Procedura chirurgica per cesareo

Buonasera,
sono alla 37 settimana di gravidanza e tra meno di 15 gg dovro' sottopormi al cesareo.
Sarei interessata se siete disponibili a conoscere la procedura chirurgica vera e propria del taglio cesareo...
Ho letto che si procede al taglio della cute e via via fino all'utero.... ma mi chiedevo ... tra cute e utero (io sono molto magra) che altro si taglia??? oltre la muscolatura...
come si lavora poi dentro l'incisione fatta per estrarre il bimbo? e in questi momenti ci sono versamenti fuori dall'utero?
quanto dura l'intervento dal momento dell'incisione al momento della nascita e poi in totale per ricucire la mamma?
Mi interessa conoscere i dettagli per capire passo passo cosa mi aspetta in sala operatoria....
Grazie mille!
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Gentile utente
non specifica se Lei è al primo Taglio Cesareo o se ha già subìto questo intervento in precedenza.
Se è alla prima esperienza, Le verrà quasi certamente praticato un taglio Cesareo sec. Stark (dal nome dell'ostetrico che lo ha "inventato").
L'incisione si esegue secondo la modalità della Laparotomia sec. Joel Cohen, con un taglio appensa sovrapubico trasversale di poco più di 10 cm.
Gli strati che realmente si "tagliano", oltre alla cute, sono il sottocute, la guaina dei muscoli antero-laterali dell'addome (la cos. "guaina dei retti", mentre i ventri muscolari non si resecano, bensì si divaricano) ed il peritoneo parietale per arrivare all'utero.
Giunti sul viscere si apre la plica che separa l'utero e la vescica e si accede ad un tratto denominato "segmento inferiore", che è il tratto d'unione fra il collo ed il corpo dell'utero.
Anche qui si esegue un taglio trasversale (più piccolo di quello cutaneo), tramite il quale si penetra nella cavità amniotica e si estrae il bimbo, dopo aver fatto defluire parte del liquido amniotico.
Si estrae, quindi la placenta (la "seconda" degli antichi Ostetrici) e si procede alla sutura dell'utero dopo aver accuratamente deterso la sua cavità.
L'intervento si conclude con la chiusura degli strati precedentemente resecati, tranne che del peritoneo della plica vescico-uterina e del peritoneo parietale i quali, sebbene lasciati "aperti" si richiudono da soli e meglio di quanto possano fare i punti, già nelle prime 1 - 2 ore dall'intervento stesso.
Se si tratta di un primo intervento eseguito "senza fretta", il Taglio Cesareo sec. Stark dura, in media, circa 20 min, cute-cute (come si suol dire); i fattori da cui dipende una diversa durata del primo intervento sono:
a) lo spessore della parete addominale della donna
b) eventuali esiti aderenziali di pregressi interventi addominali o di flogosi addominali e pelviche
c) posizione del bimbo
d) sanguinamento dell'area di incisione uterina
e) sanguinamento della parete addominale
f) tipologia di sutura cutanea

Il discorso cambia per i tagli cesarei ripetuti.

Sperando di essere stato esaustivo, la saluto e le formulo i migliori auguri.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per l'esaustiva spiegazione ma purtroppo non le ho detto che si tratta del secondo cesareo (a distanza di 3 anni) e di un terzo intervento sull'utero per un intervento con laparatomia nel 2002 per fibroma intramurale....
Detto questo mi pare di capire che la procedura cambi???
LA ringrazio se vorra' delucidarmi ulteriormente in merito....
I miei familiari riferiscono che nel primo cesareo prima di risalire in camera sono stata in sala 1 ora e mezza ma il gine mi diceva non esserci stata nessuna complicazione.... Per questo ora ero in ansia di capire che mi aspetta e se a questo punto il secondo cesareo e' piu' veloce...
Grazie mille!!!!
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
La procedura cambia nel senso che ci si dovrà attardare quasi sicuramente in più per sbrigliare aderenze fra utero e peritoneo parietale ed aderenze omentali. Però, nessuna paura. Un Chirurgo esperto non avrà alcun problema in merito. Glieo assicuro.

