Analisi, test e altre informazioni
Buongiorno gentili medici,
sono un ragazzo di 30 anni e prima di inserire la mia richiesta vorrei sinceramente complimentarmi con voi tutti per questo servizio che non sostituisce certo il medico di famiglia ma che è utile per ricevere un parere professionale e competente.
Questa la mia situazione:
- 11 NOV 2009: dopo esposizione sessuale a rischio avvenuta il giorno prima, effettuo test HIV (tempo 0) risultato negativo. Il precedente, assieme al test per la sifilide, lo avevo effettuato a Luglio e da allora non c'erano stati comportamenti rischiosi.
- 12 NOV: mi rivolgo ad un infettivologo che mi prescrive un ciclo di Augmentin per 5 giorni. In seguito a palpazione, risulta un piccolo linfonodo in sede laterocervicale sx ed un ingrossamento del fegato.
Consigliati emocromo e controllo transaminasi in aggiunta ai test virologici ad 1, 3, 6 e 12 mesi.
- 17 NOV: il partner del rapporto a rischio effettua analisi virologica con esito confortante: HIV, Epatite B e C e Sifilide risultano tutti negativi.
So che questo non cancella il rischio del periodo-finestra, ma quanto meno esclude la possibilità di infezioni pregresse e ignote.
-18 NOV: termino ciclo antibiotico.
-30 NOV: in seguito al perdurare del linfonodo e a piccole e sporadiche fitte in sede epatica (non propriamente un dolore, ma una sorta di puntura fastidiosa), anticipo l'analisi del sangue rispetto al test virologico ad un mese e colgo l'occasione per effettuare anche un'analisi delle urine.
-2 DIC: ritiro i referti delle analisi da cui risultano 2 anomalie (globuli bianchi e urine).
EMOCROMO
CONTEGGIO PIASTRINE 277.000
G.R. 4.800.000/mmc
EMOGLOBINA 14,8 g/dl
EMATOCRITO 43%
* G.B. 10.330/mmc (range 4.000 - 10.000
FORMULA
(Neutrofili 58% - Eosinofili 2% - Basofili 1% - Linfociti 33% - Monociti 6%)
Tralascio tutti gli altri valori che sono nella norma, tra cui TRANSAMINASI e VES (quest'ultima a 6).
Per quanto concerne invece le analisi delle urine, sono risultate tracce di sangue unitamente a rare emazie, leucociti e cellule delle vie basse.
A questo punto mi domando:
1)Il valore alto dei G.B. da cosa può dipendere? Quanto al linfonodo, si presenta al tatto duro e non dolorante. Ad occhio e croce posso dire che dovrebbe essere di 1 cm al massimo. Non so se lo avessi anche prima del rilevamento da parte del medico. Se assumo aulin lo sento ridursi di poco, mentre mi appare più evidente dopo aver dormito. Aggiungo che sono fumatore e soffro di bronchite (presumo cronica data la ciclicità). Da Settembre a metà novembre ho avuto 2 raffreddori, accompagnati da tosse grassa e catarro.
2)Il fatto che i valori epatici rientrino nella norma mi tranquillizza sul fegato ingrossato? Aggiungo che dopo una lunga inattività, da agosto ho ripreso a fare palestra che in aggiunta ad un regime alimentare più sano mi ha portato a perdere circa 8kg. Peso attuale: 68kgX178cm
3)Cosa possono indicare quelle analisi delle urine?
Grazie in anticipo!
sono un ragazzo di 30 anni e prima di inserire la mia richiesta vorrei sinceramente complimentarmi con voi tutti per questo servizio che non sostituisce certo il medico di famiglia ma che è utile per ricevere un parere professionale e competente.
Questa la mia situazione:
- 11 NOV 2009: dopo esposizione sessuale a rischio avvenuta il giorno prima, effettuo test HIV (tempo 0) risultato negativo. Il precedente, assieme al test per la sifilide, lo avevo effettuato a Luglio e da allora non c'erano stati comportamenti rischiosi.
- 12 NOV: mi rivolgo ad un infettivologo che mi prescrive un ciclo di Augmentin per 5 giorni. In seguito a palpazione, risulta un piccolo linfonodo in sede laterocervicale sx ed un ingrossamento del fegato.
Consigliati emocromo e controllo transaminasi in aggiunta ai test virologici ad 1, 3, 6 e 12 mesi.
- 17 NOV: il partner del rapporto a rischio effettua analisi virologica con esito confortante: HIV, Epatite B e C e Sifilide risultano tutti negativi.
