Svenimenti notturni, cause

Gentili medici
Sono una ragazza di 18 anni.
Conduco una vita abbastanza regolare, e si può dire che io sia in salute (ho solamente l'artrite idiopatica giovanile, ma fortunatamente non seguo nessuna terapia se non un antidolorifico all'occorrenza).
C'è però un problema che mi perseguita da qualche anno.
All'età di 13 anni, mi sono svegliata in piena notte per una forte nausea.
Alchè mi sono recata in bagno, credendo di dover rimettere.
Ma la forte nausea è stata poi seguita da palpitazioni, sensazione di freddo generale, sudore alle mani e un forte fischio alle orecchie, che mi hanno costretta a sedermi per terra, per poi sdraiarmi e perdere conoscenza per qualche secondo.
In questi secondi sentivo la voce di mia madre che mi chiamava e mi aiutava, ma non avevo la forza di rispondere, e non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi.
Una volta essermi svegliata però, non è passato molto prima di sentirmi meglio e rialzarmi, quasi come se non fosse successo nulla (anche se l'indomani ho avvertito un senso generale di stanchezza).
Questi episodi si sono perpetrati per 3/4 volte in un anno, solo ed esclusivamente di notte e con la stessa sequenza di sintomi.
Ho fatto vari accertamenti: visita neurologica, analisi del sangue, elettroencefalogramma, risonanza magnetica con e senza contrasto, ma non si è giunti a nessuna conclusione.
L'assenza di una diagnosi non mi ha preoccupata perché per svariati anni non ho avuto più nulla.
Purtroppo però ieri sera ho avuto un ulteriore episodio, che mi ha nuovamente spaventata.
Ho chiamato la dottoressa di base che dovrebbe vedermi a giorni per decidere quali esami dovrei fare, ma vorrei comunque un vostro consulto.
Grazie per la disponibilità e l'attenzione!
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Non comprendo come mai il suo medico di famiglia o gli Specialisti che hanno avuto modo di studiarla nell'ambito della loro specialità, non l'abbiano indirizzata ad un Cardiologo per una possibile lipotimia vagale. In poche parole, il nervo vago, provoca una riduzione dei battiti cardiaci, una riduzione della pressione e, quindi, lo svenimento. Sarebbe bene farsi studiare in un Centro specialistico ospedaliero. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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Utente
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Ne terrò sicuramente conto. Grazie mille!