Perciò: tranquilla, serena ed in boca al lupo!!!
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore!
finalmente il 17 agosto ho partorito ed e' nato il mio bambino a 38 settimane e 4 gg del peso di kg 3,55 con tc
Ma .... ho subito un problema che le espongo...
Al momento dell'intervento mi e' stato posizionato il catetere e ho sentito un po' di dolore, poi e' stato segnalato che c'era ematuria nelle urine a fine intervento...
In ospedale era stato effettuato un controllo in merito all'ematuria segnalata e poi risoltasi senza problemi... (onestamente non ho capito la causa e che tipo di esame sia stato effettuato).
Ho tenuto il catetere per 2 giorni nel frattempo scendevo e mi sedevo su una sedia nei pressi del letto o sul letto e avevo male per la parte del tubo su cui ero seduta...
Rimosso il catetere sono andata ad urinare e ho avvertito dolore interno (tipo vaginale ma piu' in alto) non bruciore ma un forte dolore....
Questo dolore e' rimasto a distanza di una settimana dopo il parto anzi.... e' pure aumentato tant'e' che avevo male anche a stare in piedi o a sedermi (stessa sensazione di dolore di quando urino o quando avevo il tubo del catetere...)
Ho sentito il gine (in ferie!) e mi ha parlato di cistite da catetere e prescritto 4 buste di monuril...
Diciamo che dopo due buste va lievemente meglio (sempre dolore nell'urinare ma molto meno, ieri il dolore in piedi o mentre mi sedevo era scomparso) ma..... ho notato che ieri a fine giornata in attesa di prendere la seconda busta di monuril il dolore si faceva dinuovo avanti)
In serata sono stata a fare una medicazione del taglio che si stava infettando e un'altra gine mi ha detto di sospendere il monuril ... che si trattava in realta' di un piccolo trauma nel posizionamento del catetere ...
Non so che pensare e cosa mi sia venuto e vorrei ricevere il suo qualificato parere
grazie mille

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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Spesso, al momento di posizionare il catetere in sala operatoria, si determinano piccoli traumi uretrali, da cui deriva una ematuria (sangue nelle urine) he dura da qualche ora a poco più di un giorno.
Non si tratta di sospette lesioni vescicali in corso di intervento, altrimenti il catetere lo avrebbero mantenuto per molti più giorni.
Sono d'accordo nell'utilizzare antibiotii per risolvere la sensazione di bruciore urinario, in associazione con antispastici specifici per le vie urinarie.
L'infezione della ferita chirurgica, molto frequente in questi giorni di calura, si manifesta in molti modi.
Uno dei più frequenti prevede la presenza, nei piani parietali superficiali di un infiltrato siero-ematico che daà luogo ad una sorta di area dura (inizialmente) e poi di una piccola "bozza" quando colliquato, prima della spontanea fuoriuscita da un piccolo tramite della ferita chirurgica stesa.
Ovviamente , ora, non so quale forma di infezione abbia la sau ferita. Le posso dire che non sempre sono necessari antibiotici. Spesso è utile l'applicazione di borsa calda sull'area interessata per favorire colliquazione e fuoriuscita spontanea del "sieroma" sottocutaneo.

In ogni modo, raramente si tratta di forme gravi o invalidanti.
Può stare, quindi, più che serena.

I quadr clinici da Lei presentati si risolveranno con un pò di terapia in breve tempo e senza reliquato alcuno.

Auguri per la nascita del Suo bambino.
[#6]
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Utente
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Gentile Dottore,
la ringrazio per la sua esauriente risposta.... per intanto la aggiorno...
Allora sono stata in ospedale a medicare e togliere i punti (non tutti) dalla ferita del cesareo...
Si era formata una sacchetta di liquido che e' stato inciso e drenato.... terapia : katoxyn due volte al giorno e aerare la ferita evitando i pantaloni....
In compenso per il problema del dolore bruciore ad urinare e non solo mi e' stata fatta un'eco transvaginale in cui alla vescica non risulta nulla ...
Consiglio : bere tanta acqua e vitamine (frutta) C (pompelmi limoni...)
Sono alla 3 busta di monuril ma ho ancora bruciore.... non insopportabile come prima da strapparsi i capelli ma c'e' comunque....
Cosa devo fare a proposito? Fare una urinocoltura appena finita la terapia? aspettare che passi perche' come mi scriveva puo' essere dovuto al trauma (visto che c'era ematuria nel catetere all'uscita della sala operatoria)
Grazie ancora e mi scusi se stresso ...
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Prego....
Le consiglio di attendere qualche giorno (durante il quale bere molto) (almeno 5 - 7 giorni dall'ultima dose di antibiotico) ed eseguire un esame delle urine completo di urinocoltura.
In questo modo potrà sapere se c'è un'infezione, il germe in causa, la sua carica infettante ecc.ecc.

