Bruciore alla minzione

Buongiorno,
vi contatto perché ho bisogno di aiuto circa un problema che mi affligge da tempo e del quale non riesco a trovare la causa. Da circa tre anni mi succede, periodicamente, di avvertire bruciore alla minzione. Si tratta di un bruciore lieve, non accompagnato da altri sintomi quale dolore o stimolo frequente, inizia entro qualche minuto dall’aver fatto pipì e va avanti per 15/30 minuti circa (anche se a volte dura fino ad un’ora). Se ho modo di lavarmi (solo con acqua) passa subito. Migliora se bevo molto, e peggiora se sono costretta a trattenere la pipì. E’ un fastidio che viene e va, a periodi di qualche mese sto bene, poi si ripresenta, sempre per qualche mese, poi passa di nuovo, e cosi via. Nei periodi in cui ho questo fastidio, avverto lo stesso bruciore anche nei primi minuti dei rapporti sessuali.
Faccio regolari controlli ginecologici in quanto ho delle cisti endometriosiche all’ovaio e due fibromi uterini da tenere sotto controllo, per cui, in passato, proprio su iniziativa del ginecologo, ho provato a fare vari esami: urinocoltura, tampone vaginale, cervicale e uretrale, pap test, ma il tutto è risultato negativo. Mi è stato consigliato di bere molto, usare biancheria di cotone, evitare abbigliamento aderente, usare prodotti idratanti… tutte cose che faccio ma dalle quali non traggo grande giovamento (a parte bere molto che un po’ aiuta). Ho provato a cambiare saponi, detergenti intimi, ma non riesco a collegare questo fastidio a niente che mangi, indossi… viene e va un po’ a suo piacimento e soprattutto, all’improvviso.
Recentemente, al ripresentarsi del problema, ho provato a ripetere gli esami fatti in passato ma è sempre tutto negativo… vorrei quindi avere un consiglio circa un’altra strada da percorrere per poter capire da cosa dipende questo problema e trovare finalmente una soluzione. Vi ringrazio di cuore.
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Dr. Silvia Lovergine Ginecologo 1.7k 37
Potrebbe trattarsi della sindrome del dolore vescicale, nota con la vecchia dizione di cistite interstiziale. Questa è una sorta di infiammazione cronica della vescica, la cui causa spesso è sconosciuta. Questa forma di infiammazione non è causata da agenti patogeni e pertanto non è curabile con terapie usuali. Il fastidio a volte può interferire con i rapporti sessuali. A questo punto l'unico esame diagnostico che le resta da eseguire potrebbe essere la cistoscopia che è più invasiva e ad un altro livello

Dr. Silvia Lovergine

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dopo
Utente
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Gentile Dottoressa, La ringrazio infinitamente per la sua risposta. Nelle mie varie "ricerche" avevo sentito parlare della "cistite interstiziale" anche se l'avevo "esclusa" perché ovunque avevo letto che il dolore/bruciore è accompagnato da altri sintomi (come la aumentata frequenza minzionale o la difficoltà a trattenere le urine) che io non ho mai riscontrato. Avevo pensato di contattare un urologo ma sia il ginecologo che il medico di base mi avevano un po' scoraggiata, dicendomi che, non essendoci agenti patogeni, si trattava solo di un problema epidermico...
So che la cistoscopia è molto invasiva (ho accompagnato mia nonna a eseguirla qualche tempo fa)... per questo sono un po' perplessa... ma dal momento che sono decisa a cercare una soluzione prenderò contatti con un urologo e magari valuterò insieme a lui la situazione.
Grazie di cuore Dottoressa!
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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