Patologia dolorosa e invalidità motoria

Buongiorno, vi scrivo per conto di una signora in difficoltà di mia conoscenza, che non ha la possibilità di scrivervi direttamente.
La signora da tre anni è affetta da una patologia invalidante cui i medici non sono riusciti a dare un nome.
Vi allego un sunto della sua situazione

Donna, 45 anni.

Primi segnali (circa tre anni fa): scosse elettriche alle cosce e forte dolore ai talloni, poi diffusosi alle dita dei piedi, con una maggiore intensità nell’alluce e nel quinto dito.

Situazione attuale: grande difficoltà di movimento (non può alzarsi dalla sedia autonomamente), necessità di un bastone per camminare e, a volte, del girello.
Gambe molto gonfie, che assumono un colorito rossastro se a letto, violaceo se in piedi.
Da circa quattro mesi forti dolori ai polsi e alle mani (non riesce più ad aprire un barattolo o a usare un coltello).
Sensazioni di freddo in tutto il corpo, in particolare ai piedi (anche d’estate).
Sanguinamento delle gengive, tanto da dover cambiare con grandissima frequenza la federa del cuscino.
Formazione di bollicine piene di liquido sia ai piedi che alle gengive.

La signora ha eseguito raggi alla colonna, bacino, anche, ginocchia e piedi.
Risonanza magnetica lombo-sacrale, esame elettromiografico, doppler venoso agli arti inferiori.
I risultati di tali esami non pare giustifichino i forti disturbi della signora.

Ha eseguito esami del sangue per sospetta patologia reumatologica (ENA, ANA, AMA, ENA 6-S, ASMA), ma non sono stati riscontrati valori positivi
Da altri esami del sangue risultano alcuni valori alterati: in particolare FOSFATASI ALCALINA (1264 UI/L in una prima analisi e 1278UI/L, in una seconda analisi di conferma, con v.
n. 35-104).
A fronte di valori epatici nella norma (transaminasi, bilirubina, gammaGt)
Altri valori alterati sono: Vitamina D (6.2 ng/mL con <20 insufficiente, 20-30 lieve insufficienza, 30-100 sufficienza), D-DIMERO (477.1 ng/mL con v.
n. 250), VES lievemente alterata (prima ora 41 mm, seconda ora 64 mm, indice di Katz 36.5 con v.
n. 3.15)
Potreste darci qualche suggerimento, una strada da seguire?
[#1]
Dr. Giuseppe Scavo Reumatologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 130 6 1
Buongiorno, è un caso molto complicato. C’è uno squilibrio totale del sistema, che credo abbia bisogno di un approccio pluridisciplinare e andrebbe studiato in profondita

Dr. Giuseppe Scavo

[#2]
dopo
Utente
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La ringrazio per la risposta, purtroppo, nonostante le molte visite, non si è ancora trovata una soluzione...e dunque una cura...
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