So che questo non cancella il rischio del periodo-finestra, ma quanto meno esclude la possibilità di infezioni pregresse e ignote.
-18 NOV: termino ciclo antibiotico.
-30 NOV: in seguito al perdurare del linfonodo e a piccole e sporadiche fitte in sede epatica (non propriamente un dolore, ma una sorta di puntura fastidiosa), anticipo l'analisi del sangue rispetto al test virologico ad un mese e colgo l'occasione per effettuare anche un'analisi delle urine.
-2 DIC: ritiro i referti delle analisi da cui risultano 2 anomalie (globuli bianchi e urine).
EMOCROMO
CONTEGGIO PIASTRINE 277.000
G.R. 4.800.000/mmc
EMOGLOBINA 14,8 g/dl
EMATOCRITO 43%
* G.B. 10.330/mmc (range 4.000 - 10.000
FORMULA
(Neutrofili 58% - Eosinofili 2% - Basofili 1% - Linfociti 33% - Monociti 6%)
Tralascio tutti gli altri valori che sono nella norma, tra cui TRANSAMINASI e VES (quest'ultima a 6).
Per quanto concerne invece le analisi delle urine, sono risultate tracce di sangue unitamente a rare emazie, leucociti e cellule delle vie basse.
A questo punto mi domando:
1)Il valore alto dei G.B. da cosa può dipendere? Quanto al linfonodo, si presenta al tatto duro e non dolorante. Ad occhio e croce posso dire che dovrebbe essere di 1 cm al massimo. Non so se lo avessi anche prima del rilevamento da parte del medico. Se assumo aulin lo sento ridursi di poco, mentre mi appare più evidente dopo aver dormito. Aggiungo che sono fumatore e soffro di bronchite (presumo cronica data la ciclicità). Da Settembre a metà novembre ho avuto 2 raffreddori, accompagnati da tosse grassa e catarro.
2)Il fatto che i valori epatici rientrino nella norma mi tranquillizza sul fegato ingrossato? Aggiungo che dopo una lunga inattività, da agosto ho ripreso a fare palestra che in aggiunta ad un regime alimentare più sano mi ha portato a perdere circa 8kg. Peso attuale: 68kgX178cm
3)Cosa possono indicare quelle analisi delle urine?
Grazie in anticipo!
[#1]
Gentile Utente,
è già buona cosa sapere che il suo partner sia sieronegativo per HIV, epatite B e C e sifilide.
Ma, come giustamente lei dice, ciò non è sufficiente per escludere del tutto una qualche infezione, considerando il periodo-finestra relativo al suo partner (di cui non conosce i precedenti rapporti a rischio.
Perciò, solo per cautela, le consiglio di ripetere i tests a distanza di un mese.
E' ottimo segno che la VES, che è un indice generico di infiammazione, sia normale.
Un modesto aumento (isolato) dei Globuli Bianchi può non avere una importanza clinica.
Quanto alle urine, ha avuto anche disturbi, tipo bruciori? Se sì, le conviene fare anche una urinocoltura.
In ogni caso, se dovesse ripetere i test per le MTS, rifaccia anche un controllo dell'emocromo e delle urine.
Mi tenga al corrente, se lo desidera.
Cordiali saluti.
è già buona cosa sapere che il suo partner sia sieronegativo per HIV, epatite B e C e sifilide.
Ma, come giustamente lei dice, ciò non è sufficiente per escludere del tutto una qualche infezione, considerando il periodo-finestra relativo al suo partner (di cui non conosce i precedenti rapporti a rischio.
Perciò, solo per cautela, le consiglio di ripetere i tests a distanza di un mese.
E' ottimo segno che la VES, che è un indice generico di infiammazione, sia normale.
Un modesto aumento (isolato) dei Globuli Bianchi può non avere una importanza clinica.
Quanto alle urine, ha avuto anche disturbi, tipo bruciori? Se sì, le conviene fare anche una urinocoltura.
In ogni caso, se dovesse ripetere i test per le MTS, rifaccia anche un controllo dell'emocromo e delle urine.
Mi tenga al corrente, se lo desidera.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
Gentile Dott. Corcelli,
la ringrazio sentitamente per la sua risposta, tra l'altro in un giorno di festa.
Ho dimenticato di specificare che il test virologico effettuato dal partner a 7 giorni dal rapporto con me era di tipo combinato (HIV Ab ed RNA - HCV Ab ed RNA - HBsAg ed HBV DNA).
Fermo restando la necessità di tests ELISA di conferma alle scadenze indicate dalle linee guida, queste formule combinate teoricamente riducono in qualche modo il periodo-finestra?
