Mal di testa persistente: diagnosi incerta nonostante esami e terapia.

Buongiorno,
sono una ragazza di 21 anni e da due mesi esatti soffro di un mal di testa continuo, iniziato dopo un episodio di forte giramento di testa.
Il dolore è localizzato in alto, sulla fronte e anche dietro gli occhi (soprattutto quando li muovo), cambia spesso di intensità nel corso della giornata.
Spesso é come se fosse un fastidio, una sensazione di sesto senso, non so se questa descrizione puó avere senso.

Soffro già di emicranie, ma questo dolore è completamente diverso: non passa nemmeno con i farmaci che assumo di solito e dura molto più a lungo rispetto agli episodi normali, che generalmente finiscono dopo uno o due giorni.

Ho effettuato TAC, risonanze magnetiche e angio-RM senza trovare nulla di rilevante, tranne una piccola cisti ipofisaria.
L’endocrinologa mi ha detto che probabilmente non ha a che fare con il mal di testa e mi sembra dello stesso parere anche il neurologo, anche perché è molto piccola e potrebbe essercu dalla nascita.
Devo comunque ancora fare tutti approfondimenti endocrinologici per averne la conferma, purtroppo gli appuntamenti con il SSN sono molto lenti.

Attualmente seguo una terapia con Lamictal e Laroxyl prescritta dal neurologo privato che mi segue.
Tuttavia non noto alcun miglioramento, e l’ultima volta mi ha detto di continuare con le medicine e di rivederci tra 4-5 mesi.
Il problema è che ogni volta che devo andare da lui devo sostenere costi privati abbastanza alti, quindi sto cercando anche un parere alternativo.

Il dolore non mi impedisce di svolgere le attività quotidiane, ma è molto fastidioso e soprattutto l’ansia che provoca mi sta debilitando.
Ho paura che questo mal di testa non vada mai più via e desidero capire meglio cosa potrebbe essere e per tornare a vivere normalmente.

Ringrazio molto in anticipo per l’attenzione e per qualsiasi consiglio o indicazione potró ricevere.
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79.1k 2.4k
Gentile Ragazza,

se le caratteristiche sono diverse rispetto all’emicrania di base che già conosce e considerato l’esito negativo soprattutto della RM encefalica ci si potrebbe orientare verso una cefalea tensiva persistente.
Questa ipotesi è compatibile anche con la mancata efficacia degli antidolorifici, condizione questa che si verifica non raramente.
Dei due farmaci che assume, il Lamictal può essere stato prescritto come prevenzione dell’emicrania, mentre il laroxyl può agire anche sulle forme tensive.
Quale dose assume di quest’ultimo farmaco e da quanto tempo?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Gentile Dottore,
la ringrazio molto per la sua risposta. Sto assumendo Laroxyl da circa un mese, iniziando con 2 gocce e aumentando di una goccia ogni 4 giorni. Il neurologo mi ha indicato di arrivare a 12 gocce e poi proseguire con quella dose. Tuttavia a me sembra che la situazione rimanga sempre la stessa (anche se ho compreso essere un farmaco che ci mette molto ad entrare in circolo).
Per quanto riguarda l’ipotesi di cefalea tensiva: so che non è l’ideale informarsi online, ma nell’ultimo periodo mi sono imbattuta spesso in questo termine mentre cercavo di comprendere meglio i miei sintomi. Il neurologo però non l’ha menzionata come possibile diagnosi, e a questo punto non capisco il motivo.
Ammetto che, dopo questi due mesi di dolore, mi sento un po’ stanca e a volte temo che possa accompagnarmi per sempre, anche se cerco di non lasciarmi condizionare da questi pensieri. Se lo ritiene, mi piacerebbe sapere se, sulla base della sua esperienza, è verosimile attendersi un miglioramento nel tempo con la terapia in corso.
La ringrazio ancora moltissmo per la disponibilità.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79.1k 2.4k
Innanzitutto mi preme rassicurarLa riguardo la preoccupazione che la cefalea in questione possa persistere per sempre, non ho mai visto queste situazioni.
Per quanto riguarda la terapia, è possibile che possa ancora attendersi un miglioramento.
Eventualmente ci sono altri farmaci da considerare o altre opzioni diagnostiche.
Potrebbe anche sentire un secondo parere presso un collega esperto in cefalee.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro

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Buongiorno Dottore,
mi scuso se la disturbo ancora.
Desideravo aggiornarla sull’andamento dei sintomi dal momento che in questi giorni ho notato un’alternanza piuttosto evidente: ci sono momenti in cui avverto dei miglioramenti, anche significativi, e mi sembra di stare meglio; tuttavia, in altre occasioni il dolore torna a farsi sentire in modo più intenso, quasi come nelle fasi iniziali. Questo andamento altalenante mi lascia un po’ in dubbio e vorrei capire se possa rientrare nella normalità del percorso terapeutico o se potrebbe indicare qualcosa di diverso.
Inoltre, mi rendo conto che la domanda possa sembrare forse un po’ ingenua, ma ci tenevo comunque a chiedere un chiarimento: nel caso in cui la terapia farmacologica stia effettivamente facendo effetto, allora una volta interrotta é possibile che i sintomi tornino a ripresentarsi? Scusi il quesito scemo , ma non so come funziona.
La ringrazio sinceramente per la disponibilità per il suo tempo.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79.1k 2.4k
Il dolore intermittente è uno dei decorsi possibili, nulla di strano, e potrebbe indicare un potenziale beneficio della terapia che sta praticando.
Riguardo eventuali recidive dopo la sospensione della cura, è un’eventualità purtroppo frequente, in questi casi si può ripetere ciclicamente la terapia di prevenzione.

Dr. Antonio Ferraloro

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Mi scuso per il nuovo disturbo, ma dal momento che sto credo assumendo delle terapie piuttosto pesanti le quali il momento non stanno portando i miglioramenti sperati, mi inquieta l’idea di doverle continuare ancora a lungo e ho paura che questo possa avere conseguenze sul mio organismo nel tempo.
Vorrei capire quanto sia sicuro proseguire con questi farmaci per molto tempo e se i potenziali effetti a lungo termine siano motivo di reale preoccupazione.
La ringrazio molto per l’attenzione e per la disponibilità
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Inoltre intendevo domandarle se é verosimile con l’ipotesi di cefalea tensiva il fatto che quando mi lego i capelli (e ad esempio mi faccio una coda) il dolore si sposti sul dietro della nuca e non sia piú unicamente concentrato in alto.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79.1k 2.4k
Per verificare eventuali benefici della terapia è opportuno aspettare almeno un mese, poi se non vede significativi miglioramenti lo comunichi al Suo neurologo.
Questi farmaci sono stati concepiti per un uso prolungato nel tempo, per il Lamictal addirittura di anni per cui stia tranquilla su eventuali futuri problematiche indotte da questi farmaci.
" quando mi lego i capelli (e ad esempio mi faccio una coda) il dolore si sposti sul dietro della nuca e non sia piú unicamente concentrato in alto" confermerebbe la natura tensiva della cefalea.

Dr. Antonio Ferraloro

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Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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