Problemi con ciclo e fibromi

Buongiorno, quando ho partorito, 11 anni fà, con parto cesareo, mi hanno detto che avevo dei fibromi all'utero. I fibromi sono rimasti così per 11 anni senza dare problemi. Un anno fà mi sono recata in ospedale perchè avevo avuto una grossa perdita tra un mestruo e l'altro e da circa un anno ho cicli raddoppiati rispetto a quelli che avevo prima (da 4/5 giorni ora ho un ciclo di 10/12 giorni) il flusso è molto abbondante e mi costringe più volte a rimanere a casa dal lavoro, tra l'altro non è l'unico problema che ho perchè oltre ad essere un ciclo molto doloroso (le gambe diventano come di legno e fanno fatica a muoversi) vi è anche un mal di testa persistente che arriva piano piano e rimane per tutto l'arco del ciclo senza lasciarmi fino a che le perdite non sono finite almeno da un paio di giorni, svegliandomi spesso anche in piena notte. Il medico che mi ha visto dice di non preoccuparmi perchè è solo un fattore ormonale dovuto al ciclo, non mi ha dato nessuna terapia e ha solo detto di stare sotto controllo, nella visita ha rilevato una rima endometriale di 5,9 e due miomi sottosierosi uno di 3,5 cm di diametro e l'altro di 1,5/2 cm di diametro. Mi ha anche fatto notare che ho un'ovaia davanti all'utero e una nascosta dietro l'utero (ma non ho capito cosa possa centrare con il mio problema).
Quello di cui ho paura è che mia mamma aveva i miei stessi problemi (mal di testa, ciclo lungo e doloroso ecc.) e 11 anni fà quando è andata in menopausa ha avuto un ictus.
Cosa mi consigliate di fare?
Ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese risposta.
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Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent.le Sig.ra

tra i vari fattori che possono determinare le decisioni terapeutiche che si offrono vi é la sua età. So bene che non é discreto ma é importante. Tuttavia concordo con il collega poiché potrebbe trattarsi di una disfunzione ormonale momentanea. Attualmente assume pillola? se si , quale? le ha proposto una spirale, tipo levonorgestrel (Mirena)?
Il fatto che poi il ciclo sia doloroso induce a chiederle se loé sempre stato oppure no. Se lei ha disturbi intestinali o urinari in prossimità delle mestruazioni. Ed ancora se ha dolore pelvico profondo durante i rapporti oppure no?

Mi faccia sapere

Distinti saluti

Dr Tamburro

Dr. Stefano Tamburro

[#2]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Buongiorno, La ringrazio per la cortese risposta.
Attualmente non assumo pillola, ci ho provato in passato ma purtroppo alla fine il ginecologo si è arreso in quanto avendo provato una decina di pillole diverse, il mio fisico non le ha mai tollerate in quanto mi provocavano fortissimi dolori alla testa (in questo caso però erano improvvisi e da sbattere la testa contro il muro).
Non mi hanno mai proposto spirali.
Il ciclo ha iniziato ad essere doloroso dopo una decina di anni dal primo mestruo, che ho avuto a 12 anni, ma il dolore rimaneva circoscritto nella sfera dei dolori sopportabili che arrivano il primo massimo il secondo giorno e poi spariscono e non mi hanno mai impedito i movimenti come negli ultimi cicli.
Ho disturbi urinari prima del ciclo, la parte brucia parecchio ma sopporto e per quanto riguarda disturbi intestinali...si, durante il ciclo sono totalmente stitica mentre qualche giorno dopo la fine del ciclo è esattamente il contrario. Tutto torna normale nel giro di una decina di giorni dall'inizio del ciclo.
Per quanto riguarda dolori pelvici profondi durante il rapporto non Le posso rispondere in quanto non ho più rapporti da diverso tempo (non perchè sono in crisi col marito ma semplicemente perchè non ce l'ho), Le posso però dire che quando li avevo non ho mai avuto problemi di dolori durante il rapporto.
Per quanto riguarda l'età ho 38 anni (39 a luglio per la precisione).
P.S.: Una curiosità...sempre in prossimità del ciclo vengo colta (solo da un paio di anni) da tachicardia, vertiggini, difficoltà respiratorie che io ho scambiato per attacchi di panico (ma mi è stato chiarito che la diagnosi certa la deve fare uno psichiatra)è possibile che sia tutto ricollegato ad un fattore ormonale o ad una carenza di ferro?
La ringrazio ancora per la Sua disponibilità e spero di averLe fornito le informazioni necessarie affinchè possa avere un quadro più completo possibile.
[#3]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Concordo sull'uso dello IUD al LEVONORGESTREL,escludendo con esame isteroscopico l'eventuale presenza di MIOMI sottomucosi e/o formazioni polipoidi.
Riducendo i flussi mestruali migliorerebbe i valori di sideremia e ferritinemia.

