Reflusso gastroesofageo??

Salve a tutti e buon anno.
Ho 39 anni, in buona salute senza alcuna patologia in particolare, se non questo fastidioso problema che mi appresto a descrivere.
Da circa due anni soffro ciclicamente di leggero bruciore allo stomaco con forte senso di acidità che arriva in gola, uniti ad ipersalivazione, spesso ho anche un dolore/fastidio sotto al pettorale sinistro.
Circa un anno fa ho fatto una gastroscopia, non è emerso nulla di rilevante, il medico tuttavia parlò di gastrite congestizia.
Mi prescrisse una cura con lucen, ma dopo qualche giorno visti i peggioramenti, interruppi concentrandomi sull'alimentazione, pian piano sparì tutto e sono stato bene per molti mesi.
Sino allo scorso autunno caldo quando il problema si è ripresentato, con apice dei fastidi piuttosto seri il mese scorso.
In attesa della visita, mia sorella nefrologa mi fa prendere il peptazol, ma noto leggero intontimento e emicranie, ieri ho fatto la visita finalmente, il medico mi ha prescritto: lucen 40 mg, donperidone, e noremifá bustine, il tutto per 15 gg.
Leggendo in rete vedo che anche i medici iniziano a prendere le distanze dagli inibitori e la mia confusione sale..
Secondo voi la mia condizione è ascrivibile come mrge? O meglio potrebbe, il condizionale mi pare d'obbligo.
Inoltre cosa ne pensate di interrompere la cura per concentrarsi meglio sull'alimentazione, magari con integrazione di liquirizia e aloe vera?
Sono un po'spaventato e sinceramente non vorrei prendere a vita il farmaco nè vedo come 15 gg di cura possano guarire la condizione.

P.s a fine cura mi è stato consigliato di eseguire il test per riscontrare eventualmente la presenza del helicobacter.

Grazie mille
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Dr. Carmelo Favara Gastroenterologo 866 30 2
i suoi sembrano disturbi ma malattia da reflusso, provi con una corretta alimentazione per tale patologia e la terapia con PPI eseguirla solo se non trova beneficio, eventualmente può per ora assumere solo le bustine subito dopo i tre pasti.
per quanto riguarda il test per l'helicobacter pylori non lo esegua dopo la terapia perchè avrebbe un risultato non attendibile, se ha assunto PPI lo deve eseguire almeno 20-30 giorni dopo la sospensione.
Auguri

Dr. Carmelo Favara
www.gastroenterologi.altervista.org

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