Domani effettuerò i test virologici ad 1 mese, ai quali vorrei deliberatamente aggiungere il monotest per la mononucleosi a causa della lieve leucocitosi risultata da analisi, del linfonodo che, ad oggi, sebbene piccolo, continua a perdurare e a quell'ingrossamento epatico diagnosticatomi dall'infettivologo.
Lei reputa che sia un accertamento inutile?
Quanto alle urine, su indicazione del mio medico di famiglia, effettuerò una nuova analisi fra 1 settimana ( a 15 giorni dalla precedente).
Non ho bruciori e i rari leucociti risultati dalle analisi delle urine onestamente non mi fanno pensare ad una infezione batterica.
Secondo lei a 30 anni, ma essendo fumatore, quale rischio concreto di neoplasie potrebbe esserci?
Grazie ancora
la ringrazio sentitamente per la sua risposta, tra l'altro in un giorno di festa.
Ho dimenticato di specificare che il test virologico effettuato dal partner a 7 giorni dal rapporto con me era di tipo combinato (HIV Ab ed RNA - HCV Ab ed RNA - HBsAg ed HBV DNA).
Fermo restando la necessità di tests ELISA di conferma alle scadenze indicate dalle linee guida, queste formule combinate teoricamente riducono in qualche modo il periodo-finestra?
Domani effettuerò i test virologici ad 1 mese, ai quali vorrei deliberatamente aggiungere il monotest per la mononucleosi a causa della lieve leucocitosi risultata da analisi, del linfonodo che, ad oggi, sebbene piccolo, continua a perdurare e a quell'ingrossamento epatico diagnosticatomi dall'infettivologo.
Lei reputa che sia un accertamento inutile?
Quanto alle urine, su indicazione del mio medico di famiglia, effettuerò una nuova analisi fra 1 settimana ( a 15 giorni dalla precedente).
Non ho bruciori e i rari leucociti risultati dalle analisi delle urine onestamente non mi fanno pensare ad una infezione batterica.
Secondo lei a 30 anni, ma essendo fumatore, quale rischio concreto di neoplasie potrebbe esserci?
Grazie ancora
[#3]
Il test per la mononucleosi è senz'altro utile, anche se presumo che alla sua età (come tante altre persone al mondo) può già averne gli anticorpi per un pregresso contatto con l'EBV.
Quanto al tumore, non pensi al peggio; solitamente il sangue nelle urine dovrebbe essere più che in tracce.
Ad ogni buon conto, rifaccia il controllo e si consulti con il suo medico curante.
Quanto al tumore, non pensi al peggio; solitamente il sangue nelle urine dovrebbe essere più che in tracce.
Ad ogni buon conto, rifaccia il controllo e si consulti con il suo medico curante.
[#4]
Utente
Gentile Dott. Corcelli,
le do qualche aggiornamento.
Oggi ho ritirato l'esito degli esami virologici, tranne l'HIV che ritirerò sabato perchè effettuato in una struttura pubblica.
Epatite C e Sifilide sono negativi. Non ho eseguito il test per l'Epatite B poichè sono vaccinato.
Quanto alla mononucleosi il risultato è:
- IgM Negativo (0.50 - negativo se < 0.80)
- IgG Positivo (4.10 - positivo se > 1.2)
(Unità: Indice)
Significa che sono entrato in contatto in passato col virus, ma considerando il valore relativamente alto (così almeno sembra), è possibile parlare di un contatto passato ma recente?
Grazie in anticipo
le do qualche aggiornamento.
Oggi ho ritirato l'esito degli esami virologici, tranne l'HIV che ritirerò sabato perchè effettuato in una struttura pubblica.
Epatite C e Sifilide sono negativi. Non ho eseguito il test per l'Epatite B poichè sono vaccinato.
Quanto alla mononucleosi il risultato è:
- IgM Negativo (0.50 - negativo se < 0.80)
- IgG Positivo (4.10 - positivo se > 1.2)
(Unità: Indice)
Significa che sono entrato in contatto in passato col virus, ma considerando il valore relativamente alto (così almeno sembra), è possibile parlare di un contatto passato ma recente?
Grazie in anticipo
[#6]
Utente
Gentile Dott. Corcelli,
la ringrazio per la risposta.
Purtroppo mi ero illuso che dal valore delle IgG si potesse in qualche modo risalire al periodo della presunta entrata in contatto col virus.
Ne approfitto però per alcune domande:
1. Le IgG rimarranno sempre alte?
2. Ci sono possibilità di ricaduta in futuro?
3. E' vero che l'EBV può essere associato all'insorgere di determinate forme tumorali o si tratta di leggende metropolitane?
