Il medico dice che la pillola non incide molto sulla circolazione

Età:26.
Dal 1994 assumo pillola anticoncezionale a seguito di asportazione di cisti protubariche in un intervento di appendicectomia e diagnosi di ovaie policistiche.
Per evitare la formazione di ulteriori cisti mi è stata consigliata questa terapia: avevo cicli regolari ma molto abbondanti e con dolori addominali. Da diversi anni, nel cambio di stagione, avverto però disturbi agli arti inferiori (prurito, gonfiore, pesantezza) e in questi momenti porto le calze elastiche e alcune volte ho assunto Daflon 500 su consiglio del mio medico.
Gli esami del sangue sono regolari. Negli ultimi due anni questi disturbi mi sembrano peggiorati; di conseguenza ho chiesto in occasione della visita annuale dal ginecologo se era meglio eliminare la pillola. Il medico mi ha consigliato di sospenderla per 2 mesi e vedere se la situazione migliorava. Dopo 2 mesi ho notato che i disturbi alle gambe sono gli stessi. Il medico dice che la pillola non incide molto sulla circolazione (Fedra è quella che prendevo attualmente) e che anche per le cisti non ha un grande effetto benefico. Io non so cosa fare e sono confusa. In questi 2 mesi a metà ciclo ho avuto dei dolori addominali in corrispondenza delle ovaie e mal di testa con nausea. Mi potreste chiarire le idee e dare un consiglio? Grazie.
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Ginecologo, Chirurgo generale, Anatomopatologo, Senologo attivo dal 2002 al 2012
Ginecologo, Chirurgo generale, Anatomopatologo, Senologo
Gentile Amica , Le consiglio di valutare con molta accuratezza la situazione circolatoria degli arti inferiori ; tale valutazione comprende una visita flebologica che valuterà l'eventuale familiarità di patologia venosa , il suo stato fisico ( eventuale sovrappeso , presenza di emorroidi , etc ) e l'esecuzione di un doppler e ecocolordoppler (esame con ultrasuoni del tutto innocuo).Solo dopo questa valutazione potrà effettivamente sapere se ha una patologia venosa oppure no e quindi regolarsi di conseguenza , tenendo presente che le attuali "pillole" non hanno un contenuto ormonale tale da rappresentare in assoluto una controindicazione in caso di insufficineza venosa .
Cordiali saluti

dott. Guglielmo Cordasco
specialista in Ginecologia
specialista in Chirurgia Generale