Gonfiore addominale dispnea e affanno

Buongiorno,
55 anni, uomo, buone condizioni di salute generali, in questo periodo accuso un forte stress dovuto alla nota situazione che mi ha portato a diverse manifestazioni ansiose.
Soffro inoltre spesso di gonfiore e pesantezza dopo mangiato, e in passato mi è stata diagnosticata dopo gastroscopia una lieve gastrite, probabilmente derivante dal mio temperamento ansioso.

A causa di problemi gastrici accompagnati da mancanza di appetito ho seguito per due settimane una terapia con inibitori della pompa protonica che hanno risolto completamente la situazione, ma come già accadutomi in passato l'utilizzo di questi farmaci mi ha disturbato il transito intestinale.

Da un paio di giorni soffro in particolare di un forte gonfiore addominale che mi disturba la respirazione, al punto che due notti fa non sono riuscito a prendere sonno: la pancia era talmente gonfia da causarmi difficoltà a fare respiri profondi, e ansia e agitazione hanno fatto il resto.

Ho dovuto alzarmi e stare in piedi un paio d'ore perché la pancia iniziasse a sgonfiarsi, dopo di che sono riuscito a dormire un paio d'ore ma in posizione leggermente sollevata perché temevo che sdraiandomi la difficoltà a respirare tornasse.
Anche salire le scale in questi giorni mi causa affanno, che credo sia ulteriormente accentuato dall'agitazione.

Premesso che soffro di disturbi d'ansia - particolarmente accentuati in questo periodo per ovvi motivi - la cosa è ascrivibile esclusivamente al gonfiore addominale?
Preciso che avendo un pulsossimetro ho misurato la saturazione, che è costantemente sui livelli per me abituali (97%).
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Prof. Alberto Tittobello Gastroenterologo 6.2k 259
E' vero, lo stato d' ansia può contribuire ad accentuare certi disturbi intestinali provocati dalla eccessiva formazione di aria ( meteorismo ). Ma non è colpa dei farmaci inibitori della pompa protonica. Per ora, può ricorrere a semplici prodotti a base soprattutto di simeticone, da prendere anche abbondantemente dopo ogni pasto, per eliminare l' aria. Può chiedere al farmacista.

Prof. alberto tittobello