Modifiche sul lavoro

Gentilissimi,
Sono un sanitario di 33 anni, dipendente pubblico.

In seguito ad una infezione da Covid mi sono purtroppo ammalato di Disautonomia e di neuropatia delle piccole fibre con intolleranza ortostatica cronica associata a presincopi e raramente a sincopi.

Ho associata anche una fatica cronica, legata alla malattia autonomica ed una lunga serie di problemi che non sto qui a raccontare.

Ho molta difficoltà a lavorare ed in generale a svolgere le normali attività che svolge una persona sana.
Al momento riesco a stare anche molte ore in piedi ma spesso ho difficoltà motorie (legate alla debolezza muscolare e alla facile faticabilità).

Sono in attesa di risposta genetica, ma probabilmente alla base ho una sindrome di Ehlers-Danlos (ho la maggior parte dei segni caratteristici dalle sublussazioni articolari alla cute iperestensibile etc etc).

Ho un problema sul lavoro, volevo quindi chiedere delle informazioni...
Il mio medico competente in prima battuta voleva sospendermi dall'attività assistenziale ma alla fine sono riuscito a restare in assistenza con una idoneità con prescrizione che però all'atto pratico non posso sfruttare.


Il mio problema più grande sono le consulenze fornite nell'azienda dove lavoro.
Lavoro in un'azienda molto grande, le consulenze esterne richiedono quindi il coprire molta strada a piedi (e purtroppo non riesco se non con enormi.
difficoltà e con conseguente fatica immane) e le variazioni di temperatura mi fanno andare in presincope (ad esempio da un ambiente esterno ad una rianimazione e viceversa).


Purtroppo il mio medico competente dice che non può sollevarmi dalle consulenze esterne in quanto è considerata allo stesso modo dell'attività svolta in reparto o all'ambulatorio di appartenenza e quindi o faccio entrambe o mi metto ad una scrivania, e proprio non voglio contemplare questa possibilità.


È in effetti così come dice il mio medico competente?
Ci sono modi per poter essere agevolato sul lavoro?
Ho anche invalidità e rientro nelle categorie protette, ma vorrei evitare di mettere l'argomento in mezzo...

Grazie mille

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 111 7
Gentile utente,
La normativa italiana, relativamente alla idoneità alla mansione specifica, prevede 3 tipi di giudizio:
-idoneità
-idoneità parziale con prescrizioni/limitazioni, temporanea o permanente
-inidoneità, temporanea o permanente
Da quanto sopra, il medico competente a cui è affidato il giudizio, può certamente porre limitazioni anche solo ad una parte dei compiti previsti dalla mansione.
A tali limitazioni il datore di lavoro si deve adeguare rispettandole.
Ove il datore di lavoro per motivi organizzativi, di organico, ecc. non fosse nelle condizioni di rispettare le limitazioni imposte dal medico competente, può procedere al trasferimento del dipendente in altra mansione in qui le limitazioni imposte possono essere rispettate.
Riassumendo, nel suo caso, il medico competente può certamente limitare la sua mansione alle sole attività in cui non siano previsti lunghi camminamenti o sbalzi termici, ma il datore di lavoro può decidere, per garantire il rispetto di tali limitazione di demandarla ad altra mansione.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottore la ringrazio lei è stato più che esaustivo.

E la ringrazio perché il medico competente mi aveva detto "non posso scrivere che tu sei capace di svolgere il tuo lavoro negli ambulatori dove eserciti e non in altri spazie dell'azienda (si intende le consulenze in giro per i padiglioni all'interno del policlinico dove lavoro), al limite ti posso far mettere il trasferimento con navetta".

Il mio datore di lavoro ed il mio primario non hanno all'atto pratico problemi di organico essendo 10 unità della.mia qualifica nell'azienda.

Il medico competente avrebbe in un certo senso già chiuso un occhio non spedendomi ad una scrivania, quindi non vorrei rompergli le scatole.

Ma farò tesoro delle sue delucidazioni

Grazie mille e buon lavoro