Consulto su lesione cerebrale: evoluzione, diagnosi e trattamento

Buongiorno, vorrei presentare un caso clinico di un ragazzo di 24 anni, e avere un gentile consulto/opinione da parte vostra.

A seguito di una meningite batterica avuta alla nascita e poi curata tempestivamente, é stata fatta una risonanza magnetica in adolescenza (nel 2016) per verificare eventuali strascichi, e la condizione si è rivelata stabile.
A seguito di frequenti mal di testa nel 2021, ci siamo recati nuovamente a fare una RM, e una settimana dopo é stato comunicato come esito una piccola lesione del peduncolo dx.
Nulla di preoccupante, ma é stato consigliato di tenerlo sotto controllo periodicamente con una RM con spectografia ogni anno circa.

Le visite negli anni successivi si sono rivelate rassicuranti poiché non sono state misurate alterazioni considerevoli e dunque la condizione sembrava essersi placata.
Nell’estate 2024, un nuovo controllo ha confermato un leggero aumento di questa lesione rispetto al 2016, ma ancora una volta niente di allarmante poiché la crescita é molto lenta.
Tuttavia, a settembre 2025, é stata effettuata l’ennesima RM e la condizione di questa lesione é cambiata ancora. Nel referto medico é stata segnalato un possibile glioma di basso grado, e dato il suo posizionamento si tratta di una situazione clinica abbastanza rara. Di conseguenza, il medico ci ha indirizzati subito da un neurochirurgo per avere un’idea più chiara sull’evoluzione di questa lesione, il quale ci ha mostrato le immagini delle risonanze negli anni: 2016: 0. 3 cm / 2024: 0. 9 cm / 2025: 1 cm.
A livello di sintomatologia, escludendo quei mal di testa avuti nel 2021, non si sono mai presentati altri sintomi evidenti in questi anni.
Inoltre, il neurochirurgo ci ha comunicato che una biopsia non é consigliabile siccome la posizione della lesione é in una zona profonda ma soprattutto prossima a regioni cerebrali molto sensibili l dunque con una morbidita elevata. Dunque si ipotizza che si tratti di un tumore espansivo con processo lento e quindi di natura presumibilmente benigna.
Infine, il modo in cui é stato consigliato di procedere é il seguente: effettuare test ambulatori quali FET-PET e prelievo del midollo per escludere una potenziale nautura  non-benigna  della lesione. Parallelamente loro avranno accesso a immagini più precise a livello su millimetrico (l’acronimo é  CSS  mi pare).
In seguito, a inizio 2026, il parare é quello di iniziare il trattamento di radiochirurgia stereotassica (poiché, nonostante la lesione cresca lentamente, é evidente che se non si agisce si presenteranno sintomi in futuro)

Nel frattempo, mi é venuta ansia e agitazione per il fatto che non sia possibile sapere con certezza di quale natura si tratti questo tumore, e dunque soprattutto come possa evolversi.
Ma anche se dopo la rimozione con la radiochirurgia c’è il rischio di recidiva
Perciò, mi rivolgo a voi specialisti per avere un parere riguardo di tutta questa situazione, a cui posso fare affidamento.
Attendo una gentile risposta..
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Presumo che per prelievo del midollo si intenda esame del liquor a livello della spina dorsale (una PL) per la ricerca di eventuali elementi patologici.
Gli altri esami mi appaiono ugualmente ben correlati al tipo di patologia che si sospetta in essere.
Molto giusta ritengo la decisione del Neurochirurgo di non procedere con asportazione chirurgica per la posizione (profonda della lesione?) e per i gravi rischi, anche quod ad vitam, che vi sono legati.
La zona su cui è opportuno intervenire è da considerare ancora abbastanza piccola per cui la via migliore da seguire è la Radiochirurgia stereotassica.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore.
Esatto, si tratta del prelievo lombare.. nel referto medico é scritto che la lesione é nel peduncolo cerebrale destro, e vicina a zone responsabili delle vie motorie e nervi ottici. Ancora piccola teoricamente per causare eventuali sintomi, ma da cominciare a prendere provvedimenti.
Nel frattempo, sono preoccupato per il fatto che non sia possibile sapere con certezza la natura e l’istologia di questo tumore (siccome biopsia sconsigliata), ma anche che rimane l’incertezza della sua potenziale evoluzione o proliferazione. Inoltre, forse mi sto proiettando giá troppo avanti ma mi sorge spontaneo domandarmi se c’è la possibilità di recidiva anche dopo la rimozione tramite radiochirurgia.
So che tendenzialmente le risposte sono basate sulle statistiche, ma ogni caso é a se stante..
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Capisco tutte le Sue perplessità.
Ma in alternativa non abbiamo altro. La radiochirurgia fa il massimo di quello che è possibile.
Per mia personale esperienza posso dirLe che, prese (e trattate) inizialmente, le lesioni sono di basso grado e, quindi, sono più efficaci per la terapia (in questo caso radiochirurgica).
Avere una istologia non solo sarebbe estremamente rischioso per la incolumità e per la stessa vita del paz., ma non ci darebbe nessuna concreta ulteriore possibilità.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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