Dislessia certificata, dubbi di autenticità.

Buongiorno, sono un insegnante di un liceo scientifico statale.
Da alcuni mesi in una classe terza una studentessa (che nel seguito chiamerò Xyz) ha presentato documentazione che certifica dislessia, per cui le abbiamo predisposto un Piano Didattico Personalizzato (che prevede tra l'altro prove scritte in qualche modo ridotte per quantità ed il cui testo sia stampato in caratteri opportunamente grandi, nello svolgimento delle quali è autorizzata all'uso di mappe concettuali e/o formulari, ed in generale un gran numero di provvedimenti che potrebbero essere considerati agevolazioni).
Poco tempo fa durante una prova scritta un collega ha sorpreso Xyz con i classici "pizzini" che gli studenti spesso nascondono durante i compiti in classe: si tratta di due foglietti, di dimensioni equivalenti a quelle di una tessera bancomat in un caso e di un francobollo nell'altro, scritti fittamente con caratteri non più alti di un paio di millimetri e con un interlinea praticamente inesistente.
Questo ha fatto sorgere immediatamente il dubbio che la dislessia dichiarata non sia autentica (negli ultimi anni i casi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento si sono moltiplicati in modo incredibile, in caso di grave insuccesso scolastico è frequentissimo che il consiglio di classe non si assuma la responsabilità di respingere uno studente DSA e quindi il sospetto di cui sopra è ragionevole) in quanto a noi insegnanti risulta non concepibile che il "pizzino" sia leggibile ad una persona con DSA certificati (è di difficile lettura per me che porto buoni occhiali ma di norma non ho problemi).

Due le domande che pongo:
1. è possibile che una persona dislessica non abbia difficoltà a leggere qualcosa di scritto con una densità inverosimile, purchè l'abbia scritto lei stessa?
2. Una compagnia assicurativa a cui si richieda rimborso per un infortunio (documentato) obbliga comunque l'assicurato a sottoporsi a visita medico-legale. La scuola ha l'obbligo di accettare le certificazioni presentate senza il diritto di sottoporre a qualcosa di analogo?

Ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

1. Le persone affette da dislessia sono colpite in modi diversi: i problemi possono includere difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura a mano, nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce e nella comprensione di ciò che si legge.
Nel caso specifico, che sembrerebbe comunque riconducibile ad una frode, il fine perseguito potrebbe essere quello di copiare pedissequamente lo scritto, magari senza capire od averne capito il significato (una volta si diceva: "ripetere a pappagallo")

2.Le certificazioni mediche sono atti che possono avere rilevanza differente a seconda della qualifica rivestita dal medico certificatore.
Dal punto di vista giuridico, i certificati rilasciati dai medici dipendenti pubblici sono considerati atti pubblici , in quanto il medico che li redige ha la funzione di pubblico ufficiale.
Per contro i certificati rilasciati dai medici convenzionati sono considerati certificazioni amministrative , in quanto il medico che li redige ha la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Infine i certificati rilasciati dai medici liberi professionisti sono considerati scritture private in quanto il medico che li redige svolge un servizio di pubblica utilità. Queste differenze hanno rilevanza soprattutto dal punto di vista penale, perché le pene sono più severe per il falso in atto pubblico rispetto alle altre certificazioni.

Laddovesi ravvisi incongruenza fra quanto riportato nella certificazione medica e quanto verificato direttamente dall'Insegnante, ritengo che quest'ultimo non possa esimersi dal darne comunicazione al Dirigente Scolastico, per le indagini del caso e, ove si riscontrasse un evidente comportamento di frode, inoltrare rapporto all'Autorità Giudiziaria.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta.

Ho solo un dubbio interpretativo. Quando afferma:
"Nel caso specifico, che sembrerebbe comunque riconducibile ad una frode,..."
la frode a cui fa riferimento è quella (di modesta entità) di uno studente che cerca di copiare durante un compito in classe oppure quella, più consistente, di una famiglia che invoca abusivamente uno stato patologico?

Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente:

- il riferimento è quello al trucco per il compito in classe, che a mio parere è abbastanza grave dal punto di vista disciplinare (si froda il docente, ma anche i compagni che non copiano) : in un caso del genere ai miei tempi non ci sarebbe stata alcuna pietà (compito annullato con voto ZERO, da conteggiare nella media trimestrale).

Distinti Saluti.