Ernia discale c4-c5

Buongiorno, chiedo gentilmente la Vostra consulenza per quanto riguarda il seguente problema: il 15 novembre 2009 ho cominciato ad avvertire dei dolori alla parte bassa della schiena, col passare dei giorni i dolori aumentano e comincia il dolore alla gamba sinistra, poi entrambe le gambe nel giro di 20 giorni. Mi sono rivolta al medico di famiglia che mi ha prescritto una cura di orudis e kolibri in compresse per 5 giorni ma senza risultati apprezzabili. L'8 dicembre mi sono recata alla postazione di guardia medica che mi ha prescritto bustine di nimesulide e compresse di muscolid; quando sembrava che i dolori stessero passando è arrivato il bello. Il 19 dicembre mi alzo dal letto completamente bloccata,dolori al gluteo, coscia, gamba e soprattutto piede destro(che ad oggi non mi dà tregua); vado al Pronto Soccorso dove mi diagnosticano una lombosciatalgia alla gamba destra, mi fanno una flebo con toradol, contramal e urbason, ma dopo 3 ore sto solo leggermente meglio e mi prescrivono la seguente cura: urbason 20 mg 1 fiala al dì per 5 gg, muscoril 1 fiala 2 volte per 5 gg, dopodichè deltacortene forte 1 cp per 3 gg, poi 1/2 per 3 gg e 1/4 per 3 gg. Alcuni miglioramenti ci sono stati, almeno riesco ad alzarmi da sola per andare al bagno, ma quante notti insonni!
Il 27 dicembre faccio una risonanza magnetica col seguente referto:
lo spazio intersomatico L4-L5 presenta altezza ridotta con deformazione delle limitanti ossee e orletto di ipersegnale in T1 e T2 della spongiosa somatica affrontata in relazione a discopatia (tipo 2 di Modic). Si associa una ernia discale con duplice componente. In particolare si appalesa una più piccola estrinsecazione paramediana destra che impronta la parete anteriore dell'astuccio durale e aggetta nel recesso radicolare ove entra in contatto con la radice L5 destra. Si associa un frammento più voluminoso, lateralizzato a sx e migrato inferiormente. Questo entra più strettamente in contatto con la radice L5 sinistra. La struttura discale compresa tra L5-S1 mostra un segnale ipointenso in T2 in relazione a disidratazione del nucleo. Concomita una piccola ernia paramediana sinistra che lambisce la radisce S1 di quel lato ma non la disloca. Dal 3 gennaio, su indicazione del mio medico di base, ripeto il ciclo di cortisone, dalle iniezioni alle compresse e mi richiede una elettromiografia che dà il seguente esito:
ridotta l'ampiezza del potenziale d'azione motorio del nervo SPE dx in assenza di rallentamento o bloccodella conduzione del tratto sopra-sotto fibula. Riduzione del reclutamento spaziale associata a segni di denervazione attiva nei muscoli peroneo lungo e tibiale posteriore dx. Secondo Voi, da questi dati il neurochirurgo che mi visiterà a giorni potrà pensare ad un intervento o ci saranno delle alternative, tipo sedute dal chiropratico, fisioterapia, ecc.
Vorrei far presente che i dolori alla schiena li ho sempre avuti, dall'età di 18 anni, ma passavano nell'arco di 1 settimana con iniezioni.
Grazie.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Sig.a,
penso che il Neurochirurgo Le parlerà di intervento giacchè i Suoi disturbi, le immagini rmn e l'emg sembrano convergere verso gli stessi punti.
In considerazione della molteplicità delle sedi di patologia, ritengo che la procedura mininvasiva sia la più idonea sia per la Sua età sia per un doveroso minitrauma chirurgico da apportare a più sedi.
Legga i miei articoli in Minforma e ne discuta col Collega
circa la opportunità della predetta procedura da seguire.
Faccia sapere l'esito della visita ed auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio cortesemente per il consulto fornitemi così celermente, lunedì la aggiornerò sulla situazione.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, la aggiorno sulla visita neurochirurgica effettuata stamane:
il medico che ho consultato dice che dovrei aspettare 40 gg a partire da quando ho cominciato la terapia cortisonica, se ciò non mi portasse a guarigione dovrebbe intervenire chirurgicamente per la rimozione dell'ernia bilaterale in microchirurgia, ma mi ha detto che ci sarà da fare un bel taglietto di 6-7 cm. Infine dice che al posto del deltacortene potrei fare 2 iniezioni al giorno di bentelan in quanto dovrebbero essere più efficaci. Lei che ne pensa di tutto questo cortisone che sto facendo, a lungo potrebbe recarmi danni, considerando che il bentelan in compresse lo utilizzo anche per delle allergie che ogni tanto mi si presentano?
Infine, potrei provare con la ozono-terapia o qualche seduta dal chiropratico per vedere se riesco ad alleviare un pò di più i dolori?
La ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una sua risposta.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Sig.a,
chiropratica, ozonoterapia, continuare col cortisone...
proprio Lei che già è sottoposta a cicli col cortisone, non mi sembrano accorgimenti validi.
Al punto in cui è giunta, direi che un trattamento chirurgico ormai si imponga (a mio avviso in mininvasiva più che con la microchirurgia, ma questo diventa un particolare decisivo essenzialmente per un meno sofferto ed un più veloce post-operatorio).
Mi tenga ancora informato ed auguri cordiali.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottor Della Corte, la ringrazio per la risposta fornita; questi giorni mi farò visitare da un altro neurochirurgo, nella speranza che adotti la tecnica mininvasiva consigliatami da Lei. Vorrei sapere quali sono mediamente i tempi di recupero dell'una e dell'altra tecnica chirurgica.
La terrò aggiornata sulla situazione. Grazie.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Aspetto Sue cortesi ulteriori cenni di aggiornamento.
Cordialità.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, la aggiorno sulla situazione:
finora ho effettuato 2 visite specialistiche da diversi neurochirurghi che mi hanno consigliato entrambi l'operazione però sempre con tecnica microchirurgica come indicato dal primo specialista consultato. Purtroppo l'appuntamento con lo specialista che effettua la tecnica percutanea l'ho ottenuto per fine marzo e sinceramente non so se aspettare oppure optare per l'intervento classico. Lei cosa mi consiglia?
I dolori sono continui soprattutto al piede, non riesco a stare in piedi per più di 10-20 minuti e sono costretta a stare a letto quasi tutta la giornata.
Vorrei chiederle se Lei effettua degli interventi solo in regime privatistico o anche in convenzione.
Resto in attesa di una sua risposta, grazie.





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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Eseguo l'intervento anche in convenzione.
Se i Colleghi "del cielo aperto" la operano subito, direi al più tardi la prossima settimana, faccia l'intervento classico visto che ha tanti disturbi. Se l'intrevento, invece, è più procrastinato nel tempo, allora se ne può discutere.
Mi tenga pure informato e cordialità ulteriori.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, desidero informarla che ho prenotato una visita con Lei per sabato mattina, così potrà constatare di persona la mia situazione.
Cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
A domani e saluti cordiali.
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