Il mio primo aborto

Buongiorno. Ho subito un raschiamento a seguito di un aborto ritenuto alla nona settimana (all'esame ecografico si riscontrava embrione di 2 cm presente con battito fetale assente e formazione anomala al posto del sacco vitellino). L'esito dell'esame istologico dice che alcuni villi hanno degenerazione idropica e l'esito è compatibile con c.d. aborto idropico.
Mi chiedo, se avessi avuto una mola vescicolare parziale, l'esito l'avrebbe evidenziato? O anche un esito come quello descritto potrebbe essere sintomatico di possibile mola.
Un'ecografia effettuata cinque giorni dopo il raschiamento, evidenziava un utero ben pulito.
Devo comunque effettuare la visita a 40 giorni dal raschiamento?
E' normale che nessun ginecologo da me consultato mi abbia fatto ripetere l'esame delle Beta-hcg?
Il mio problema nasce dal fatto che vorrei riprovare il prima possibile ad avere un bambino (sarebbe il terzo, ma a distanza di quasi 10 anni dai primi due).
Preciso che ho 39 anni compiuti e questo è il mio primo aborto!
Nel ringraziarla per la gentile attenzione porgo cordiali saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Una degenrazione idropica dei villi, impone un monitoraggio delle Beta HCG con cadenza settimanale fino alla loro negativizzazione.
Faccia trascorrere, poi, tre cicli spontanei dal momento delle beta negative, prima di...dar fuoco alle polveri, nuovamente.


Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per la risposta.
Ieri ho fatto un prelievo per monitorare il livello del Beta-hcg e il risultato è 19 mU/mL. (24 giorni dopo il raschiamento, avvenuto in 8 sett. + 5)
Il metodo utilizzato (C.M.I.A.) considera un valore superiore a 5 come indicativo per la gravidanza, mentre indica il 10° percentile alla terza-quarta settimana, 90 mlU/mL.
Ora non ho perdite di nessun tipo.
La domanda: il valore dovrebbe scendere comunque se tutto procede bene, o di solito scende soprattutto col ciclo?
E ancora, basta un risultato inferiore a 5 per scongiurare il pericolo mola, e quindi per smettere nel mio caso di monitorare le Beta?

grazie,
Anna
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Ridosi le beta fino a che non diventano negative e, per sicurezza, ricontrolli il valore dopo 10 - 15 giorni dalla negativizzazione.
Dopodichè può definitivamente dire addio all'idrope dei villi!
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Utente
Utente
Gentile dottore, a distanza di 9 mesi dal raschiamento e a quasi 40 anni ho di nuovo un test positivo.
Però è terribilmente presto. Ho effettuato il test clearblue sulle urine il giorno 16/2, la data dell'ovulazione monitorata con gli stick era esattamente 15 giorni prima. L'esito è stato incinta di 2-3 settimane.
Ora a distanza di una settimana dovrei essere di 5 settimane e 2 giorni, non ho perdite, ma sto troppo bene per sentirmi incinta.
Sintomi oltre al test positivo sono: assenza di mestruazione, lieve tensione al seno, devo spesso fare la pipì...
L'esame delle beta sul sangue non l'ho fatto perché mi hanno detto che se una gravidanza è all'inizio e andrà male le beta potrebbero comunque essere buone, l'unica è attendere gli eventi, e fare l'esame solo se continuo a stare così bene e non mi vengo perdite.
Forse non è così, ma coi primi due bambini che ora hanno undici e nove anni stavo male fin dall'inizio (tanta nausea) e l'unica differenza è che ultimamente ho preso molte vitamine del gruppo B ed E, oltre all'acido folico. D'altra parte il mio ginecologo mi diceva sempre che più stavo male, meglio andava per la gravidanza...
E ora che sto bene temo un nuovo aborto ritenuto...
Lei cosa pensa? Ovvero statistiche alla mano sarei sfigata se si ripetesse o sarei semplicemente quasi nella media essendo una donna di 40 anni?
Grazie
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Le congetture lasciano il tempo che trovano.
Esegua già oggi il dosaggio delle beta; lo rieffettui dopo 3 giorni e valuti l'incremento (il secondo valore dovrebbe essere almeno il doppio del primo).
Se almeno uno dei valori è superiore ad 800 - 1000 mUI/ml, potrà eseguire un'eco vaginale e sapere molto di più sulla Sua gravidanza.


