Rapporti sessuali dopo clamidia

"Gentili Dottori,

il mio partner ed io inizieremo domattina una cura antibiotica per la clamidia - due compresse al giorno per tre giorni.
Ingenuamente, ho dimenticato di porre al mio ginecologo due domande fondamentali: dopo quanto tempo possiamo riprendere ad avere rapporti sessuali? E per quanto riguarda la mia pillola anticoncezionale, è vero che l'Azitromicina non influisce sulla sua efficacia?

Grazie mille per la risposta,
Cordiali saluti"
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
La clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile (MST) causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Se viene trasmesso attraverso il contatto sessuale il batterio può infettare gli organi dell’apparato urinario e genitale.La clamidia può essere curata con gli antibiotici, ma in molti casi rimane asintomatica, quindi le persone possono essere infette senza nemmeno accorgersene. Se l’infezione da clamidia non viene curata può causare problemi di salute più gravi, come l’infertilità, quindi è importante prendere tutte le precauzioni possibili per prevenirla e, se si pensa di essere stati contagiati, cercare di curare l’infezione immediatamente.Se viene individuata per tempo la clamidia può essere curata facilmente con gli antibiotici e i sintomi alleviati entro una settimana, dieci giorni. Se non viene curata, la clamidia può causare complicazioni gravi che possono apparire mesi o persino anni dopo il contagio. la terapia che vi hanno consigliato è corretta, in ogni modo dopo la fine della terapia è opportuno avere rapporti sessuali solo con preservativo e ripetere l'esame un mese dopo per essere certi che la malattia sia stata definitivamente curata. ovviamente bisogna sapere come vi siete infettati per evitare che la cosa si ripeta. La azirtromicina non ha effetti sulla pillola antifecondativa, ma siccome deve proteggersi con i preservativi e bene comunque evitare rapporti sessuali vaginali, anali ed orali non protetti. cordialmente

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia