Parere su ipotesi seconda gravidanza dopo preeclampsia grave

ho 31 anni e nell’agosto 2008 ha avuto inizio la mia prima gravidanza.
Fino alla fine del settimo mese, tutto è andato bene. Poi alla 34sima settimana sono stata ricoverata (per circa 7 giorni)per ipertensione, trattata con Aldomet 500×3. Dopo le dimissioni avevo l’obbligo di esami del sangue (transaminasi) e monitoriaggio ecografico ogni 3 gg (a casa tre volte al giorno controllo pressione). Alla fine della 35sima settimana sono stata ricoverata nuovamente per l’innalzamento delle transaminasi e alla 36sima + 2 con TC è nato il mio bimbo (peso 2,8 kg) che ha avuto necessità di ossigeno per un paio d’ore dopodichè non ha avuto altre difficoltà. Diagnosi cartella clinica preenclapsia grave. Esami successivi – ecodopler renale nella norma – ecocardiografia ed elettrocardiogramma nella norma – valori del sangue nella norma dopo circa 10 gg. Tuttora però sono trattata con micardis 80mg (ipertensione lieve) ma il medico sostiene che a breve dovrebbe essere possibile togliere il farmaco. PRIMO RICOVERO (33 sett) – P.A. 130/100 – CTG reattivo. – GLOB. BIANCHI 11,3 – CREATININA 0,72 –AST 26- ALT 26-LAD 466- AMILASI PANCREATICA 58
DURANTE RICOVERO P.A. MEDIA 75/120
ALLA DATA DELLA PRIMA DIMISSIONE (con obbligo esami e CTG ogni 3gg): GLOB. BIANCHI 7,5 – PIASTRINE 284-CREATININA 0,87 – FIBRINOGENO 457-DIMERO 1,82- ACIDO URICO 9,3- AST 57-ALT 105-LAD 376- PROTEINE ASSENTI
ALLA DATA DEL SECONDO RICOVERO LE TRANSAMINASI ERANO IN NETTISSIMO AUMENTO.
IL GIORNO IN CUI E’ STATO INDOTTO IL PARTO: PIASTRINE 258-CREATININA 1,36 – FIBRINOGENO 434-DIMERO 2,57- ANTITROMBINA 71-ACIDO URICO 9,5- FILTRATO GLOMERULARE STMATO 46- SODIO 133-POTASSIO 5,5-AST 150-ALT 262-LAD 376- PROTEINE ASSENTI-CTG reattivo
DOPO IL PARTO I VALORI SONO GRADUALMENTE SCESI.
ESAMI DOPO 30 GG DAL PARTO : PIASTRINE 581-CREATININA 0,73 -ACIDO URICO 4,7- FILTRATO GLOMERULARE STMATO 94-AST 28-ALT 46-LAD 419 – PROTEINE ASSENTI
In futuro, che prospettive potrebbero esserci per una seconda gravidanza?Grazie infinite.

[#1]
Attivo dal 2010 al 2013
Ginecologo
Gentile Signora,

E' ormai noto che la preeclampsia tenda a ripresentarsi nelle successive gravidanze.
In considerazione di questo dato anamnestico, in una sua prossima gravidanza i Colleghi avranno quindi gli elementi necessari per "seguirla" nel modo più appropriato. Questo significa controlli specialistici "mirati", l'adozione di una profilassi/terapia precoce e, di conseguenza, un migliore outcome della gravidanza stessa.
Attualmente, infatti, disponiamo di mezzi diagnostici e terapeutici atti a "garantire", nella maggioranza dei casi, un ottimo controllo della malattia sin dalle sue fasi più precoci. Naturalmete dovrà fare riferimento ad uno Specialista con adeguata preparazione ed esperienza nella gestione delle cosidette "gravidanze a rischio".

In bocca al lupo!

Cordialmente,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la Sua disponibilità.
A dire il vero non so se e quando sarò pronta ad affrontare una nuova gravidanza (è stata un'esperienza che mi ha piuttosto segnata), ma mi piacerebbe avere comunque la possibilità di scelta.
Non mi è ancora chiarissimo a che livelli fosse la preeclampsia che mi ha colpita... a mio parere il mio bambino è nato, considerate le settimane di gestazione, con un peso nella norma e questo mi fa pensare che non fosse una forma troppo aggressiva... Se invece considero il fatto che mi sia stato praticato un cesare "d'urgenza"... non so dare ad oggi una valutazione...
Riuscirebbe a darmi un Suo parere con i pochi dati che Le ho indicato?
Grazie mille!
[#3]
Attivo dal 2010 al 2013
Ginecologo
Allora,

Per quanto posso dedurre dai parametri che ha riportato, con gli impliciti limiti, la sua preeclampsia era di grado "moderato", riferendomi esclusivamente ai valori della pressione arteriosa, sulla base dei criteri internazionali di classificazione di suddeta patologia.
L'elevazione dei valori delle transaminasi, in assenza di una riduzione delle piastrine, configurerebbe il quadro della cosidetta "epatogestosi", una sorta di sofferenza epatica che spesso si associa alla gestosi stessa. Diverso sarebbe stato se, all'aumento delle transaminasi, si fosse associato una diminuzione delle piastrine, quadro (insieme ad altri parametri) compatibile con la sindrome HELLP, che rappresenta una vera urgenza ostetrica.
I valori di acido urico, isolati, hanno un valore predittivo di outcome neonatale di circa il 30%.
Col "senno di poi" siamo tutti capaci di criticare questa o quella scelta... I Colleghi che hanno optato per il taglio cesareo avranno avuto le loro ottime ragioni per la scelta, anche in considerazione del fatto che avevano a disposizione il quadro completo della situazione. Non si tratta di "protezionismo della categoria", mi creda.
Per concludere, il suo non mi sembra affatto un "caso" particolarmente complicato o severo... Ritengo che possa tranquillamente pensare ad un'altra gravidanza, se lo desidera, purchè si affidi ad un Ginecologo competente.

Mi informi.

Cordialmente,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore... Lei non può saperlo ma in poche parole mi ha dato un sacco di speranza.
Sono consapevole che, nel caso decidessi di affontare una nuova gravidanza, dovrei partire, oltre che con un peso assolutamente perfetto (che sto finalmente raggiungendo) anche seguita da uno specialista.
Neanche io critico in alcun modo l'operato dei suoi Colleghi che ritengo abbiano agito anche considerando che vivevo emotivamente molto male il ricovero...
Non posso che ringrazianrLa nuovamente... mi è stato di grande aiuto e "sollievo"...
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