Singhiozzo persistente
Buongiorno,
Sono un uomo di 63 anni, soffro di cardiopatia ischemica (PTCA+STENT nel 2010), impianto di PMK bicamerale a causa di BAV II Grado, glaucoma, diabete tipo 2 e tre settimane fa sono stato operato di cistectomia radicale con ureterocutaneostomia a causa di carcinoma vescicale infiltrante.
Ad oggi assumo la seguente terapia:
Antra
Congescor
Norvasc
Enapren
Zyloric
Bactrim
Seleparina
Prefolic
Dopo essere uscito dalla sala operatoria ho avuto un calo di pressione talmente forte che ha mandato i reni in ipoperfusione creando una condizione di insufficienza renale acuta che dopo due dialisi si è risolta, riportando sia la creatitinam che l'azotemia a valori nei limiti.
Durante la degenza ospedaliera ho sofferto di un singhiozzo molto invalidante, che mi portava spesso ad una mancanza di respiro di circa 5-6 secondi, per cui mi è stato riposizionato il sondino nasogastrico e, alla cessazione del singhiozzo e all'attivazione della canalizzazione, mi è stato rimosso.
Questo singhiozzo ha portato non pochi problemi, ed è stato trattato con Levopraid e Plasil per endovena, purtroppo con scarsi risultati.
Tuttavia il singhiozzo è scomparso improvvisamente e, al migliorare delle mie condizioni fisiche, sono stato dimesso.
Ad oggi sto molto meglio e sto recuperando le forze quotidianamente.
Tuttavia, nella serata di ieri, ecco che torna questo persistente singhiozzo invalidante (tuttavia privo delle precedenti spaventose mancanze di respiro) che durante le ore di sonno scompare e ricompare nelle ore di veglia.
Nel gennaio del 2013 (sempre in relazione ad un singhiozzo persistente) ho effettuato una esofagogastroduodenoscopia che ha riportato le seguenti conclusioni:
ERNIA IATALE, SEGNI ENDOSCOPICI DI REFLUSSO DUODENO-GASTRICO.
Il mio quesito è il seguente: siccome il singhiozzo mi è tornato, come posso trattarlo?
Ci sono esami diagnostici che debbo fare?
Su internet ho letto le possibili cause del singhiozzo, e pare che non si limitino all'apparato digerente.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)
ed evitare pasti abbondati, bevande gasate.
Anche l'ansia come sa è fra le cause del singhiozzo.
Il Levopraid mi è stato sospeso in sede ospedaliera, e ad oggi assumo solo Antra 20 la mattina come protezione per lo stomaco.
Gent.mo Dott. Quatraro, essendo convalescente ho pochissimo appetito (mi nutro solo perché "devo"), quindi sicuramente non assumo pasti abbondanti e non bevo bevande gasate.
Quest'oggi mi è capitato subito dopo pranzo (un pranzo molto frugale e ridotto per un mio senso ridotto della fame) di avere il singhiozzo e di aver quindi vomitato, interrompendosi così il singhiozzo.
Mi è successo anche l'altra sera dopo cena: ho vomitato due volte e mi è stata fatta una Plasil.
Sono in convalescenza dopo la cistectomia radicale con uretrocutaneostomia ed ho in corso una forte anemia.
Cosa pensate che possa essere?
Grazie
Come potrebbe essere possibile risolvere la cosa?
Grazie infinite
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