La ho descritta ad un parente medico che però non ha potuto visitarmi

Buon giorno, da 2 settimane ho una sorta di nodulino in una delle pieghe che formano l'ano. Ho avuto a volte vago prurito e lievi ingrossamenti solo a seguito di (rare) scariche difficili, ma di norma nessun fastidio, salvo la presenza dell'intruso.

Ho fatto confronti con quello che si trova su internet e la ho descritta ad un parente medico che però non ha potuto visitarmi. Il consiglio medico è stato di ingerire un quarto di aspirina al giorno per vedere se il coagulo si scioglie. Da vari siti internet ho dedotto:
1. che il coagulo può metterci settimane o mesi per andarsene
2. che a fronte di un fenomeno simile è molto consigliabile una visita proctologica per verificare che non si tratti di tumore all'ano
3. che interventi chirurgici oltre la zona dentata hanno un decorso postoperatorio doloroso e che in linea di principio qui il gioco non vale la candela.

Il nodulino nel frattempo si è ridotto di poco, e a lunga distanza dall'ultima scarica appare più piccolo. Più che altro sembra avere un lento spostamento verso l'interno dell'ano.

Ha senso tutto questo? Prevedo comunque di sottopormi a visita proctologica.
Grazie
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Gentile Utente,
è altamente probabile che si tratti di una semplice emorroide. Pertanto le consiglio di regolarizzare l'alvo, aumentando il consumo di fibre e di acqua, evitando l'emissione di feci dure che possono peggiorare la situazione ed evitando cibi piccanti o comunque irritanti. Le consiglio inoltre di effettuare dei semicupi di acqua tiepida (mettendo l'ano a contatto con l'acqua sedendosi sul bidet per almeno 10 minuti e asciugandosi bene con panno morbido)e usando localmente una pomata antiemorroidaria (ad es. Tronotene). in caso di persistenza del sintomo, sarà comunque opportuna una visita proctologica.
Cordiali saluti

Dott. Roberto Mangiarotti

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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
è meglio sempre valutare la sua situazione con una visita proctologica (completata con una videoproctoscopia), anche se presemibilmente lei è portatore di una trombosi emorroidaria su un unico peduncolo. La regolarizzazione dell'alvo, l'assunzione orale di diosmina micronizzata o altri farmaci venotropi, l'applicazione di creme locali possono essere il primo rimedio. Riguardo la chirurgia penso che nel suo caso, trattandosi di un unico episodio su un unico nodulo, non vi sia alcuna indicazione indicazione. In farmacia potrà anche acquistare dei detergenti formulati per la cura dell'ano. un'altra raccomandazione non applichi creme o pomate a base di cortisone ed anestetici in quanto curano solo il sintomo delle emorroidi ma non la malattia.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Caro utente
La trombosi emorroidaria rappresenta una complicanza della malattia emorroidaria,questo significa che in ogni caso è necessaria una valutazione coloproctologica del suo problema.Sicuramente siamo in presenza di un prolasso emorroidario (Ho avuto a volte vago prurito e lievi ingrossamenti solo a seguito di (rare) scariche difficiliil )il grado le sarà diagnosticato dal proctologo dopo aver eseguito una videoproctoscopia digitale.Il trombo ,come hai già compreso ,ci metterà un po' di tempo per riassorbirsi ,ma potrebbe ,come in alcuni casi succede ,ulcerare la mucosa ed essere munto all'esterno alla defecazione. La sola asportazione del trombo viene eseguita , in quei casi di trombosi massiva con intensa sintomatologia dolorosa .Nel tuo caso non ritengo utile l' asportazione del trombo o della marisca ,che potrebbe residuare dopo la "dissoluzione"del coagulo, ma che vada presa in considerazione una terapia chirurgica che risolva globalmente il problema prolasso.
Saluti dr.Giuseppe D'Oriano

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Alcune note aggiuntive. Mi chiedo se continuare a prendere, dopo ormai 10 giorni, i frammenti di aspirina. Ho una vita sedentaria, sono in leggero sovrappeso (76 kg su 171 cm) e, avendo avuto una colica renale ho l'abitudine di bere al lavoro una bottiglia da 2 litri di acqua. Abitudine che non ho proseguito in questi giorni di ferie, ma che riprenderò a partire da lunedì. Non avendo sintomi, l'unico effetto che sto cercando è la scomparsa del nodulo. Sono comunque utili i semicupi e le pomate? Grazie ancora
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Caro utente
Prima di continuare o iniziare ogni terapia,come già ti è stato consigliato,è necessaria una diagnosi precisa.Il nodulo che descrivi, visto che non si accompagna ad una sintomatologia dolorosa,ma ti preoccupa per la sola presenza,può aspettare una valutazione da parte di un proctologo prima di essere aggredito farmacologicamente e fisicamente.
Cordiali saluti Dott.Giuseppe D'Oriano
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
vorrei solo precisarle che la Videoproctoscopia Digitale è una nuova tecnica diagnostica non molto diffusa. In Italia esistono pochissimi centri proctologici che ne sono dotati. Per avere maggiori informazioni può contattare diretamente la casa produttrice visitando il sito www.proctomedia.com . Questo per ribadire la necessità di una visita proctologica prima di definire una terapia medica o chirurgica definitiva.
Cari Saluti
www.attilionicastro.it
[#7]
dopo
Utente
Utente
Epilogo: mi sono fatto visitare dal medico curante (tra l'altro specialista ia malattie dell'apparto digerente) che ha definito il mio disturbo "gavocciolino emorroidario esterno di scarsa importanza". Mi ha prescritto 6 bustine di Venoruton pro die per 10 giorni, invitandomi all'astensione da caffè, cioccolato, insaccati, sostanze piccanti, alcoolici, alimenti di cui faccio di per sé moderato o nullo consumo.
Ad un paio di giorni dalla fine della terapia il tutto è sostanzialmente scomparso. Grazie ancora per i vostri pareri.
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