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#4]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Quindi, se ho capito correttamente, prima faccio un esame isteroscopico e se non vi sono miomi sottomucosi (ma due ci sono sicuramente) o formazioni polipoidi inizio ad usare IUD al LEVONORGESTREL?
Beh, già l'idea di ridurre il flusso che considero il maggior responsabile dei vari malesseri mi piace molto.
Però due miomi sottomucosi li ho già e quindi se ho dei miomi lo IUD non posso usarlo?
[#5]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Quindi, se ho capito correttamente, prima faccio un esame isteroscopico e se non vi sono miomi sottomucosi (ma due ci sono sicuramente) o formazioni polipoidi inizio ad usare IUD al LEVONORGESTREL?
Beh, già l'idea di ridurre il flusso che considero il maggior responsabile dei vari malesseri mi piace molto.
Però due miomi sottomucosi li ho già e quindi se ho dei miomi lo IUD non posso usarlo?
[#6]
Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent.le Sig.ra

per cio' che riguarda i due miomi sottomucosi le consiglio di effettuare una isteroscopia operativa con resezione dei miomi. Ovviamente questa deve essere preceduta da accurata ecografia che ne dica: sede (parete ant, post; laterale); dimensioni; profondità nel miometrio (G0 - G1 O G2) e margine di sicurezza dal limite esterno della parete uterina. Se possibile ancora meglio qualcuno che le faccia una isterosonografia con possibilità di 3D. In base a questi dati potrà essere fatto un intervento unico od in due tempi. Solo dopo isteroscopia le consiglio uno IUD a LEVONORGESTREL. Non che non possa metterlo cosi senza intervento ma certo i rischi di espulsione sono maggiori.
Ci tenga informati sulla evoluzione e non esiti a domandare.
Cordialmente.
[#7]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
La presenza dei miomi sottomucosi,potrebbe facilitare una espulsione spontanea dello IUD,nonchè un non corretto posizionamento.
SALUTI!
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dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio per le cortesi risposte.
Seguirò i Vostri consigli.
Cordiali saluti.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
SALUTI!
[#10]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Eisterebbe una II soluzione, ma è subordinata alle decisioni del suo ginecologo.Se lei non dovesse più aver intenzioni di aver figli, baypassando la miomectma e il successivo impianto del dispositivo intrauterino "medicato", le consiglierei di prendere in considerazione l'eventuale embolizzazione superselettiva dei miomi.Si segue rigorosamente in anestesia locale con ricovero presso una UO di ginecologia e ostetricia.
Con l'embolizzazione si "abbattono" i miomi ma anche l'endometrio fertile che non "reagisce" più all'insulto ormonale in quanto diventa atrofico.Ovviamente le ovaie continuano a fuzionare perfettamente e quandi sottolineo che non si tratta di una menopausa vera ma di una pseudomenopausa (solo uterina).
L'intervento di embolizzazone si esegue ovviamente in regime di SSN.A Lecce presso l'ospedale Vito Fazzi è ormai un intervento di routne.
Su minforma troverà un interessante articolo.
https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/
Distinti saluti

