Colite e febbre ricorrenti

Buongiorno, sono una donna di 34 anni e da tre o quattro anni soffro periodicamente di disturbi intestinali: diarrea per 10-15 gioni e in seguito febbre soprattutto nelle ore pomeridine e serali intorno a 38-39 per quattro o cinque giorni, durante i quali non vado più in bagno ma ho solo dolore e gas nell'intestino.
Negli anni scorsi mi capitava due o massimo tre volte in un anno, ma in quest'ultimo anno mi è successo 5 volte in 9 mesi. In più ho avuto sangue nelle feci, ma poichè nell'ultima visita mi sono state riscontrate emorroidi, mi è stato detto che la causa dovrebbe essere stata quella.
Sono stata da un gastroenterologo che mi ha parlato di una contaminazione batterica intestinale e mi ha prescritto alcuni controlli che non comprendono la colonscopia che io invece mi aspettavo, anche perchè ho un fratello che soffre di colite ulcerosa.
Può trattarsi di contaminazione batterica? E' una diagnosi che mi renderebbe felice ma ho letto in giro che essa non causa febbre. Non vorrei perdere tempo, perchè mi sono sposata da poco e vorrei provare ad avere un figlio, ma ho un po' paura che i miei problemi possano disturbare la gravidanza.
Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
I sintomi che riferisce e la familiarita' pongono quantmeno il sospetto dhe in effetti possa trattarsi di una colite infiamamtoria per cui l' esame endoscopico con biopsie potrebbe essere diagnostico. Credo che in caso di persistenza dei sintomi una rivalutazione specialistica sia indicata. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, innanzitutto voglio ringraziarla per avermi risposto con prontezza anche in un giorno di festa. Ho aspettato di avere il risultato di alcuni esami prima di aggiornarla, se vorrà ancora prestarmi attenzione.
Ho effettuato analisi del sangue e breath test al lattosio e al lattulosio. Sono risultata intollerante al lattosio ed è stata confermata la diagnosi di contaminazione batterica del tenue tramite positività nel breath test al lattulosio. Il gastroenterologo (il quale si occupa di fisiopatologia digestiva nello specifico) ritiene che questi risultati non giustifichino i miei attacchi di febbre e che quest'ultima deve avere una causa non intestinale. Le analisi del sangue infatti non presentano dati riferibili alla colite ulcerosa in quanto la proteina C reattiva è risultata <1 e il fibrinogeno 212 (valori di rif. 150-400). Sulla base delle analisi degli anticorpi anti-gliadina e anti-transglutaminasi ha escluso anche la celiachia.
Gli unici valori alterati in base alle analisi del sangue sono i seguenti:

SIDEREMIA 34 (rif. 49-151)
TRANSFERRINA 367 (rif. 200-336)
EMOGLOBINA 11,70 (rif. 12-16)
EMATOCRITO 34,40 (rif. 36-48)
VALORE GLOBULARE MEDIO 72,90 (rif. 80-99)
MCH 24,70 (rif. 27-34)
%MICRO 12,9 (rif. fino a 4,0)

Secondo lei si può davvero escludere una malattia infiammatoria intestinale visti i miei sintomi e la familiarità? Io sono sicura che la febbre abbia un legame con i sintomi intestinali, visto che riesco a prevedere il suo arrivo proprio in base al cambiamento della mia sintomatologia e dei dolori addominali.
Non mi piace fare la malata immaginaria, soffro di calcoli renali dall'età di 12 anni e per anni ho curato le coliche con pilloline di buscopan prima di scoprire il fantastico effetto di una flebo. Ho imparato a sopportare il dolore fisico in silenzio e anche ora mi sentirei tranquilla anche con questa diagnosi se non fosse per i miei progetti di maternità. Non vorrei, insomma, ritrovarmi a dover fare una colonscopia in gravidanza. Confido nella sua esperienza e disponibilità per un consiglio.
Ringrazio anticipatamente lei e quanti altri vorranno rispondermi.
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