Ne approfitto anche per informarla che ho ritirato l'esito del test HIV ad 1 mese dall'esposizione a rischio, fortunatamente negativo.
Considerando la situazione che le ho descritto e la sieronegatività accertata del partner dipo 1 settimana dal rapporto, lei mi aveva scritto "Perciò, solo per cautela, le consiglio di ripetere i tests a distanza di un mese."
Crede che possa considerare scampato il pericolo?
Grazie ancora.
la ringrazio per la risposta.
Purtroppo mi ero illuso che dal valore delle IgG si potesse in qualche modo risalire al periodo della presunta entrata in contatto col virus.
Ne approfitto però per alcune domande:
1. Le IgG rimarranno sempre alte?
2. Ci sono possibilità di ricaduta in futuro?
3. E' vero che l'EBV può essere associato all'insorgere di determinate forme tumorali o si tratta di leggende metropolitane?
Ne approfitto anche per informarla che ho ritirato l'esito del test HIV ad 1 mese dall'esposizione a rischio, fortunatamente negativo.
Considerando la situazione che le ho descritto e la sieronegatività accertata del partner dipo 1 settimana dal rapporto, lei mi aveva scritto "Perciò, solo per cautela, le consiglio di ripetere i tests a distanza di un mese."
Crede che possa considerare scampato il pericolo?
Grazie ancora.
[#7]
1) le IgG altro non sono che "anticorpi"; quindi, se restano alte è positivo;
2) a volte il virus di Epstein-Barr può riattivarsi, ma le IgG alte sono un buon segno per impedire che ciò avvenga;
3) non è ancora chiaro scientificamente se l'EBV può favorire alcuni tumori, come quelli a carico dei linfonodi; per ora è solo una ipotesi allo studio. Tuttavia, le faccio rilevare che il 90% della popolazione è venuta a contatto con questo virus, molti senza accorgersene, e ne possiede gli anticorpi.
Quanto alla sieronegatività del partner a distanza di 1 settimana dal rapporto è buona cosa; però, la mette tranquillo al 100% solo se tale negatività non è dovuta al periodo-finestra.
Mi spiego: se il suo partner non ha avuto rapporti a rischio entro i 3 mesi precedenti dal rapporto con lei, quella negatività è da considerare assoluta; se invece ha avuto dei rapporti a rischio, va considerata l'interferenza del periodo-finestra.
Non dico questo per spaventarla, ma per darle una corretta e soprattutto prudente informazione.
Se non riesce ad avere tale informazione dal suo partner, le consiglio di ripetere il test HIV a 90 giorni dal rapporto a rischio, ma solo per estrema cautela.
In ogni caso, anche di fronte ad una sieropositività latente del suo partner dovuta al periodo finestra, le negatività del test che lei ha fatto a 30 giorni dal rapporto le dà una sicurezza del 97-98%.
Spero di essere stato chiaro.
2) a volte il virus di Epstein-Barr può riattivarsi, ma le IgG alte sono un buon segno per impedire che ciò avvenga;
3) non è ancora chiaro scientificamente se l'EBV può favorire alcuni tumori, come quelli a carico dei linfonodi; per ora è solo una ipotesi allo studio. Tuttavia, le faccio rilevare che il 90% della popolazione è venuta a contatto con questo virus, molti senza accorgersene, e ne possiede gli anticorpi.
Quanto alla sieronegatività del partner a distanza di 1 settimana dal rapporto è buona cosa; però, la mette tranquillo al 100% solo se tale negatività non è dovuta al periodo-finestra.
Mi spiego: se il suo partner non ha avuto rapporti a rischio entro i 3 mesi precedenti dal rapporto con lei, quella negatività è da considerare assoluta; se invece ha avuto dei rapporti a rischio, va considerata l'interferenza del periodo-finestra.
Non dico questo per spaventarla, ma per darle una corretta e soprattutto prudente informazione.
Se non riesce ad avere tale informazione dal suo partner, le consiglio di ripetere il test HIV a 90 giorni dal rapporto a rischio, ma solo per estrema cautela.
In ogni caso, anche di fronte ad una sieropositività latente del suo partner dovuta al periodo finestra, le negatività del test che lei ha fatto a 30 giorni dal rapporto le dà una sicurezza del 97-98%.
Spero di essere stato chiaro.
[#8]
Utente
Gentile Dott. Corcelli,
grazie come sempre per le sue risposte puntuali ed esaustive.
