Falda ematica

Salve.
Con la presente intendo ricevere qualche consiglio.
...premetto che alla fine di agosto 2009, a seguito di un fortissimo mal di testa che avevo da alcuni giorni, sono andato a Pronto Soccorso presso l'Ospedale di Avellino. Qui, dopo avermi fatto una TAC, hanno scoperto che avevo una falda ematica di 8 mm a sede subdurale fronto-tempero-parietale.
Faccio presente di non aver ricevuto alcun trauma o quantomeno tale da potersi attribuire quale causa della stessa falda.
Quindi mi hanno fatto ricoverare per circa una settimana per gli esami ed accertamenti del caso (ho fatto un'altra TAC ed una risonanza magnetica s.m.d.c.), dopodicchè mi hanno dimesso, invitandomi a ripetere la TAC dopo 15 giorni e dandomi una cura a casa a base di cortisone.
Inoltre mi dicevano che sicuramente la falda si sarebbe assorbita da sola, nel corso del tempo (almeno dopo circa 2/3 mesi).
Ovviamente non ho avuto più alcun dolore. Ho ripetuto, dopo 15 giorni, la TAC che però ha evidenziato ancora la falda ematica così com'era prima.
Successivamente ho riavuto altri dolori alla testa ed il dott. che mi stava seguendo, mi faceva ripetere la terapia a casa per altri 8 giorni ed alla scadenza mi invitava a ripetere la TAC. Così ho fatto, ma ancora la falda stava lì. Non c'erano segni di miglioramento ma nemmeno di peggioramento. Cioè non c'erano altre tracce di sangue al di fuori di quella falda e le sue dimensioni erano sempre le stesse.
Proprio ieri ho contattato un'altro specialista, del centro NEUROMED di Isernia il quale, a brucia pelo, mi ha detto che dovevo sottopormi ad intervento chirurgico in quanto era passato già troppo tempo ed il sangue non si era assorbito. Mi spiegava che il sangue si assorbe massimo entro 6 settimane e più tempo passava e più potevo incorrere i problemi seri (addirittura mi parlama di TUMORE al cervello). Inoltre - la cosa un po' strana - mi ha detto - visionando le TAC fatte all'ospedale di Avellino - che trattasi di ematoma extracelebrale intracranica (cosa un po' diversa da quanto riscontratomi dal ricovero ad oggi dall'equipe dell'ospedale di Avellino. E' possibile ciò?
Ovviamente sono rimasto scioccato ed ora non so che fare.
Il dottore dell'ospedale di Avellino, non mi ha parlato ancora di intervento, bensì mi ha sempre detto - fin'ora- che si sarebbe assorbita da sola, probabilmente ha tenuto conto della mia età (31 anni) e del delicato e complicato intervento chirurgico...quindi ha voluto procedere con calma.
Infine faccio presente che ad oggi ancora non so qual'è stata la causa dell'ematoma...ad Avellino mi hanno detto solo dopo che si è assorbito si potranno fare accertamenti più approfonditi e specifici (es. angioTac).
La mia domanda è questa:-
chi ha ragione???
di chi devo fidarmi???
che devo fare? operarmi?e subito?
Grazie.

[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Egr. signore,
non avendo a disposizione le immagini, le seguenti considerazioni vanno ritenute con una certa prudenza.

Precisato questo, cercherò di risponderLe con chiarezza.
Si tratta di un ematoma sottodurale cronico la cui formazione solitamente si verifica in un certo lasso di tempo (per questo detto cronico) a seguito di microsanguinamento anche per un banalissimo trauma cranico che può passare inosservato o comunque di scarsa entità.
Se il riassorbimento non avviene spontaneamente, è necessaria la sua asportazione mediante un piccolo intervento in anestesia locale, soprattutto se l'ematoma è responsabile di una significativa e importante sintomatologia.
Rimango un po' perplesso sull'ipotesi diagnostica come espressione della presenza di un tumore, poichè mi sembra del tutto improbabile se non fantasiosa.
L'ematoma subdurale si può formare a seguito di sanguinamento da aneurisma cerebrale,ma difficilmente può diventare cronico.
Rimango anche perplesso sul fatto che un'angio-TAC o angio-NMR, in questo caso, non possa essere effettuata se non dopo l'evacuazione dell'ematoma.
Ammesso che tale esame sia dirimente sulla causa non traumatica dell'ematoma, non vedo la necessità di intervenire chirurgicamente prima di effetuare l'esame.
Che fare quindi?
Personalmente Le consiglierei l'intervento se, visitandoLa, ascoltando la sua storia, visionando le immagini si evidenziassero significativi segni tomografici (alla Tac) di importante compressione sulla corteccia cerebrale
La cosa migliore, comunque, credo sia quella di consultare di persona un neurochirurgo, almeno per avere qualche parere in più.
Si consulti anche con il Suo medico.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, la saluto con cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
Prof. La ringrazio.
Cmq Le faccio presente (forse nella precedente e-mail non l'ho detto) che durante il ricovero presso l'Ospedale di Avellino mi hanno già fatto anche una risonanza magnetica encefalo s.m.d.c. con il seguente esito:-
"Struttura della linea mediana in asse. Regolare per forme e dimensioni. Sottile falda di ematoma subdurale subacuto della convessità emisferica sinistra da monitorare con TAC. Chiaramente lo studio angio RM con tecnica TOF 3D esclude nelle ricostruzioni mip la presenza di patologia malformativa a carico del poligono di Willis".
Può essere sufficiente ciò per fornirmi altre spiegazioni e consigli?
Di nuovo la ringrazio.
Distinti saluti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Si, la RM ha escluso la presenza di malformazioni vascolari.
L'ematoma, da come viene descritto, sembra abbastanza sottile e se Lei sta bene, non Le resta che tranquillizzarsi.
Non ci sarà più bisogno di eseguire RM, semmai faccia un controllo TAC fra due mesi e poi il chirurgo valuterà il da farsi.
Ovviamente se prima dei due mesi dovesse avvertire sintomi quali cefalea intensa,debolezza di un arto di destra, qualche disturbo della parola, effettui l'esame prima.

Cordialmente
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