Animo!!



Cordialmente.
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Utente
Utente
Ho effettuato il primo prelievo ieri: in teoria ero di 5 sett. +1 o 5+2;certo non di più.
Il risultato è 5992...
Dopodomani farò il secondo prelievo, ma la mia domanda ora è: non sono un po' altine, cioè non è che questa volta ho davvero la mola vescicolare?
Mi pareva di ricordare che valori troppo alti delle beta indirizzano verso una diagnosi di mola...
Ringraziando per l'incoraggiamento, la terrò informata, anche perché vorrei sapere cosa fare nel caso..
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Non si lanci in congetture estreme: una beta più alta potrebbe anche significare....che sono due!!!
Faccia l'eco (può farla già con questi valori) e stia serena!!!!!


Cordialmente.
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Utente
Utente
Purtroppo non ho casi in famiglia di gravidanze gemellari. Né, ne ha mio marito.
Sono più portata a pensare che si tratti di mola o di qualche anomalia genetica del prodotto del concepimento... anche perché statisticamente è anche più probabile.
L'altra volta era diverso perché il valore delle beta era più basso della media... per questo questa volta sospetto la mola.
Il mio ginecologo mi ha fissato il primo appuntamento per l'ottava settimana, e non ha dato importanza al valore delle beta.

Cordialmente.
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Utente
Utente
Gentile dottore...
Mi rifaccio viva perché ho scoperto che avevo letto male i valori di riferimento delle beta. Tuttavia ancora tutto tace, e non mi sono ancora decisa a correre al PS ginecologico perché ho paura che mi dicano che non c'è niente...
Riguardo alle beta, come dicevo, mi ero sbagliata... ovvero erano quelle comunicate, ma non erano alte, bensì nella media di quelle di riferimento per il laboratorio dove ho effettuato le analisi e per la mia settimana di gestazione. Peraltro ripetute a distanza di tre giorni si erano duplicate arrivando a quasi 13000...
Però continuo ad avere paura perché non ho sintomi evidenti... ad esempio è normale che non avverta l'utero crescere... giuro che non mi ricordo (sono passati quasi 9 anni dall'ultima volta).
Ora sono di 6 settimane e 1 giorno e rispetto a quando non sono incinta devo solo andare a fare più spesso la pipì... ma sono così da due settimane a questa parte e non mi sento più gonfia giorno dopo giorno...
Statistiche alla mano, sa per caso dirmi se sia più probabile stando a questi fatti (beta buone ma assenza di sintomi) che le cose procedano bene o che sia in corso un nuovo aborto ritenuto?
Il ginecologo mi ha detto che ha fissato la visita per l'ottava settimana perché a quel punto le cose saranno decisamente chiare; nel caso avessi prima perdite o minacce d'aborto c'è un buon P.S.
Cordiali saluti
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Addirittura all'ottava settimana!
Personalmente non sono affatto d'accordo; come Le dicevo l'eco può già farla.
L'incremento a distanza di 3 giorni è regolare e, quindi, anche la gravidanza, vedrà, evolve in maniera fisiologica.
Credo possa stare tranquilla.
Non ceda di fronte a paure ingiustificate!
Credo che tutto stia ben procedendo, per cui l'eco non solo PUO' farla, ma a mio modesto avviso DEVE farla per ottenere informazioni importanti anche in questa fase.


Animo!!!


Cordialmente.
[#11]
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Utente
Utente
Camera gestazionale visualizzata in utero, embrione di 6,32 mm visualizzato, BCF presente.

Cosa dice, ce la possiamo fare questa volta?

Cordialmente
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Beh....ciò che mi chiede è un pò azzardato non Le pare??
Spero di sì, ovviamente.

A risentirci con le prossime notizie, se vuole.


