L.104/92
buongiorno scusi se la distrurbo, ho visto i suoi interventi su un forum su internet, a riguardo dell L.104/92.
volevo sapere cosa mi consiglia a riguardo di una richiesta di aggravamento avanzata da mio padre, che aveva avuto riconosciuto precedentemente l'invalidità del 100% e poi l'ex art. 3 comma 1 legge 104/92.
Non è stato riconosciuto l'ex art. 3 comma 3 legge 104/92 (portatore di handicap grave).
Pur avendo patologie gravi, accertate dalla commissione sul verbale, come epilessia con turbe dell'equilibrio, fibrillazione atrale,esiti di pleurite essudativa bilaterale etc.
Volevo sapere se per una nuova richiesta di aggravemento, basta considerare l'età, come aggravamento, inquanto mio padre nato nel 1923 ha compiuto 86 anni ed alla prossima eventuale visita ne avrà già 87.
Mio padre avrebbe bisogno di assistenza, considerato che il comune non da nessuna assistenza, soltanto uno dei figli potrebbe dargli questa assistenza, ma tutti risultiamo occupati e sposati.
Cosa ci consiglia di fare?
Grazie e scusi per il disturbo
volevo sapere cosa mi consiglia a riguardo di una richiesta di aggravamento avanzata da mio padre, che aveva avuto riconosciuto precedentemente l'invalidità del 100% e poi l'ex art. 3 comma 1 legge 104/92.
Non è stato riconosciuto l'ex art. 3 comma 3 legge 104/92 (portatore di handicap grave).
Pur avendo patologie gravi, accertate dalla commissione sul verbale, come epilessia con turbe dell'equilibrio, fibrillazione atrale,esiti di pleurite essudativa bilaterale etc.
Volevo sapere se per una nuova richiesta di aggravemento, basta considerare l'età, come aggravamento, inquanto mio padre nato nel 1923 ha compiuto 86 anni ed alla prossima eventuale visita ne avrà già 87.
Mio padre avrebbe bisogno di assistenza, considerato che il comune non da nessuna assistenza, soltanto uno dei figli potrebbe dargli questa assistenza, ma tutti risultiamo occupati e sposati.
Cosa ci consiglia di fare?
Grazie e scusi per il disturbo
[#1]
Gentile Utente,
l'età non basta.
può darmi altri elementi sulla situazione clinica di suo padre?
Per esempio:
- può deambulare? esce di casa da solo? vive da solo in casa o con altri parenti? si lava da solo?
- assieme all'invalidità del 100%, ha ottenuto anche l'indennità di accompagnamento?
Insomma, un quadro più completo, che mi permettano di darle il consiglio più opportuno.
Cordiali saluti.
l'età non basta.
può darmi altri elementi sulla situazione clinica di suo padre?
Per esempio:
- può deambulare? esce di casa da solo? vive da solo in casa o con altri parenti? si lava da solo?
- assieme all'invalidità del 100%, ha ottenuto anche l'indennità di accompagnamento?
Insomma, un quadro più completo, che mi permettano di darle il consiglio più opportuno.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
mio padre può deambulare, ma necessita di un accompagnamento perchè a causa delle sue patologie rischia di sentirsi male, e di cadere, quindi i figli cerchiamo di accompagnarlo sempre quando esce di casa.
In casa vive con mia madre, che però deve assistere anche una sorella invalida che non vive nello stesso appartamento e quindi non è sempre in casa per accudire mio padre.
Cechiamo di non fare restare solo in casa mio padre, perchè soventemente non sta bene ed ha bisogno di assistenza, l'assistenza consiste anche in un aiuto pscologico, perchè spesso entra in confusionee con stati depressivi e le fibrillazioni atriali, l'epilessia e insufficienza respiratoria causata da una riduzione del volume polmonare a causa di un intervento alla pleure, lo fanno vivere in uno stato di continua apprensione.
Non ha l'indennità di accompagnamento che non è stata mai richiesta.
Gli è stata riconosciuta ad una prima visita con la l.104/92 la sussistenza dei requisiti di portatore di handicap, ma non di portatore di handicap grave.
Poi successivamente abbiamo richiesto l'aggravamento, ma è stato riconfermatao dalla commissione il comma 1 dell'art3 della l.104/92 e non il comma 3° della stessa Legge.
La ringrazio della sua cortese collaborazione.
In casa vive con mia madre, che però deve assistere anche una sorella invalida che non vive nello stesso appartamento e quindi non è sempre in casa per accudire mio padre.
Cechiamo di non fare restare solo in casa mio padre, perchè soventemente non sta bene ed ha bisogno di assistenza, l'assistenza consiste anche in un aiuto pscologico, perchè spesso entra in confusionee con stati depressivi e le fibrillazioni atriali, l'epilessia e insufficienza respiratoria causata da una riduzione del volume polmonare a causa di un intervento alla pleure, lo fanno vivere in uno stato di continua apprensione.
Non ha l'indennità di accompagnamento che non è stata mai richiesta.
Gli è stata riconosciuta ad una prima visita con la l.104/92 la sussistenza dei requisiti di portatore di handicap, ma non di portatore di handicap grave.
Poi successivamente abbiamo richiesto l'aggravamento, ma è stato riconfermatao dalla commissione il comma 1 dell'art3 della l.104/92 e non il comma 3° della stessa Legge.
La ringrazio della sua cortese collaborazione.
[#3]
Utente
dimenticavo ancora non sono trascorsi i sei mesi dalla notifica del verbale di visita medica l 104/92, e quindi potrei intraprendere un ricorso giurisdizionale o forse e meglio richiedere un ulteriore richiesta di aggravamento, magari allegando una relazione medico legale dettagliata del caso??
grazie nuovamente
grazie nuovamente
[#4]
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
Devo dirle che la mia commissione difficilmente concede la 104 in queste condizioni ovvero sono in linea con la decisione .
La gravità del caso, nella 104, è spesso un aspettio negativo per la concessione.
Ovviamente d'accordo con la concessione dell'assegno di accompagnamento
La gravità del caso, nella 104, è spesso un aspettio negativo per la concessione.
Ovviamente d'accordo con la concessione dell'assegno di accompagnamento
[#5]
Gentile Utente,
non le consiglio il ricorso giudiziale, sia per la non alta possibilità di successo sia soprattutto per i tempi lunghi che questo richiede.
Le consiglio, invece, di fare una nuova domanda per chiedere l'indennità di accompagnamento e per richiedere l'art. 3 comma 3 della L. 104/92.
Tuttavia, è opportuno che prima faccia visitare suo padre da uno specialista in medicina legale della sua zona, che valuterà la concreta gravità del caso e saprà consigliarla al meglio.
Cordiali saluti.
non le consiglio il ricorso giudiziale, sia per la non alta possibilità di successo sia soprattutto per i tempi lunghi che questo richiede.
Le consiglio, invece, di fare una nuova domanda per chiedere l'indennità di accompagnamento e per richiedere l'art. 3 comma 3 della L. 104/92.
Tuttavia, è opportuno che prima faccia visitare suo padre da uno specialista in medicina legale della sua zona, che valuterà la concreta gravità del caso e saprà consigliarla al meglio.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.1k visite dal 26/08/2009.
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