Iperdistensione stomaco

Ho un problema che mi affligge da alcuni mesi. La notte soffro di dispnea, ossia una specie di fame d'aria, o fiato corto, come se non riuscissi ad espirare tutta l'aria necessaria e devo nuovamente inspirare. Vado in affanno e non riesco più a dormire ed a regolare il respiro. Ho anche tachicardia. Mi succede quando sto distesa, la mattina poi mi sveglio sempre con questo stesso respiro. Quando mi lazo sto meglio. Pensando ad un problema di reflusso (secondo il mio medico di base forse c'è asma da ernia iatale)) da un mese assumo ompeprazolo al mattino e domperidone la sera, più gaviscon. Ho avuto un certo miglioramento a livello digestivo ma l'affanno continua. Ho fatto tutti gli esami cardiologici ed è tutto a posto, tranne qualche extrasistole. Anche la radiografia toracica ha dato esito negativo e così le analisi del sangue, tiroide compresa. Una settimana fa ho effettuato una eco completa dell'addome: il medico mi dice: signora ha troppa aria nello stomaco e nell'addome, non riesco neanche a visualizzare il pancreas, per il resto è tutto a posto. Mi ha consigliato il carbone vegetale per assorbire l'aria, che secondo lui quando sto stesa mi sale e mi dà sensazione di soffocamento.. Dopo aver assunto Trio carbone per 4/5 giorni per ora l'affanno sembra leggermente migliorato. Con quali cure proseguo? Le aggiungo che il cardiologo mi ha dato anche il cardicor, una al giorno. (Spesso accuso anche dolore alla schiena a destra a circa metà schiena, sotto le costole, ma forse non c'entra nulla è un difetto di postura, sto spesso al computer per lavoro). Soffro da sempre di stitichezza ed a volte ricorro al Sollievo che trovo miracoloso per svuotarmi. Lei che ne pensa? da cosa può dipendere quella maledetta fame d'aria e come posso cercare di guarire? Non ne posso più!