Indennità accompagnamneto
Annone di Brianza 30/08/2010
Buongiorno.
La patologia principale di mia mamma è la sindrome extrapiramidale e parkinson secondario, poi è portatrice di poliartrosi, pace maker, ipercolesterolemia e vasculopatia cerebrale nonchè decadimento cognitivo medio (18/30).
Non ho fatto domanda per la 104/92.
Grazie anticipatamente per la Vosrtra risposta.
Buongiorno.
La patologia principale di mia mamma è la sindrome extrapiramidale e parkinson secondario, poi è portatrice di poliartrosi, pace maker, ipercolesterolemia e vasculopatia cerebrale nonchè decadimento cognitivo medio (18/30).
Non ho fatto domanda per la 104/92.
Grazie anticipatamente per la Vosrtra risposta.
[#1]
Gentile Signore,
facendo seguito al consulto precedente
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165328-indennita-accompagnamento.html
e presa visione delle patologie di sua mamma, le faccio rilevare che il nodo centrale della questione, per la concessione dell'indennità di accompagnamento, sta proprio in questa condizione:
"impossibilità a deambulare autonomamente o impossibilità a compiere gli atti quotidiani della vita".
Le patologie di sua mamma la fanno rientrare in queste condizioni?
Purtroppo io da questo punto di osservazione non posso esserle di aiuto, perché solo con una visita diretta della persona invalida si può esprimere una opinione puntuale.
Se ritiene che sua madre rientri in questa condizione, ha solo due strade da seguire: o un ricorso giudiziario o una domanda di aggravamento; per l'una o per l'altra, comunque, si consulti prima con uno specialista medico-legale della sua zona.
Cordiali saluti.
facendo seguito al consulto precedente
https://www.medicitalia.it/consulti/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165328-indennita-accompagnamento.html
e presa visione delle patologie di sua mamma, le faccio rilevare che il nodo centrale della questione, per la concessione dell'indennità di accompagnamento, sta proprio in questa condizione:
"impossibilità a deambulare autonomamente o impossibilità a compiere gli atti quotidiani della vita".
Le patologie di sua mamma la fanno rientrare in queste condizioni?
Purtroppo io da questo punto di osservazione non posso esserle di aiuto, perché solo con una visita diretta della persona invalida si può esprimere una opinione puntuale.
Se ritiene che sua madre rientri in questa condizione, ha solo due strade da seguire: o un ricorso giudiziario o una domanda di aggravamento; per l'una o per l'altra, comunque, si consulti prima con uno specialista medico-legale della sua zona.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Gentile Signore,
evidentemente la Commissione dell'ASL è stata di diverso avviso rispetto alla opinione (che ha carattere privato) del medico della casa di riposo.
Non posso fare altro che ribadire quanto già detto nel precedente consulto:
"Se ritiene che sua madre rientri in questa condizione, ha solo due strade da seguire: o un ricorso giudiziario o una domanda di aggravamento; per l'una o per l'altra, comunque, si consulti prima con uno specialista medico-legale della sua zona"
Cordiali saluti.
evidentemente la Commissione dell'ASL è stata di diverso avviso rispetto alla opinione (che ha carattere privato) del medico della casa di riposo.
Non posso fare altro che ribadire quanto già detto nel precedente consulto:
"Se ritiene che sua madre rientri in questa condizione, ha solo due strade da seguire: o un ricorso giudiziario o una domanda di aggravamento; per l'una o per l'altra, comunque, si consulti prima con uno specialista medico-legale della sua zona"
Cordiali saluti.
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