Dopo renella curata ancora dolori al fianco
Salve dottori, scrivo per conto della mia ragazza: lei 26 anni 1,65 m d'altezza e 56kg di peso, 3 mesi fa in seguito a dolori al fianco, febbre, cefalea, forte bruciore alla minzione le è stata diagnosticata "RENELLA" al pronto soccorso (vi si era recata perche pensava fosse uno strascico della mononucleosi avuta un mese prima). quindi dopo ecografia e vari esami risultava presenza di Renella e un'infezione alle vie urinarie.
Le sono stati dati alcuni farmaci e indicazioni come bere molto (3-4 litri d'acqua al giorno), alla visita di controllo dopo 3 settimane la situazione pareva risolta, con consiglio di provare a risolvere la stitichezza di cui soffre che a loro dire concorreva al presentarsi di tali sintomatologie a carico delle vie urinarie. A oggi dopo 2 mesi e mezzo lei ancora avverte delle fitte al fianco sinistro, ma saltuariamente o che si presentano se torna a bere anche un solo caffè, fittine quindi e pesantezza conseguente, che vanno e vengono nell'arco della giornata. Premetto che continua a bere tanto e di conseguenza urina tanto. Potrebbe essere un semplice strascico della renella non ancora debellata interamente oppure ci potrebbero essere cose piu gravi?.. Bruciore e problemi come cistite sono scoparsi in seguito a ciclo di cura con Duocist.
Le sono stati dati alcuni farmaci e indicazioni come bere molto (3-4 litri d'acqua al giorno), alla visita di controllo dopo 3 settimane la situazione pareva risolta, con consiglio di provare a risolvere la stitichezza di cui soffre che a loro dire concorreva al presentarsi di tali sintomatologie a carico delle vie urinarie. A oggi dopo 2 mesi e mezzo lei ancora avverte delle fitte al fianco sinistro, ma saltuariamente o che si presentano se torna a bere anche un solo caffè, fittine quindi e pesantezza conseguente, che vanno e vengono nell'arco della giornata. Premetto che continua a bere tanto e di conseguenza urina tanto. Potrebbe essere un semplice strascico della renella non ancora debellata interamente oppure ci potrebbero essere cose piu gravi?.. Bruciore e problemi come cistite sono scoparsi in seguito a ciclo di cura con Duocist.
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Gentile Giovanotto,
il termine "renella" è molto generico e spesso viene utilizzato per giustificare situazioni in cui non si riesce a definire un'altra causa di sospette coliche renali o dolori addominali in qualche modo "lateralizzati". Che sia poi veramente il passaggio di "sabbia" a scatenare il dolore è difficile esserne convinti, poiché ben raramente si ha la riprova del vederne inequivocabili tracce nelle urine. La nostra esperienza ci insegna che, qualora i disturbi non si esauriscano con una semplice fase acuta isolata, ma tendano a persistere, magari mutando il tipo di espressione, od associandosi a disturbi urinari, è molto probabile che non vi sia in giro solo "sabbia" ma anche un picolo calcolo, ovvero qualcosa di diverso ma più consistente. Purtroppo l'ecografia vede bene i calcoli all'interno del rene, non così lungo gli ureteri verso la vescica. D'altronde i piccoli calcoli possono sfuggire anche alla radiografia semplice. A questo punto, se pare che i disturbi persistenti siano davvero fastidiosi e vi sia il franco sospetto di una causa attinente le vie urinarie, è opportuno approfondire gli accertamenti con una TAC, anche senza mezzo di contrasto. Ovviamente si tratta di un'indagine che in una giovane donna si esegue solo con indicazioni particolari, ma qui sta la saggezza e l'esperienza dello specialsita che deve decidere se e quando ne valga veramente la pena.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo, nel quale l'argomento viene trattato in maggior dettaglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Saluti
