche endoscopiche possibili (Crioterapia, CT; Radiofrequenza, RF).

La refrattarietà acclarata al trattamento endoscopico può comportare l'indicazione chirurgica.

Deve pertanto affidarsi ad una valutazione in loco da parte di professionisti esperti quali penso siano i colleghi a cui si è affidata.