Una lastra che ha evidenziato inversione della fisiologica lordosi cervicale

Egregi medici, avrei un quesito da porre. Sono anni che soffro di dolori alla schiena, già a 16 anni avevo un inizio di artrosi e mio padre soffre di una grave forma di artrosi che lo sta portando addirittura alla paralisi. Circa 6/7 anni fa ho cominciato ad avere vertigini che mi duravano in media 3 giorni nelle quali se cambiavo postura, vedevo la stanza ruotare attorno a me e mi sentivo instabile nella deambulazione ( sbandavo). Agli accertamenti ( rx e visita orl) è parso ovvio che la causa fosse la cervicale. Ho avuto una gravidanza e le cose stranamente parevano essere migliorate ma da agosto di quest’anno ho cominciato con dolore al collo praticamente perenne ( non forte ma è costante!), vertigini ( crisi che durano qualche giorno), e così ho ripetuto una lastra che ha evidenziato inversione della fisiologica lordosi cervicale e note di cervicoartrosi nel tratto c5/c7 con minuta osteofitosi somatica.
Il medico fisiatra, tranquillizzandomi sul fatto che la situazione non fosse così grave, mi ha fatto fare un ciclo di fisioterapia e la sintomatologia è migliorata
In concomitanza ho avuto anche una sintomatologia che i medici hanno pensato fosse relativa ad un’ernia iatale di 2 cm che ho ( senso di svenimento, eccessive eruttazioni, sensazione di peso allo stomaco). La terapia con omeprazolo non ha avuto buon esito mentre un medico osteopatia mi aveva detto che il mio problema cervicale poteva causare sintomi di questo tipo per un interessamento vagale. Non mi sono mai fatta trattare, però.
In seguito ho cominciato ad avere una diminuzione della vista che non è stabile. Ci sono giorni in cui vedo meglio e altri peggio.Sono stata vista da un oculista che mi ha detto che si è slatentizzata una miopia. Da circa 15 giorni ho anche una sensazione di ovattamento alle orecchie soprattutto la destra che non è continua ma è molto fastidiosa. Ho male proprio dietro alla nuca in prossimità dell’inizio della colonna e su un fascio muscolare a destra sul collo.Talvolta il dolore si irradia al cuoio capelluto. Da ottobre soffro di sinusite. Volevo sapere se tutta questa sintomatologia è possibile che sia da imputare alla cervicale e se lo stress possa aumentarne i sintomi.Nel caso sia cervicale, è opportuno affidarsi a un osteopata o è meglio fare altro? Ci tengo a dire che questi sintomi peggiorano quando ci sono giornate di caldo alternate a freddo, peggiorano tantissimo nel caso in cui mi metta in corrente d’aria ( con problemi di convivenza non da poco con i colleghi al lavoro!!!)
grazie
Gio
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile sig.ra Gio, lei ha la classica " cervicale ".
Tantissime le cause, come ho già spiegata tante volte nei numerevoli post, che possono instaurare un quadro clinico-funzionale polimorfo, vario, complesso, difforme, e sappiamo bene che non esiste caso clinico sovrapponibile ma simile o similare.
Le posso dire che già una minima riduzione della lordosi cervicale,con discopatia cervicale o meno, con uncopatia cervicale o meno, naturalmente valutabili radiograficamente anche con le proiezioni dinamiche del rachide cervicale, una lieve artrosi cervicale può provocare un corteo di sintomi che possono essere :
1° Turbe del simpatico cervicale : o " sindrome simpatosica "
(turbe del sonno,dell'umore,dell'attenzione,della memoria,della concentrazione.ecc.ec.)
2° Cefalea cervicogenetica di R.Maigne
Sovraciliare, Occipitale, Temporo-occipitale
3° Turbe otoiatriche per una sindrome vestibolare da alterazioni e/o irritazioni
dell'arteria vertebrale.
Sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della
marcia, nistagmo positivo, ipoacusia mono o bilaterale,tinniti.
4° Turbe dell'ATM.(articolazione temporomandibolare)
5° Turbe sensitivo-motorie ad uno o entrambi gli arti sup.ed alla mano o alle mani.
6° Cervicalgia e/o cervicobrachialgia mono o bilaterale con sensazioni di
stanchezza e pesantezza del collo e dell capo.
7° Dorsalgie alte con senso di pesantezza alle spalle
8° Turbe visive
Tutto ciò per la particolare peculiarità anatomo-funzionale del distretto cervicale del rachide, per la sua particolare struttura e per le tante importanti strutture allocate nella regione nucale ( sistema propriocettivo cervicale, il simpatico cervicale, l’arteria vertebrale, ecc. ecc)
Ormai ciò è abbondantemente assodato in letteratura e sono ben note tutte le cause e la fisiopatologia di tali sindromi; ma vanno seguite e trattate bene e si risolvono bene.
Ebbene, affidandosi allo specialista Ortopedico prima e Fisiatra dopo, con cure specifiche fisiochinesiche,variabili da caso clinico a caso clinico( massaggi, ionoforesi, correnti diadinamiche, trazioni cerv.) con adeguati trattamenti farmacologici brevi ma necessari,al bisogno, con mobilizzazioni articolari e/o manipolazioni vertebrali con la tecnica del non dolore e del movimento contrario si ottengono grossi risultati.
Naturalemnte per i vari specifici settori è bene interpellare anche lo specialista settoriale per confermare od esludere una patologia organica del distretto interessato.
Per es.: problemi all'orecchio l'otorino, problemi all'ATM l'odontoiatra, problemi cefalalgici il neurologo, ecc. ecc.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo
Messina



Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho già effettuato le visite che mi prospetta dall'otorino dall'odontoiatra. Non ho sentito un neurologo. La ringrazio molto della risposta che mi è molto utile. Vorrei però capire una cosa se può rispondermi. Al posto di un ortopedico e poi fisioterapista ha senso appoggiarmi ad un osteopata? Ci ero andata alcuni anni addietro e dopo una singola seduta avevo avuto dei benefici ( aveva lavorato sul bacino e la sensazione che avevo avuto dopo, oltre la riduzione del dolore, era stato di migliore "bilanciamento"). Il problema è che non conosco validi ortopedici e fisioterapisti mentre questo osteopata tecnicamente mi pare molto bravo ma mi fa un pò paura l'idea di manipolare la cervicale. Forse dipende dal fatto che sono molto ignorante in materia.
Ringrazio molto.
Gio
[#3]
Attivo dal 2005 al 2007
Medico di base, Medico estetico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Mi permetto, concordando in pieno con quanto egragiamente esposto dal collega, di suggerirle il ricorso all'auricolopuntura che in casi simili ha notevolissime risultanze diagnostiche, teraputiche ee anche prognostiche, ed all'ossigeno-ozonotereapia per via intradermica.
Un'altra metodologia che in casi simili, ferma restando un'accurata diagnosi, da ottimi risultati è la SAT-terapia, una branca affine all'omeopatia.
Sonoa Sua dsisposizione per chiarimenti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Beh devo dire che non avevo mai sentito parlare di queste tecniche, in cosa consistono?
Ovvero: lauricoloterapia imagino agisca nel lenire il dolore.il resto non so come si attua e su cosa agisce e chi lo pratica ( studi fisioterapici convenzionati?
Grazie
Gio

[#5]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Gentile signora Gio per cercare di fare un po’ di chiarezza, vista la confusione creatasi in Lei, le dirò.
E' vero che oggi viviamo in una medicina senza frontiere, senza barriere, in campo medico tutti propongono tutto ed il contrario di tutto, ma mi creda dove non vi è riscontro scientifico, dove ogni asserzione non è suffragata dalla Medicina Ufficiale, e pertanto esistente nella letteratura scientifica internazionale, tutto ciò corrisponde al nulla.
Ci sono cose, teorie, sofismi, pensieri, parole, idee, movimenti, gruppi di studio, propagande di qualsiasi tipo e livello, nuove terapie, nuove magie, nuove invenzioni, tutti argomenti non codificati e non riconosciuti dal corrente insegnamento universitario e che spesso fanno parte del mondo della fantamedicina, che non hanno nulla di scientifico ma devono “ creare stupore ed illusioni ” e servono solo a creare confusione ed inquinamento culturale per i non addetti ai lavori .
Ritornando ai concetti prettamente tecnici e scientifici, e parlando del suo caso clinico: ossia un'artrosi cervicale con osteofitosi e discopatia cervicale con delle sindromi satelliti, Le ribadisco che lo specialista specifico del settore è l'ortopedico-traumatologo, poi dovendo eseguire delle cure specifiche di fisiochinesiterapia è opportuno che si rivolga allo specialista Fisiatra con l'assistenza anche di un fisioterapista.
Bisogna curare il rachide cervicale non il bacino, perchè la sua patologia è organica non funzionale da alterato assetto meccanico e/o posturale, ma anche se lo fosse, un bravo fisiatra (presso studi di fisiochinesiterapia convenzionati o meno) conosce molto bene sia la postura che il movimento di qualsiasi articolazione, non solo del rachide, fa parte del bagaglio della sua Specialità.
Quindi, gentile signora, deve fare della fisiochinesiterapia specifica ( massaggi,ionoforesi, radar, correnti diadinamiche, mobilizzazioni articolari e ginnastica del rachide cervicale ).
Ogni altra tecnica nuova o vecchia, ogni altra teoria nuova o vecchia non ha alcun significato tecnico. L'unica cosa valida per la Scienza Medica, l'ossigenoterapia ha altre indicazioni : come le piaghe torpide, le gravi ulcere trofiche, le embolie, ecc. non certo patologie degenerative osteo-articolari, patologie del rachide cervicale
con discopatie ed osteofitosi.
Cordiali saluti ed auguri
Alessandro Caruso
[#6]
dopo
Utente
Utente
Egregio Prof caruso, la ringrazio delle precisazioni. Ho già prenotato una visita ortopedica ma nel frattempo, proprio questa mattina, mi sono recata da un fisiatra che mi ha effettuato una visita molto accurata e mi ha prescritto un ciclo di fisioterapia sconsigliandomi anche lui altri tipi di approcci. Mi ha consigliato anche della semolice attività fisica con lo scopo di ridurre la componente di stress che mi accompagna molto da vicino in questo periodo.
La ringrazio ancora.
Gio
Disturbi della vista

Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.

Leggi tutto