il termine "renella" è molto generico e spesso viene utilizzato per giustificare situazioni in cui non si riesce a definire un'altra causa di sospette coliche renali o dolori addominali in qualche modo "lateralizzati". Che sia poi veramente il passaggio di "sabbia" a scatenare il dolore è difficile esserne convinti, poiché ben raramente si ha la riprova del vederne inequivocabili tracce nelle urine. La nostra esperienza ci insegna che, qualora i disturbi non si esauriscano con una semplice fase acuta isolata, ma tendano a persistere, magari mutando il tipo di espressione, od associandosi a disturbi urinari, è molto probabile che non vi sia in giro solo "sabbia" ma anche un picolo calcolo, ovvero qualcosa di diverso ma più consistente. Purtroppo l'ecografia vede bene i calcoli all'interno del rene, non così lungo gli ureteri verso la vescica. D'altronde i piccoli calcoli possono sfuggire anche alla radiografia semplice. A questo punto, se pare che i disturbi persistenti siano davvero fastidiosi e vi sia il franco sospetto di una causa attinente le vie urinarie, è opportuno approfondire gli accertamenti con una TAC, anche senza mezzo di contrasto. Ovviamente si tratta di un'indagine che in una giovane donna si esegue solo con indicazioni particolari, ma qui sta la saggezza e l'esperienza dello specialsita che deve decidere se e quando ne valga veramente la pena.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo, nel quale l'argomento viene trattato in maggior dettaglio:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
la tac era gia stata esclusa ..proprio per i motivi da lei detti..e confermata esclusa anche in seguito ai miglioramenti successivi...comunque lei notava una specie di cristalli nelle urine dopo l inizio della terapia di assunzione di forti quantità d'acqua in seguito alle quali aveva forti dolori che terminavano nel momento in cui urinando comparivano in sospensione tali cristalli. Ma qui parlo della fase acuta che ebbe 3 mesi fa, da allora nessun episodio di tale intensità si è verificato ne tantomeno i cristalli in sospensione...ora solo alcune fitte che di solito compaiono se beve un caffè macchiato o del latte..potrebbe essere intolleranza al lattosio?..ho letto che però questa genera diarrea ..un problema che lei non ha, anzi soffre del contrario.
[#3]
Gentile Giovanotto,
non è verosimile che qualsiasi alimento sia di per sè in grado di causare dolore renale, per di più immediato. Forse lo stesso caffè causare la comparsa di un dolore a livello dell'alto apparato digerente che in talune circostanze, specie a destra possono essere confuse con una causa renale. D'ogni modo, finché la situazione non è definitivamente chiarita, non saremmo totalmente concordi nell'utilità di ingenti quantità d'acqua, che rischiano di sovraccare inutilmente il rene.
Saluti
non è verosimile che qualsiasi alimento sia di per sè in grado di causare dolore renale, per di più immediato. Forse lo stesso caffè causare la comparsa di un dolore a livello dell'alto apparato digerente che in talune circostanze, specie a destra possono essere confuse con una causa renale. D'ogni modo, finché la situazione non è definitivamente chiarita, non saremmo totalmente concordi nell'utilità di ingenti quantità d'acqua, che rischiano di sovraccare inutilmente il rene.
Saluti
[#4]
Utente
guardi non penso si chiarisca nulla visto che le hanno detto che se non vuole avere problemi deve bere tanto e il problema renella in effetti migliorò di molto bevendo tanto. Ma se poi si sbagliano anche amen...tanto è la regola in italia lasciarci la pelle per incompetenze di chi cura.
Grazie per il tempo dedicato! Comunque le faccio sapere il responso di domani, visto che andrà comunque al pronto soccorso. visto che da specialisti non abbiamo possibilità di andarci.
Grazie per il tempo dedicato! Comunque le faccio sapere il responso di domani, visto che andrà comunque al pronto soccorso. visto che da specialisti non abbiamo possibilità di andarci.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 21/11/2013.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.