Esiti intervento esa da rottura aneurisma

Mia mamma 82enne ha eseguito TC cerebrale a distanza di 45 GG da intervento di coiling aneurisma carotideo sx rotto con ESA e posizionamento DVE in urgenza.


Questo il referto: esiti di trattamento endovascolare di aneurisma dell'angolo A1 A2 di sinistra con spirali metalliche in corrispondenza fonte di artefatti; foro craniotomico frontale destro; non alterazioni focali encefaliche con caratteristiche di attualità, non iperdensità emorragiche tenuto conto dei suddetti artefatti.

Note microvasculopatiche croniche in corrispondenza della sostanza bianca sovratentoriale.

Strutture mediane in asse.

Sistema ventricolare nei limiti.

Ben evidenti gli spazi liquorali della base e della convessità.

Calcificazioni parete dei sifoni carotidei.

Ben areate le cavità paranasali.

Note flogistiche in sede otomastoidea a destra.


In particolare vorrei capire cosa significano e a quali conseguenze/sintomi/complicanze possono portare le seguenti condizioni:
- Note microvasculopatiche croniche in corrispondenza della sostanza bianca sovratentoriale
- Calcificazioni parete dei sifoni carotidei
- Note flogistiche in sede otomastoidea a destra
Nella TC di ingresso in PS prima dell'intervento avevano riscontrato anche... "due piccole formazioni aneurismatiche M1- M2 a destra".
Quali potrebbero essere i motivi per cui nella TC attuale non sono state riscontrate?

Oggi a distanza di due mesi dall'intervento mia mamma ha ripreso tutte le funzioni senso-motorie e vegetative se così si può dire (cammina, mangia da sola, parla anche se fatica a mantenere una conversazione perchè fa discorsi fuori luogo, esegue comandi che riguardano movimenti del corpo, espleta da sola le funzioni corporali, ma lamenta problemi di vista soprattutto da un occhio, a volte legge le parole a volte le stesse non le legge o legge come se fossero più lunghe di quelle scritte e non si accorge che non ci sono lettere, dal punto di vista della memoria e del pensiero è molto compromessa; prima era del tutto autonoma, controllava le spese, andava in banca, a fare la spesa, a fare esami medici da sola, viveva da sola, ricordava date di ricorrenze... oggi riconosce me, mio fratello ma ancora non ha capito che è ricoverata in riabilitazione, non ricorda che ha fatto un intervento che l'ho portata al ps che il marito è morto che alcuni parenti sono morti...e quando glielo si spiega dopo 5 minuti lo dimentica; non sa dove vive, il suo indirizzo... a volte vede persone e cose che non ci sono... non sa quanti anni ha e non ricorda la vita dei familiari; associa nomi a familiari in modo errato per cui la nipote diventa la nuora... il nipote diventa il fratello... non realizza che non si trova a casa per cui vorrebbe fare cose che non può o parla come se avesse preparato lei da mangiare... ect ect...
tutto ciò potrebbe essere legato al trauma avuto e quindi in linea con il quadro clinico dell'ultima tc?


Grazie,
Laura Sala
[#1]
Dr. Daniele Vecchione Neurochirurgo 84 6
Gentile signora,
le modificazioni encefaliche che lei ha elencato sono conseguenze sia dell'invecchiamento (sua madre ha 82 anni) del cervello che purtroppo non possono essere trattate.
Per quanto riguarda i sintomi postumi all'ESA sono normalissimi. Il cervello ha avuto un grave insulto emorragico. Predire se sua madre ritornerà come prima è impossibile dirlo perché nessuno sa come e quando il cervello recupererà ma possiamo essere certi che le persone anziani hanno un tasso di recupero molto ma molto più basso rispetto alle persone giovani.

cordiali saluti

Dr. Daniele Vecchione
specialista in neurochirurgia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Purtroppo mia mamma sta peggiorando ogni giorno di più. È disorientata sul tempo e lo spazio, ha allucinazioni e deliri, capita che non abbia inibizioni per cui insulta la gente... La dottoressa ha parlato di demenza vascolare e ha raccomandato una valutazione presso un centro specializzato per l'Alzheimer.
Rispetto all'accaduto solo un'ultima domanda: il suo aneurisma che dalla spiegazione del neuro interventista (se non ricordo male questa era la specializzazione di chi ha eseguito il coiling), era sacciforme, potrebbe comunque riformarsi e risanguinare non essendo chiuso con tecnica di clipping, sbaglio? Sempre lo stesso esperto in urgenza aveva spiegato che avrebbe eseguito questa procedura e non craniotomia perché meno invasiva e a me sta bene anche perché mia mamma è sempre stata contraria a interventi invasivi in caso estremi e contraria all'accanimento....
Anche rispetto a questo ultimo aspetto, dovesse ripresentarsi sanguinamento, da stesso aneurisma o da quelle forme aneurismatiche che aveva alle dimissioni e poi non sono più state rilevate con tac recente (avrà un'angiotac prossimamente e forse da lì si vedrà qualcosa?!?), intervenire viste anche le condizioni mentali, sarebbe accanimento?
Cordialmente,
Laura Sala
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