Proprio in merito ai linfonodi, quello in sede laterocervicale sx è sempre, e ancora lì.
Lo sento duro, non mobile e non dolorante al tatto e mi sembra adeso ai piani sottostanti.
E' piccolo, di forma allungata, come un fagiolo.
Pensa che possa essere pericoloso e legato in qualche modo alla lieve leucocitosi che mi hanno riscontrato?
Se fosse legato ad una neoplasia dalle analisi del sangue avrei dovuto ricevere qualche segnale oltre alla leucocitosi (unico parametro fuori posto) come ad esempio degli sfasamenti nella VES, nella elettroforesi sieroproteica o in qualche altro valore?
Grazie
grazie come sempre per le sue risposte puntuali ed esaustive.
Proprio in merito ai linfonodi, quello in sede laterocervicale sx è sempre, e ancora lì.
Lo sento duro, non mobile e non dolorante al tatto e mi sembra adeso ai piani sottostanti.
E' piccolo, di forma allungata, come un fagiolo.
Pensa che possa essere pericoloso e legato in qualche modo alla lieve leucocitosi che mi hanno riscontrato?
Se fosse legato ad una neoplasia dalle analisi del sangue avrei dovuto ricevere qualche segnale oltre alla leucocitosi (unico parametro fuori posto) come ad esempio degli sfasamenti nella VES, nella elettroforesi sieroproteica o in qualche altro valore?
Grazie
[#9]
Gentile Utente,
non si può fare una ipotesi diagnostica tramite una autovisita fatta su se stesso da un paziente, in questo caso, sulle caratteristiche del linfonodo; solo la mano esperta di un medico può cogliere particolari clinici che lo inducono verso una ipotesi piuttosto che verso un'altra ipotesi.
Non si abbandoni alle ipotesi più estreme di un tumore, ma si affidi con fiducia al suo medico curante.
Buona serata.
non si può fare una ipotesi diagnostica tramite una autovisita fatta su se stesso da un paziente, in questo caso, sulle caratteristiche del linfonodo; solo la mano esperta di un medico può cogliere particolari clinici che lo inducono verso una ipotesi piuttosto che verso un'altra ipotesi.
Non si abbandoni alle ipotesi più estreme di un tumore, ma si affidi con fiducia al suo medico curante.
Buona serata.
[#10]
Utente
Gentile Dott. Corcelli,
le do qualche aggiornamento:
1. Ho effettuato un nuovo emocromo da cui è risultato che i G.B. sono rientrati nel range ( da 10.330 a 9.060).
La formula leucocitaria è nella norma e i G.R. sono sempre a 4.800.000.
2. Ha fatto seguito un'ecografia, col seguente referto:
" Tiroide in sede propria, regolare per morfo-volumetria ed ecostruttura.
Trachea in asse, di ampiezza conservata (23,66 mm ca) al suo tratto sovra-claveare.
Fondo regolare, non nodulare.
Piccole adenopatie reattive, ovalari, solide, ipo+, non confluenti, di tipo reattivo:
- LC a dx di 13,33 mm ca, a sn di 4,8, 5,3 e 5,5 mm ca;
- sottomentoniera a sx di 5,5 mm ca;
- nucale superficiale a sx di 5,0 mm ca.
Indenni per morfo-eco-struttura i muscoli pre-tiroidei, la base della lingua e le altre ghiandole salivari "
Posso stare tranquillo nonostante la presenza di tutte queste adenopatie?
Grazie
le do qualche aggiornamento:
1. Ho effettuato un nuovo emocromo da cui è risultato che i G.B. sono rientrati nel range ( da 10.330 a 9.060).
La formula leucocitaria è nella norma e i G.R. sono sempre a 4.800.000.
2. Ha fatto seguito un'ecografia, col seguente referto:
" Tiroide in sede propria, regolare per morfo-volumetria ed ecostruttura.
Trachea in asse, di ampiezza conservata (23,66 mm ca) al suo tratto sovra-claveare.
Fondo regolare, non nodulare.
Piccole adenopatie reattive, ovalari, solide, ipo+, non confluenti, di tipo reattivo:
- LC a dx di 13,33 mm ca, a sn di 4,8, 5,3 e 5,5 mm ca;
- sottomentoniera a sx di 5,5 mm ca;
- nucale superficiale a sx di 5,0 mm ca.
Indenni per morfo-eco-struttura i muscoli pre-tiroidei, la base della lingua e le altre ghiandole salivari "
Posso stare tranquillo nonostante la presenza di tutte queste adenopatie?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.7k visite dal 03/12/2009.
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