P.S.: Visto che l'esame poteva già farlo?????
[#13]
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Utente
Utente
Ci risiamo. Ho fatto la visita, 8+5 e si è verificato l'evento temuto.
Aborto ritenuto.
Ma stavolta l'embrione è solo 0,7mm, quindi da quando sono stata al P.S. si è mosso pochissimo o meglio si è già in parte riassorbito.
Il ginecologo non mi ha dato fretta perché dice che in utero si visualizza solo l'embrioncino e la cameretta gestazionale. L'altra volta era diverso, c'era una formazione anomala tondeggiante di fianco all'embrione. Peraltro, lunedì ci sono tutte le sale piene per interventi grossi... tumori in primis, e i raschiamenti vengono messi in coda, ma bisognerebbe entrare a digiuno alle 7:00. Insomma si rischia di restare 12 ore ad aspettare.
Sono tentata di aspettare e lasciar fare alla natura... Premesso appunto che il ginecologo non ha considerato urgente la pulizia dell'utero (nonostante il cuore del piccolo può essere fermo già da una settimana), cosa posso fare per correre il meno rischi possibili?
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Secondo il mio punto di vista, la revisione della cavità va eseguita.
Che importa se dovrà aspettare?
La cosa importante è risolvere il caso nel migliore dei modi.
Poi, se vuole il mio parere, farà bene ad eseguire esami per poliabortività entro i primi 20 - 30 giorni dal raschiamento.


Auguri.
[#15]
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Utente
Utente
Il suo parere è anche il parere del mio ginecologo. E' stato chiaro in questo. Ha detto "Va fatta la pulizia dell'utero. Se dovesse esserci nel frattempo emorragia corra al P.S."
Forse mi ero spiegata male ma ritenevo doveroso far chiarezza... io spererei che la cosa fosse naturale e non dovessi tormare in sala operatoria. Per voi medici magari è routine, ma per noi pazienti esseri lì, nudi, appesi a delle flebo anche per 12-13 ore se precedenti interventi vanno per le lunghe, restare a digiuno, e poi essere addormentati (perché poi... sarebbe così doloroso senza l'anestesia totale?) col terrore di non risvegliarsi... io sono ipocondriaca e temo anche questo evento... insomma farei pazzie pur di non doverci ripassare.

Riguardo agli esami della poliabortività penso abbiano senso solo se desidero davvero riprovarci... E mi chiedo: ha senso? Non farei nulla di indotto in ogni caso. Ne FIVET, né selezioni di ovociti ecc...
Ho due meravigliosi bambini e imputo questi eventi dolorosi alla mia età e al mio gruppo sanguigno: 0rh-. Ho letto che la nostra riserva ovarica si esaurisce prima.
Se invece questi aborti fossero la spia di qualche malattia che sta covando, allora forse sarebbe diverso...
Aggiungo che ho la forma lieve della malattia di von Willebrand... e gli esami della tiroide effettuati 1 mese fa erano tutti nella norma, ossia dentro al range di riferimento...

Ammetto infine che sono ignorante, ma dico queste cose perché non siamo tutte uguali e certi esami nel mio caso mi sembrerebbero assurdi (è possibile ad esempio che col von Willebrand possa avere il sangue che coagula troppo in fretta? Evidentemente no...)
Eppure l'aborto ritenuto due volte di seguito c'è stato. Quale può essere la causa? Certo, mi piacerebbe saperlo, ma quante possibilità ho di scoprirlo?

Infine... e mi scusi la lunghezza... una domanda che mi sono fatta. Se la fecondazione avviene quando l'ovocita sta per "morire" ... cioè ad esempio dopo due giorni dall'ovulazione... o quando gli spermatozoi sono già in utero da qualche giorno... può cambiare qualcosa nel prodotto del concepimento?

