Rischio hiv

Gentile dottore,
le sottopongo il mio caso sperando di poter trovare un parere professionale ed attendibile circa un possibile rischio di contagio hiv.
Circa un mese fa,per l'esattezza 26 gg,ho avuto un rapporto omosessuale anale (io attivo) inizialmente protetto da preservativo,poi per un tempo complessivo di un paio di minuti delle penetrazioni non protette.
Finito il primo rapporto,c'e' stata una penetrazione, di qualche decina di secondi,non protetta e senza l'utilizzo del lubrificante..che mi ha provocato una lievissima abrasione sull'asta del pene,abrasione scomparsa in neanche un giorno e mezzo.

So che ho corso il rischio con le penetrazioni non protette (se non sbaglio per un attivo il rischio è attorno al 0,03% con partner sicuro hiv+) ma lo status del mio partner occasionale è sconosciuto,anche se lui ha affermato di non essere hiv+ e di essersi sempre controllato...e cmq non c'e' stata eiaculazione da parte mia,nè visibili emorragie o microemorragie da parte sua...

I miei dubbi,e le mie ansie ed angosce,sono legati al fatto del rischio corso con le penetrazioni non protette e quanto quella abrasione,causata da quei secondi di penetrazione non protetta senza lubrificante,possa aver influito sul rischio in generale...

So che il rischio c'e',ma volevo chiederle se sia il caso di preoccuparmi seriamente oppure posso andare a fare il test (visto che è quasi un mese) relativamente tranquillo?
Nelle ore successive al rapporto ho pensato ad una eventuale PEP,ma nelle linee guida non sembra essere raccomandata per il mio caso..

ps:il fatto si è svolto a Terni,in Umbria...casomai l'informazione demografica possa essere utile per quantificare il mio rischio...
Nelle settimane successive al rapporto a rischio NON ho avuto alcun sintomo che possa essere ricondotto ad uno stato di sieroconversione..

Attendo fiducioso un suo parere.
distinti saluti
[#1]
Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Utente,

che dirle? siccome si è trattato di un rapporto anale non protetto, il rischio c'è, anche se, essendo durato poco, il rischio è molto più basso di un rapporto anale di regolare durata

non vi sono sintomi di sieroconversione, perché questa generalmente decorre in modo del tutto asintomatico
l'asintomaticità dell'infezione, infatti, rappresenta un grosso problema sociale, perché il 25% dei soggetti sieropositivi, non avendo disturbi, pensano di non essere sieropositivi; di conseguenza, non adottano alcuna protezione nei rapporti sessuali e arrivano a sapere di essere sieropositivi solo quando hanno l'AIDS conclamato e nel frattempo hanno infettato molte altre persone
buona serata

ad ogni buon conto, le consiglio di sottoporsi al test
sapendo che un test negativo a 30 giorni dà una sicurezza altissima, attorno al 95-97%

mi tenga al corrente, se lo desidera

buona serata

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,ho eseguito il test di IV generaZione anti HIV1 e 2 ed antigene p24 ad esattamente 29 gg dal comportamento a rischio ed il risultato del test è stato NEGATIVO. Sono molto felice e sollevato,ma questo risultato è attendibile al 95-97%??
[#3]
Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
bene, tiro anch'io per lei un sospiro di sollievo

può stare tranquillo fin d'ora, ma per completare quel 3-5% di sicurezza e solo per estrema prudenza, faccia anche il test a 90 giorni

e soprattutto non ricada nella stessa imprudenza in futuro:
MAI SENZA PROFILATTICO, NEMMENO PER UN SOLO SECONDO
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho imparato la lezione,probabilmente userò il profilattico anch per il sesso orale recettivo...la ringrazio molto dottore per la sua disponibilità!
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Corcelli,
le chiedo un parere circa un altro pericolo corso da me nell'ultimo mese.
Ho frequentato una persona che ha dichiarato sin da subito di essere sana,e tra me e questa persona ci sono stati dei rapporti sessuali e,tramite sesso orale non protetto,ho alte probabilità di credere che mi abbia passato la neisseria meningitidis che mi ha causato una uretrite meningococcica (così ha rilevato il tampone),per questo motivo abbiamo iniziato a fare sesso orale protetto con preservativo..ma i miei dubbi sono altri,visto che ho saputo da poco che i risultati di questi test hiv sono stati sbagliati e che questa persona ha altissime probabilità ora di essere hiv+ (da circa 6 mesi,data del suo ultimo rapporto recettivo non protetto ed a rischio con un'altra persona) ma siamo ancora in attesa del western bloth di conferma (anche se i dottori come test gli hanno fatto due volte il test hiv con la saliva,uscito due volte positivo).
Alla luce di questo,ripensando ai miei comportamenti sessuali con questa persona devo chiederle QUANTO HO RISCHIATO con questa persona facendo:

-4 o 5 rapporti orali non protetti (IO PASSIVO,quindi c'e' stato contatto del mio pene (integro) con la sua bocca (senza ferite o sangue visibile),il resto tutti rapporti orali protetti con preservativo

-Un episodio di bacio in cui ho sentito per un momento un sapore metallico di sangue in bocca,ma non saprei dire che provenisse dalla mia bocca o da una microferita nella sua,comunque nessuna ferita nè sangue visibile e il sapore metallico di sangue è durato pochi istanti.

-Durante un rapporto anale (IO ATTIVO) si è lesionato il preservativo ed ho immediatamente interrotto il rapporto...quindi il contatto mucose/mucose è stato di un paio di secondi...

Che io sappia nella saliva la carica virale è bassa...ma chiedo un suo parere,visto che purtroppo pur essendo dell'ambiente medico..in questi casi l'ansia gioca brutti scherzi alla razionalità,quindi mi rivolgo a lei...

Grazie anticipatamente.
[#6]
Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile utente, si tratta di domanda per altra vicenda
per la quale deve aprire un nuovo consulto

Buona giornata
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