Cedimento interno

Salve, sono una donna di 60 anni; ho subito due parti naturali a 28 e 30 anni e sono in menopausa da circa 10.
Fino a 3/4 mesi fa pesavo circa 68 kg per 160cm; a seguito di un'alimentazione più equilibrata ho raggiunto i 63/64 kg.
Non ho mai sofferto di particolari patologie ginecologiche, eccezion fatta per problemi legati alla ghiandola di Bartolini (in entrambi i lati), la quale nel corso degli anni si è ripetutamente infiammata ed infettata costringendomi a sottopormi a svariati interventi ambulatoriali. Questa problematica sembra sopita da circa 5 anni.
Soffro di stitichezza e periodicamente si verificano episodi di emorroidi.
A Marzo 2010 ho effettuato le analisi del sangue ed i valori sono risultati nella norma, tranne un leggero innalzamento della glicemia e del colesterolo.
Da diversi mesi, in occasione dell'igiene intima quotidiana, avverto una sorta di "cedimento interno": riesco a percepire come "vicino" il tessuto interno, quasi al livello della vagina.
Sono un tipo molto ansioso e sono restia alle visite mediche... Prima di un consulto ginecologico mi sono documentata un po' su internet ed i sintomi del prolasso uterino sembrano somigliare molto ad i miei...Potrebbe essere un'ipotesi?! Nel caso..Cosa mi aspetterebbe? Cosa altro potrebbe essere? Spero nulla di grave! Non avverto alcun fastidio, nè dolore o bruciore, nè senso di peso; è, ripeto, una percezione al tatto.
So che ovviamente senza effettuare una visita medica è molto difficile formulare una diagnosi...Ma anche un semplice parere mi tranquillizzerebbe non poco.
Grazie mille per la disponibilità e gentilezza.
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Dr. Agostino Menditto Ginecologo 1.6k 46 16
Potrebbe trattarsi effettivamente di un prolasso (che va ovviamente verificato). Nel caso in cui effettivamente lo fosse, va appurato se interessa vescica, retto o utero singolarmente o in maniera combinata e in che grado. L'eventuale trattamento dipende dalla presenza di sintomatologia (ad esempio incontinenza urinaria) e deve essere adeguato a questa.

Non deve aver paura di sottoporsi a visita, anche perché non è assolutamente detto che il suo sia un problema grave, ma è necessario, nell'interesse della sua salute, porre una diagnosi corretta anche perché più si tarda, più è difficile correre ai ripari.

Cordiali saluti,

Dr. Agostino Menditto
Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Responsabile U.O. Ginecologia e Ostetricia
Clinica Mediterranea - Napoli

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