Cefalea, pesatezza testa, spossatezza, visione offuscata da più 3 mesi

Da tempo ormai soffro di questi sintomi sopra indicati, la prima volta sono comparsi a Gennaio del 2023 con un episodio di dolore molto forte notturno e poi all'incirca 3 settimane dove la descrizione era come quella di sentirsi ubriachi.
Si risolse da sola questa sensazione andando scemando, feci poi analisi del sangue che mi diedero solo una carenza di vitamina D e Ferro così feci un ciclo di integratori Novigap e Ferro, feci un controllo alla vista anche per la visione appannata ma nulla di fatto.

Premetto che ero in sessione periodo di forte stress e in parte diedero la colpa anche a quello del mio malessere.

Passando con i mesi il problema si è ripresentato, esattamente il 10 giugno mi sedetti iniziai a sudare freddo, vertigini senso di soffocamento e difficoltà nel rimanere concentrato.
La sera stessa ebbi un attacco di panico anche la mattina così decisi di andare al pronto soccorso cercando di prevenire il malessere mi fu dato dell'expose e dei tranquillanti blandi.
Dopo la fase acuta un pochino si calmò ma ho affrontato tutta la sessione fino al 31 luglio in condizioni pessime avevo vertigini, senso di sbandatezza, pressione alla testa, vista offuscata.
Così a fine luglio prima di dare il mio ultimo esame preso dal panico e della paura di tutti quei sintomi sono tornato a casa e mi è stata prescritta un RM all'encefalo e al tratto cervicale.
La RM è stata svolta con magnete a 0.4 tesla e non ha evidenziato dal referto grandi segnali alterati mentre alla colonna sono state individuate due protrusioni lievi in C4, C5 con tendenza alla rettilinizzazione e disidratazione della colonna.

Così cercai di calmarmi e feci ancora un ciclo di Tachymol come mio rilassante e antinfiammatorio.
Non apprezzai alcun miglioramento e le mie condizioni sia fisiche che mentali sono andate sempre a peggiorare causandomi attacchi di panico su base giornaliera.
Dovuto al fatto che mi svegliavo, stavo male fino a sera senza avere alcun giovamento.

Così iniziai il mio viaggio tra i medici:
1) Otorino risposta negativa nessun tipo stimolo strano.

2) Neurologo che visitandomi in modo blando, mi disse che semplicemente che ero stressato ecco perchè stavo così male sormontando ogni sintomo.
Così mi ha dato da assumere Dropaxin e Xanax.

3) Ortopedico che pur dicendo che potesse essere un problema di cervicale disse che erano strani tutti quei sintomi e dicendomi che la RM a 0.4 è buona ma non abbastanza.
Così per calmare i dolori mi ha dato Seractil 400mg per 2 settimane.

4) Fatta ecografia ed ecodopler perchè nel tempo ho avuto anche forti sensazioni di nausea al livello del collo che mi impedivano di fare qualunque cosa, entrambi negative.

5) Analisi del sangue.
Valori per quelli che mi sono stati prescritti normali.

Ad oggi la "diagnosi" è stata cefalea muscolo tensiva i dolori non sono forti come prima ma comunque sono sempre presenti, sono sfinito.
Chiedo un consulto su cosa potrei fare e un aiuto su che strada continuare a seguire.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, vertigini, cefalea e cervicalgia sono sintomi spesso associati a disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , a loro volta spesso legate a malocclusione dentaria: se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare nemmeno il ruolo che può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva". Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
Relativamente alla colonna cervicale, è necessario considerare che le problematiche che la riguardano non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma), alla pagina Patologie trattate patologie dell’Orecchio e cefalea , e leggendo gli articoli che si maprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Buongiorno la ringrazio per la sua risposta, e a dire il vero era un qualcosa che già vari medici mi avevano detto di fare, inoltre ho letto tutti i suoi articoli in link, riscontrando in parte alcune correlazioni.

A breve avrò un' altra RM con mezzo di contrasto con tesla più elevati (giovedì), la faccio perchè sono impossessato dalla paura di avere qualcosa di grave. Questo probabilmente dato anche dal mio forte stato depressivo, che ormai per il dolore continuativo a raggiunto alti livelli, ho difficoltà anche ad uscire di casa per paura di star male.

Ho sempre ritenuto "stupido" il problema alla mandibola, in quanto secondo il mio cervello non riuscirebbe a spiegare sintomi così persistenti e continuativi. Però posso dire con certezza che i sintomi di vertigini aumentano molto quando mangio, correlazione che trovai altrettanto assurda e inspiegabile, inoltre la pressione alla nuca e la sensazione di sbandamento aumentavano sempre anche con l'assunzione della posizione eretta e poi di camminare. Le cefalee non sono sempre state un sintomo primario, ma più un effetto secondario scatenato dall'alterazione di questa mia sensazione di sbandamento, pressione dietro la nuca, vista offuscata o così credo. Inoltre non nego di avere un atteggiamento posturale completamente errato passavo da una media di 6-8 ore davanti un pc con il collo inclinato verso il basso.

Per concludere, ho anche un bait dentale che recentemente ho iniziato di nuovo a mettere, è molto vecchio, ha più di 5 anni ma l'ho sempre indossato finché la dottoressa che mi seguiva se ne è andata e l'altro dottore non era in grado di seguirmi così ho smesso di metterlo durante la notte.

La ringrazio per la sua disponibilità, le farò sapere a breve,

Cordiali Saluti.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Dire "un bite" é come dire "un farmaco " : rappresenta un trattamento assolutamente individuale (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e consiste nella configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e realizza: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque odontotecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Come nell’esempio del farmaco consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: purtroppo la facilità di realizzazione tecnica fa si che spesso un bite non si neghi a nessuno, e tutti si sentano nella competenza per prescriverlo e realizzarlo.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema. Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM , oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al caso, forse perché i problemi non rientravano negli obiettivi. Ad esempio, il bite di svincolo per proteggere i denti dal bruxismo notturno, il più realizzato al mondo (che non ho mai prescritto in vita mia) ha ben poco effetto su una sintomatologia grave.
quello gnatologico è un campo molto fumoso, con poche o nulle certezze scientifiche, molta approssimazione, e ampia variabilità di comportamenti nei vari operatori che si definiscono "gnatologi". Ogni operatore applica l'approccio diagnostico e terapeutico che , nelle proprie mani, gli risulta più efficace.
"ho smesso di metterlo durante la notte.": Fra i vari approcci gnatologici possibili, personalmente privilegio il trattamento con bite in tutte le 24 ore, pasti esclusi, senza nulla togliere ai Colleghi che operano diversamente (veda l'articolo linkato qui sotto).
Il disagio durante il giorno, se il bite è ben conformato, dura poche ore o pochi giorni: il togli e metti , invece lo perpetua.
In problema ATM é un problema ortopedico: nessun ortopedico le consentirebbe di togliersi il gesso di giorno e di rimetterlo la sera, solo perché non se la sente di andare al lavoro con il gesso.
Per quel che mi riguarda , dunque ritengo efficace un bite che si porta h 24 : la notte dura 8 ore , e con 8 ore avanti e 16 indietro è difficile fare molta strada.
Credo comunque che via rete, senza un completo esame del suo caso, non si possa dire di più.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/9059-quale-bite-scegliere-per-quante-ore-giorno-per-quanto-tempo.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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