Nel ringraziarla per la consueta cortesia e gentilezza, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Cara Signora
raccolgo le Sue esternazioni e le faccio proprie di tutti i pazienti, ipocondriaci e non, mi creda.
A nessuno farebbe piacere attendere 12 - 13 ore con flebo l'avvicinarsi di un intervento, a chiunque l'anestesia generale fa paura e così via.
Sta a noi rendere questi passaggi più accettabili, più....umani e maggiormente sereni per ogni paziente che a noi si affida.
Sul fare o meno gli esami per la poliabortività, ovviamente ciò che dice è ampiamente condivisibile: si faranno solo se ha voglia di intraprendere un nuovo tentativo, ma la significatività di alcuni di essi (parlo in particolare degli esami sugli autoanticorpi) è maggiore nell'immediato post-abortum rispetto ad un periodo di lungo tempo dall'evento stesso.
Infine, per l'ultimo Suo quesito, ricordi che in Biologia della Riproduzione (e non solo) vale la regola aurea del "tutto o nulla", nel senso che una fecondazione fra gameti non "al massimo" delle loro possibilità è più frequentemente foriera di una mancata formazione dello zigote (assenza di gravidanza) piuttosto che della formazione di uno zigote anomalo, questo sul mero piano del numero delle evenienze accadibili.

Cordialmente.
[#17]
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Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio per le sue risposte sagge e sempre molto umane.
Ho deciso di farmi mettere in lista per il raschiamento. Lunedì alle 7:00 mi ricovero in day hospital.
Data l'età e il ripetersi dell'evento, questa volta richiederò anche l'esame del cariotipo sull'embrione.
Riguardo a esami per poliabortività, effettivamente ha senso che li faccia indipendentemente dal decidere poi se ritentare ancora; vorrei tutavia farli "cum granu salis".
Ad esempio, avendo sempre le piastrine sul limite inferiore della norma, è possibile che sia affetta da un principio di lupus? Potrebbe esserci qualche relazione con la mia forma di von Willebrand... Nel 2006 avevo questi risultati:
PT 0.99 ratio inf. 1.15;
APTT 1.09 ratio inf. 1.15
Fattore VIII (C) 79 rif. % 70 - 150
Fattore VIII (Ag) 60 rif.% 50 - 160
Fattore vWF:RiCof 50 rif% 58 - 166
Fattore XII 83 % rif% 70 - 150

So che a molte donne incinte fanno prendere aspirina quando sospettano qualche forma di lupus, ma a me, a suo tempo, avevano detto che per me l'aspirina era come il veleno a causa di questi valori. Per questo pensavo che non potesse essere il mio caso quando ho risposto prima.

Ho fatto recentemente (due mesi fa)anche gli esami per la tiroide (2) e erano nei limiti:
S - FT4 Tiroxina libera 1.14 ng/dL rif. 0.71 - 1.85
S - TSH tireotropina 3.89 muUI/mL rif. 0,49 - 4.67

So bene che questi esami non sono indicativi di niente ma forse un medico da questi può già escludere qualcosa... e anche il fatto che i miei due aborti sono ritenuti dovrebbe escludere certe patologie a carico dell'utero... o no?

Cordiali saluti
[#18]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Le invio la lista completa degli esami che sono solito richiedere nei casi come il Suo.
Potrà depennare quelli già eseguiti se datano da meno di 6 mesi.



Saluti.


Anticorpi anti: Nucleo – DNA – Fosfolipidi totali - Cardiolipina (ACA IgM ed IgG) – Endotelio – Muscolo liscio - Antigene microsomiale tiroideo – Tireoglobulina – ENA – Beta 2 Glicoproteina IgM ed IgG – Endomisio – Gliadina - Transglutaminasi
 Dosaggio frazioni C3 e C4 del complemento  Dosaggio Immunoglobuline sieriche totali e frazionate
 Dosaggio glicemia, Insulinemia ed Hb Glicosilata a digiuno su prelievo singolo con calcolo HOMA – IR*
*  Test da carico orale di glucosio (75 gr.) e quattro prelievi al tempo 0 – 30’ – 60 – 120’ con Insulinemia ad ogni prelievo per la valutazione dell’insulino-resistenza nelle pazienti con PCO o con HOMA – IR positivo o dubbio (valutazione secondo indice ISI di Matsuda – DeFronzo)
*  Test completo (1gr / Kg di peso corporeo) con 5 prelievi al tempo 0 – 30’ – 60’ – 90’ – 120’ se al tempo 60’ al test di base la glicemia supera i 160 mg/100 ml
 Uricemia, GOT, GPT, LDH, Elettroliti, QPE, Emocromo completo, Es. Urine con valutazione del sedimento urinario, aPTT, PT, Fibrinogeno, AT III, D-Dimero
 Dosaggio degli Immunocomplessi circolanti
 Ricerca cellule LE - Ricerca del LAC (Lupus anticoagulant) e dei fenomeni LAC-correlati (KCT, RVVT) (se positivi, ripetere dopo 8 settimane)

 Tests per trombofilia congenita:
Omocisteinemia a digiuno
Dosaggio Proteina C attivata
Dosaggio Proteina S attivata
Valutazione della resistenza alla proteina C attivata
Ricerca mutazione Leiden del Fattore V
Ricerca della mutazione G20210A del fattore II
Ricerca mutazione dell’enzima MTHFR e delle sue varianti alleliche principali (C677T – A1298C)

 Tests per ipofibrinolisi congenita:
Polimorfismo PAI 1 (ricerca genotipo 4G/4G)
Polimorfismo ACE (ricerca genotipo ACE Del/Del)
Ricerca mutazioni fattore XIII
Ricerca mutazioni fattore XII
Ricerca mutazione Beta – Fibrinogeno
Ricerca Mutazione HPA – 1

 Ricerca mutazione gene APOB ed APOE
 Dosaggio di Progesterone e PRL in 18° - 21° e 23° giorno del ciclo, contando dal primo giorno del flusso mestruale,
 associando Ecoflussimetria Doppler delle Arterie Uterine
 Tampone vaginale e cervicale per: germi comuni, Ureaplasma, Mycoplasma, Chlamydia
 Citologia endometriale (ricerca linfo-plasmacellule) su prelievo dedicato (per-isteroscopico o Vabra o Endocyte)
 Cariotipo della coppia su linfociti del sangue periferico
 Esame del liquido seminale del partner dopo adeguata preparazione – in caso di marcata teratospermia, eseguire un esame FISH sul liquido seminale + Tunel test (test di frammentazione del DNA spermatico).
 Dosaggio fT3, fT4, TSH
 Eco vaginale al V giorno del ciclo -
 Isteroscopia -
 Isterosalpingografia (se si sospetta una malformazione uterina all’eco vaginale)
[#19]
dopo
Utente
Utente
Eccomi ancora qua. Ed ecco che, ancora una volta, trovo tra i ginecologi pareri contrastanti.
Questo, che scrivo sotto, mi è stato detto ieri sera alla dimissione:
in primis: 40 anni, due figli sani. Gli esami per la poliabortività sono una perdita inutile di tempo. Gli aborti sono una conseguenza della mia età, e degli errori genetici che gli ovociti di una della mia età portano con sè.
L'esame sul cariotipo sarebbe stato inutile perché era tutto confuso e il ginecologo poteva anche inviare un pezzo della mia decidua... allora sarebbe risultato cariotipo normale XX, ma era il mio. L'embrione, di circa 1 cm, non è stato possibile individuarlo... da notare che prima dell'intervento sono stata tenuta per quasi due ore e mezzo con un ovulo di progesterone in vagina, che credo avesse già fatto il suo dovere al momento dell'intervento. Avevo il terrore di alzarmi e andare in bagno nonostante il bisogno, perché temevo di perdere tutto sul water... Mi chiedo se questo avesse già confuso le acque nascondendo l'embrione in mezzo a tutto il resto e che durante l'intervento il ginecologo sia solo limitato ad aspirare fuori tutto ciò che era già staccato dalle pareti dell'utero...
Parlo come al solito nella mia ignoranza... non ho idea di cosa venga davvero fatto durante un intervento di revisione uterina...

Infine una perla che va a contrastare con quanto detto da lei. Inutile fare gli esami per la poliabortività entro i 20 giorni dall'aborto. Se c'è una malattia autoimmune come il lupus, questa si rende evidente al di là degli aborti. Se c'è, c'è anche a un anno dall'aborto.

E' chiaro che volendo capire e volendo farmene una ragione, mi sento confusa e arrabbiata.
Se davvero sono cose per cui al momento la scienza è impotente, come sembrano pensare i ginecologi in cui mi imbatto io, allora mi chiedo, come mai c'è chi la pensa diversamente? La scienza medica non dovrebbe basare le sue basi su pubblicazioni scientiche e pratica riproducibile al di là delle idee personali?