Come Le dicevo, il drenaggio del sieroma (la "sacchetta" che dice Lei), è il metodo più comune per la guarigione di queste piccole complicanze della ferita chirurgica.

Saluti.
[#8]
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Utente
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Gentile Dottore,
eccomi qua a riscriverle....
ho partorito il 17 agosto con tc programmato. Si ricordera' forse ho avuto qualche problema di cicatrizzazione della ferita su un lato che continuava a spurgare... dopo un mese sembra ormai tutto a posto...
Problema: lochiazioni..... subito le prime settimane abbondanti, poi diminuite ma era necessario comunque un assorbente non un salvaslip...
ora modeste : ma altro che 40 giorni.... talvolta scure, a volte rosate, a volte mi sembra sangue chiaro...
o meglio..un giorno mi illudo stiano finendo e il giorno dopo dinuovo color rosa o similsangue.....
mi sta venendo la paranoia che siano rimasti residui.. anche se so di essere stata operata da un ginecologo molto in gamba....
oppure di aver fatto troppi sforzi subito dopo il parto... abito al 4 piano senza ascensore e necessariamente portavo su e giu' diverse volte al giorno il passeggino con mio figlio....
Onestamente vorrei rimandare la visita dal gine che ha lo studio a piu di un'ora da casa mia e sono sola con due bimbi piccoli ...
Vorrei solo sapere se queste perdite rientrano nella normalita' o devo supporre ci sia qualcosa che non va ...
Grazie mille!
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Ha omesso di informare su di un eventuale allattamento al seno.

Le lochiazioni sono fisiologiche per un periodo fino a circa 40 giorni.
In un TC ripetuto, è facile averle per più giorni in quanto, spesso, a carico della cicatrice chirurgica, si forma una sorta di piccola "sacchetta" (istmocele) che riatarda la scomparsa delle perdite.

Non credo vi siano problemi se alle perdite non si associano dolori, febbre, tensione ed altre perdite vaginali maleodoranti.

Si potrebbe passare per il pronto soccorso più vicino e richiedere un'eco vaginale.

Si deciderà, poi, sul da farsi.
[#10]
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Utente
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Buongiorno Dottore,
ho fissato una visita di controllo post cesareo la prossima settimana.
Le volevo chiedere un paio di cose: ho sentito pareri discordanti in merito all'effettuazione del pap test durante l'allattamento... volevo sapere dal suo punto di vista se normalmente il pap test si effettua oppure si rinvia a fine allattamento....
Finite le lochiazioni ho perdite di leucorrea (specie dopo la poppata)... a volte gialline l(leucorrea) a volte trasparenti ... ne prurito ne bruciore nulla come se fosse leucorrea.
Sono normali in allattamento oppure anomale?
Grazie mille
[#11]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Nessun problema per il pap test durante allattamento. Solo bisogna allegare un cartellino che spieghi che il prelievo è stato eseguito in allattamento. Servirà per il Patologo che si ritroverà molte cellule "navicolari" sul vetrino.

Le perdite vaginali cui si riferisce sono del tutto normali.


Saluti.
[#12]
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la tempestiva risposta. Vorrei solo chiarirle una cosa che forse non era ben esposta nel quesito....
Le perdite di leucorrea (trasparenti o leggermente gialline) anche a distanza di quasi 3 mesi dal parto in allattamento sono normali? perchè molte mie amiche lamentano in allattamento secchezza estrema.... io invece al contrario...
Volevo anche chiederle la validità del pap test (annuale o triennale) perchè io da almeno 3 anni a questa parte o sono incinta o ho avuto un as o sono in allattamento (con pause di pochi mesi...). L'ultima visita post parto ricordo che il mio gine non ha effettuato il pap test...
Grazie mille!!!!!
[#13]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Sulle perdite, dichiarandone solo il colore e la trasparenza, non posso pronunciarmi.
Se si associano a sintomi tipo dolore, bruciore, prurito, senso di calore locale, allora sono patologiche. Altrimenti si dovrebbero interpretare, cosa, per me, molto difficile a distanza.

Per il pap Test, la cadenza, in assenza di fattori di rischio è triennale, anche se molti, fra cui chi Le scrive, lo consigliano annuale.


Saluti.
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