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

[#11]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di entrambi gli interventi (in termini di benessere fisico intendo) ossia, pro e contro dell'intervento + IUD al levonorgestrel e pro e contro dell'embolizzazione dei miomi e dell'endometrio?
Non mi segue nessun ginecologo è da quando ho partorito che non ne vedo uno e l'unica visita che ho fatto (lo scorso anno) l'ho fatta in ospedale e i problemi che ho avuto con il parto non mi incoraggiano particolarmente ad avere altri figli.
[#12]
Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent. le Sig.ra

il vantaggio della isteroscopia e di seguito dello IUD é tale che una volta fatta l'ablazione dei due fibromi questi non torneranno. Ovviamente due condizioni devono essere rispettate:

1) assicurarsi che il suo utero non abbia altri e numerosi fibromi intramurali e sottomucosi in via di sviluppo (ma in questo caso lo IUD li stabilizzerà un po);

2) l'intervento deve essere fatto da qualcuno esperto in isteroscopia a lei vicino che sappia se il caso farlo in due tempi.

Attualmente in Francia, da cui le scrivo si pratica da anni l'embolizzazione (tra i primi) tuttavia in caso di fibromi le possibilità di rivascolarizzazione sono molte, anche se si é superselettivi individuando l'arteria, e cosi....i fibromi ricomonciano a crescere come pure i sanguinamenti. Cio é legato alla apparizione e neoformazione di circoli collaterali. Inoltre il rischio é il blocco della vascolarizzazione, apporto di sangue, all'endometrio con conseguente amenorrea (assenza di mestruo) definitiva...ed alla sua età mi sembra correre un rischio troppo alto, soprattutto che inficierebbe ogni possibilità di gravidanza futura rendendola sterile.
[#13]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente ,parlo per quello che concerne la mia branca specialistica.
Ovviamente concordo con il collega il Dr S Tamburro.
Nell'ipotesi endovascolare lei diventerebbe sterile e senza "mestro" dal giorno dopo l'intervento,sia chiaro,ecco perchè lei deve essere bene informata prima di procedere all'embolizzazione.
Nell'ipotesi di eventuale rivascolarizzazione del mioma dipende poi anche dall'esperianza dell'operatore che embolizzerebbe.
Minime rivascolarizzazioni comporterebbero la presenza di mestro limitato a 1-2 gg e una minima,imprevedibile fertilità (attenzione a quest'ultimo aspetto).
Nulla vieta (in questa evenienza) di ripetere poi l'embolizzazione a distanza di 6-12 mesi,vista la scarsa invasività della stessa.
Il cosiddetto "ciclo ovarico" continuerebbe a funzionare perfettamente.
Distinti saluti
[#14]
dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
Grazie mille, è stato gentilissimo e molto chiaro. Ora mi pare di aver capito che è meglio farmi affiancare da uno specialista del settore, se conosce qualcuno a Varese o anche altrove, sarò felice di accettare consigli.
[#15]
Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent.le Sig.ra

personalmente a Milano conosco il Prof. M. Candiani con cui le consiglio di mettersi in contatto.

Mi informi se ha difficoltà.

Distinti Saluti
[#16]
Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
A Varese, se avesse bisogno di un consulto il radiologico-interventistico (per l'embolizzazione) può chiedere del dr Carrafiello o dr Laganà molto bravi,ho lavorato con loro nel lontano 1999;più non posso dirLe.
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Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent.le Sig.ra

