Fibromatosi uterina multipla

Buongiorno,

sono una ragazza di 25 anni alla quale dopo ripetute ecografie transvaginali interne è stata confermata la diagnosi di fibromatosi uterina multipla (asintomatica) con miomi di tipo inframurale (2 /3 di diametro sui 2/3 cm l'uno), e sottosieroso sia semplice che peduncolato (1 del primo tipo e due del secondo di dimensioni rispettivamente di 3, 4 e 5 cm). Oltre a questi sono presenti anche altri piccoli fibromi di 1 cm circa l’uno che l’ecografista si è rifiutato di segnalare perché insignificanti. La cosa oltre ad avermi sorpreso (per la mia giovane età) mi ha preoccupato parecchio.
La prima soluzione che ho tentato (consigliata dalla mia ginecologa) è stata l’assunzione della pillola (Arianna) per un periodo di 6 mesi per tentare di ridurre, se non proprio di eliminare il problema che ovviamente non si è risolto (dopo aver effettuato una nuova ecografia i fibromi sono rimasti di dimensioni pressoché invariate).

Ho tentato quindi la strada della medicina alternativa con terapie di massaggi unite ad agopuntura, al termine di questo ciclo di altri 6 mesi ho ripetuto l'ecografia che non ha mostrato nessun risultato significativo. Ho quindi provato per 3 mesi una terapia a base di iniezioni di Uterus Suis (utero di maiale) sempre su consiglio del mio omeopata che, a suo dire, avrebbero dovuto aiutare il mio utero ai reagire ai fibromi e farli regredire. Mi sembra scontato dire che non ha funzionato.

Sono giunta quindi alla conclusione che l'unica strada che mi resta è quella dell'intervento (che mi era stata prospettata fin dall’inizio ma che ho cercato di evitare per quanto possibile). Mi è stato consigliato di effettuare una laparoscopia invece di un normale intervento per ridurre l'invasività e i tempi di recupero. Le anticipo che le mie intenzioni sono quelle di avere in un futuro abbastanza prossimo (1/2 anni) una gravidanza e che non vorrei fosse l'unica.

Vorrei sapere quali rischi comporta l'intervento per una futura gravidanza, che possibilità ci sono di eliminare tutti i miomi presenti (anche quelli inframurali) e se l’eliminazione porterà ad un risultato solo temporaneo.
Inoltre mi chiedevo in che condizioni rimarrà il mio utero dopo l’intervento e se è vero che poi
dovrò cercare di rimanere incinta al più presto (prima che i fibromi ricrescano) e che molto probabilmente riuscirò a portare a termine una sola gravidanza e anche non così facilmente (riposo per tutta la durata della gestazione, stretto controllo, rischio d’aborto). Vorrei sapere inoltre se è vero che il mio utero comunque in un futuro non molto lontano dovrà essere asportato a causa di questa predisposizione ai fibromi.

Sono realmente terrorizzata da tutto quanto mi è stato detto finora e la mia paura più grande è quella di non riuscire ad avere dei figli o comunque non più d’uno. Il medico che ha effettuato l’ecografia mi ha addirittura detto che se aspetto altri due anni mi verrà esportato l’utero senza aver avuto nemmeno un figlio. Questo è terrorismo psicologico!

Mi domandavo se è possibile che mi consigliate un centro specializzato in laparoscopia ginecologica, il medico di prima mi ha anche detto che il chirurgo che effettuerà l’intervento dovrà avere le mani “di fata” per evitare lesioni all’endometrio.

Mi scuso fin d’ora per la confusione e l’allarmismo e Vi ringrazio per qualsiasi informazione aggiuntiva e aiuto vogliate darmi.

Federica
[#1]
Dr. Pietro Gambadauro Ginecologo, Patologo della riproduzione 19
Gentile Federica,
i fibromi uterini sono molto, molto comuni, ed il piu' delle volte non si sa neanche di averli.

Non e' per niente necessario asportare ogni fibroma uterino, se cosi' fosse i ginecologi starebbero ogni giorno in sala operatoria.

Comunemente, si ritiene opportuno asportare chirurgicamente i fibromi (o miomi, o leiomiomi, che dir si voglia) se sintomatici ( per esempio con sanguinamento uterino anomalo o dolore/sintomi da pressione), se in rapida crescita, e , in caso di sterilita'/infertilita', se si ritiene che possano esserne la causa (una volta escluse le altre). Io aderisco a questa linea di pensiero :-)

Quello che non si evince dal tuo racconto e' quale sia la reale indicazione all'intervento nel tuo caso.
A meno che non sia una scelta solo ed esclusivamente tua, credo dovresti chiaramente chiedere al tuo medico la ragione per cui e' necessario ,nel tuo caso, sottoporsi all'intervento di miomectomia, assumendone i rischi.

Cordialmente
dr P. Gambadauro
Londra

Pietro Gambadauro, MD
Senior Consultant in Gynaecology and Reproductive Medicine
Uppsala University Hospital, Uppsala, Sweden

[#2]
Ginecologo attivo dal 2005 al 2009
Ginecologo
Gentile Federica,
non abbia paura, come già scritto dal mio Collega Gambadauro, i fibromi sono estremamente comuni; e vista la sua giovane età, la sede e le dimensioni di tali miomi (per quanto mi è dato di capire) non credo sia indispensabile subire un intervento, almeno con celerità! Se i miomi diventassero sintomatici (mestruazioni dolorose, flusso mestruale estremamente allungato, "mestruazione anticipata", etc) allora si impone l'intervento. Specifico anche che in Italia non vi è un parametro fisso per suggerire l'intervento, esclusi i casi sintomatici o che impediscano fisicamente una gravidanza; in Francia si suggerisce l'isterectomia, indipendentemente da età o desiderio di figli, se la dimensione totale dei miomi supera gli 8 cm! per fortuna siamo in Italia. Le suggerisco, nel caso opti per l'intervento, non solo la laparoscopia ma anche minilaparotomia (taglio di apertura inferiore a 6 cm di lunghezza, in sede sovrapubica, cioè parellelo alla linea dei peli pubici elevato di pochi millimitri). Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
distinti saluti
Matteo Maria Schonauer
Bari
[#3]
Prof. Simone Ferrero Ginecologo 1.3k 57
È davvero difficile darle un consiglio. Sinceramente aspetterei prima di eseguire l’intervento, soprattutto se la cavità endometriale non è deformata dai fibromi (può essere valutato con istoroscopia). Se non eseguirà l’intervento deve sapere che esiste ovviamente la possibilità che i fibromi aumentino di dimensioni e diventino sintomatici.

Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it

[#4]
Dr. Tommaso Lupattelli Chirurgo vascolare, Radiologo interventista 45
Egregia Signora,

Concordo sostanzialmente con i colleghi. Desidero tuttavia informarla che nel suo caso, un trattamento di embolizzazione potrebbe forse essere preso in considerazione.Sicuramente, andrebbe in primis eseguita una Risonanza Magnetica pelvica con gadolinio che sarebbe di grosso aiuto per valutare in modo piu' approfondito la situazione.
Per ulteriori informazioni la invito a visitare il sito www.fibromi.it

Cordiali saluti,

Tommaso Lupattelli

Dr. Tommaso Lupattelli
Specialista in radiologia e radiologia interventistica
Specialista in chirurgia vascolare

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