Nel ringraziarla per la cortesia e la sensibilità che dovrebbero essere proprie di qualsiasi medico, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
E' ovvio che apprestandosi ad eseguire un cariotipo su materiale abortivo, a meno che lo stesso non sia in quantità abbondante e facilmente riconoscibile al momento del raschiamento della cavità, si corre sempre il rischio di mandare all'esame la decidua materna. Di ciò la paziente dev'essere sempre consapevole ed informata.

E' altrettanto ovvio che malattie come il Lupus eritematoso sistemico è malattia "residente" e non certo malattia che si rende evidente solo nel post-abortum, lo sanno anche i bambini, ma è pur vero che ogni reazione antigene-anticorpo è massima quando le concentrazioni dell'antigene (ovvero la sostanza che dà il via alla reazione stessa interagendo col suo specifico anticorpo) sono elevate....e l'antigene, in caso di gravidanza, è costituito dalle cellule trofoblastiche che, ovviamente, solo in gravidanza sono reperibili e non fuori di essa.
Del resto la progressiva riduzione numerico/volmetrico-totale del carico cellulare antigenico, come dopo un raschiamento, se l'antigene è costituito dale cellule trofoblastiche, riduce progressivamente il titolo anticorpale corrispondente, agendo come "incipit" la sua presenza, all'inizio di ogni episodio gravidico.

In altre parole: l'antigene "gravidanza" è reperibile SOLO in gravidanza e l'assenza della gravidanza, rende la presenza dell'anticorpo sempre meno evidente quali-quantitativamente.
Un pò come capita a chi, allergico all'erba di muro o al muschio, voglia "dosare" il proprio titolo anticorpale specifico nei mesi caldi.
Indubbiamente ne avrà, ma la quantità e la significatività degli stessi sarà massima nei periodi in cui l'erba di muro o il muschio sono al massimo della loro fioritura.
Qui non vi sono "regole scritte"...ma solo "buon senso clinico", basato sulla comprensione di determinati meccanismi fisiopatologici di base, alcuni dei quali neanche molto difficili da comprendere....nient'altro mi creda...

Riguardo poi alle "cavolate" (mi è sembrato di capire siano state etichettati così gli esami per la poliabortività), ricordo che questi esami fanno parte integrante di programmi propri di grandi Centri sia Ospedalieri sia Universitari oltre che di Colleghi esperti e dedicati al problema, non solo in Italia, ma anche all'estero e che "frutti" di quelle "cavolate" sono centinaia e centinaia di migliaia bimbi nati e cresciuti bene ogni anno in tutto il mondo che, altrimenti, non vi sarebbero stati sulla faccia della terra....alcune decine e decine dei quali, "frutti" del lavoro di chi Le scrive...tra l'altro.

E' chiaro che i fattori genetici associati all'invecchiamento dei gameti nella patologia dell'aborto abituale costituiscono una delle cause più frequenti ed importanti...ma è pur vero che vi sono tante, tantissime altre cause che, invece, possono essere prevenute, trattate e risolte, portando a gravidanze normali e, soprattutto, a bambini del tutto normali.
Rimanere nel generico, riconducendo un evento così straordinariamente complesso ad una sola sfaccettatura del problema....quello sì è un comportamento, se mi posso permettere, molto poco "scientifico" secondo l'etica e secondo la Storia della nostra professione, di baconiana memoria.

Ovviamente, mi dirà, chi ne paga le pene è sempre il paziente....ed ha perfettamente ragione.
Ma qui ci si impantanerebbe in una discussione che travalica il Suo specifico problema per approdare a chissà quali lidi ed a quali conclusioni, per cui la risparmio ad entrambi...

Se vuole un mio consiglio, si rechi in un Centro Ospedaliero od Universitario dove si occupano specificamente di questo problema e senta....un altro parere.

Se vorrà, poi, mi riscriverà per informarmi su questo ulteriore colloquio.
Per ora le faccio solo i miei auguri di una pronta e completa ripresa non solo fisica quanto e soprattutto psicologica.

Cordialmente.
Gravidanza

Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.

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