dimenticavo: i fibromi privi di vascolarizzazione andranno poi in necrosi progressivamente con probabile sintomatologia dolorosa acuta, come coliche etc. i trattamenti medici con antidolorifici classici e morfinici le saranno d'aiuto, anche se rischiano di addormentarla un po.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente
Rigurado al dolore peri-postembolizzazione presso il nostro Centro al Fazzi a Lecce le particelle embolizzanti vengono preventivamente medicate (caricate) con antidolorifici con un conseguente netto abbattimento del dolore.Tale tecnica, per certi versi esclusiva, è stata (ed è) di estremo interesse da parte dei ricercatori del Dipartimento di nano-tecnologie dell'università di Lecce (che la stanno tuttora studiando),come si può anche notare dall'articolo asl pubblicato.
Una cosa è certa che le particelle adsorbono molti farmaci che poi vengono "rilasciati" anche a distanza di parecchi giorni dall'embolizzazione.
http://www.asl.lecce.it/Pubblicazione.aspx?PK=125
a disposizione.
[#19]
Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent.le Sig.ra

relativamente al suo caso alla isteroscopia penso potrebbe essere utile anche una laparoscopia approfittando di una eventuale anestesia generale, poiché lei stessa descrive cicli dolorosi, (Dismenorrea), senza tener conto che potrebbe essere anche verificata la presenza di eventuali aderenze utero ovariche. Ed inoltre permetterebbe di escludere la presnza di eventuale endometriosi. In tal senso le consiglio di indirizzarsi al suo ginecologo di fiducia poiché in questo caso l'embolizzazione non le sarebbe di alcuna utilità.
Per ulteriori delucidazioni puo informarsi sulla nostra equipe di Clermont Ferrand.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
gentile Utente, sicuramente il suo ginecologo prima di avviare qualsiasi terapia medica,interventistica o chirurgica laparoscopica, Le farà eseguire tutti gli accertamenti di rito.
Ci tenga informati ringraziandola di aver scelto questo sito per sottoporci il suo caso.
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Dr. Stefano Tamburro Ginecologo 30
Gent.le Sig.ra

dimenticavo: i fibromi privi di vascolarizzazione andranno poi in necrosi progressivamente con probabile sintomatologia dolorosa acuta, come coliche etc. i trattamenti medici con antidolorifici classici e morfinici le saranno d'aiuto, anche se rischiano di addormentarla un po.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Per tutti questi motivi,forse pensare a qualcosa di meno invasivo come lo IUD medicato?
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dopo
Attivo dal 2004 al 2013
Ex utente
i fibromi privi di vascolarizzazione quali sono? quelli che vengono embolizzati? di dolori ne ho già a abbastanza ora e vorrei evitarli per il futuro con qualcosa di definitivo. Basti pensare che nonostante abbia partorito con cesareo ero in travaglio con tanto di doglie e non erano niente in confronto ai dolori che ho quando mi arriva il ciclo.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Gentile Utente
C'è un pò di confusione.
Il mioma generalmente presenta una ricca vascolarizzazione arteriosa (generalmente non sempre a volte,raramente, possono esser ipovascolari).
durante la mestruazione, è ovvio che, per tale motivo si possano presentare i problemi che lei ci riferisce tra cui anche il dolore.Con l'embolizzazione il mioma viene pressocchè completamente "devascolarizzato" con conseguente netta riduzione anche del suo volume (in pratica viene isolato anche dall'insulto ormonale).I miomi embolizzati sono quelli appunto privi di vascolarizzazione a cui fa riferimento il collega.Tali miomi, col tempo, collassano su sè stessi e a volte calcificano.Ribadisco che prima di procedere a tale trattamento (non so se ha letto l'articolo) bisogna essere certi che lei non voglia mai più gravidanze (visto che è giovane =< a 40 aa) e soprattutto che tutte le altre cause di dolre pelvico siano state escluse e il collega ha fatto riferimento anche all'endometriosi e alla PID.Quindi concludo che l'embolizzazione si può eseguire solo dopo una accurata visita ginecologica e dopo aver eseguito tutti (proprio) tutti gli accertamenti di rito.
Sono sincero ,da noi a Lecce utilizziamo un protocollo piuttosto rigido preferendo la miomectomia laparo o endoscopica e non abbiamo mai embolizzato donne con età=< a 40 anni, ma tra 40 e 52 anni.
A disposizione