L'ultima spiaggia

ultima spiaggia perche': leggendo i miei post rivolti ad altri colleghi si può cadere nell'erroe di un malato psicosomstico.
Saro' breve le mie patologie hanno un un unico denominatore:
ernia jatale da scivolamento, disfagia, difficolltà di deglutizione, IPB o prostatite abatterica, prolasso corde vocali, emorroidi,colite, postcolecistectomizzato 5 aanni fa, senso di disorientamento ecc. tuti sintomi che hanno porto a diagnosi le piu' disparqate, ansia, depressione, somatizzazione, e varie coin trattamenti terapeutici aq secondoi dei sintomi.
Ho eseguito colonscopia: diagnosi emorroidi e colite;
Ho eseguito gastroscopia ernia jatale da scivolamento e gastroduodenite erosiva con trqttamento che non hanno portwqto qa risultati ottimali ma solo sono serviti ad alievare alcuni sintomni:
IN sintesi il mio sistema neurovegetrativo è in tilt con pegiudizi sugli organi correlati.
Tttoo il mio peregrinare in vari studi medici è servito solo a disanguarmi economicamene.
Nessuno ha nmai fatto caso alla vera mia patologia osteoarticolare che riassumo:
ALL’ESAME ENDSOSCOPICO DEL 26.11.1996:
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• ernia jatale,gastropatia erosiva antrale, duodenite iperemica.HP negativo.

• COLECISTECTOMIZZATO 01.03.2006
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ALL’ESAME ENDOSCOPICO DEL 30.11.2010:
“normale la mucosa del terzo esofago superiore e medio; a livello dell’esofago distale si osservano, circonferenzialmente, strie di disepitelizzazione a ruota di carro su mucosa congesta.
Stria a Z non evidente, incontinenza della porzione giunzionale.
Presenza di ernia da scivolamento.
Nello stomaco liquido chiaro misto a bile che viene espirato.
La mucosa antrale si presenta iperemica, edematosa con erosioni ricoperte da ematina.
Piloro beante. La mucosa bulbare si presenta diffusamente iperemica da edematosa.
• Ndr in D2. CP test: negativo”
Diagnosi Ernia Jatale di grado B sec.L.A.
Gastropatia erosiva Duodenopatia iperemica
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Nessuno ha mai fatto caso alle mie protusioni cervicali e dorsali con ultima RMN eseguita agowsto 2008 che potrebbero essere la causa di tutti i disturbi sopra elencati:
protusioni discali c3-c4, c5-c6 e c6-c7 che improntano lo spazio sub aracnoideo anteriore mentre nel tratto L2-L5 protusioni discali posteriori mediane che improntano il sscco durale....potrrebbe essere questi la veracausadi tutti imie disturbi con probabili estofiti che provocano disfagia esogagea e gastrica?
Grazie per l'eventuiale risposta.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
di tutti i sintomi elencati, non ce n'è uno riferibile alla patologia cervicale, quindi in questo senso può rasserenarsi.
Osteofiti ed ernie cervicali possono procurare mal di testa, vertigini, dolori al collo, doloti o debolezza muscolare ad uno o entrambi gli arti superiori, a volte anche agli inferiori ecc.

Per poter capire se è necessaria una terapia è indispensabile la visita diretta e la visione delle immagini RM.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
grazie Dr.MIGLIACCIO.
POTREBBE INDICARMI IL SUO INDIRIZZO DI NAPOI. LE FACCIO NOTARE CHE LA RMN SI RIFERISCE ALL'AGOSTO 2008 ORE LE COSE POTREBBERO ESSER PEGGIORATE PERCHE' AVVERTO SENSO DI DISORIENAMENTO QUANDO FACCIO DEI MOVIMENTI CON LA TESTA.
PER ESEMPIO ALZARSSI DAL PC E GIRANMDO LA TETQ VERSO SINISTRA:
NON SAREBBE IL CASO DI RIPETERE UNA NUOVA RMN IN TOTO O UNA TAC?
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gli indirizzi delle sedi dove ricevo si possono leggere sulla Home della mia scheda personale, cliccando sul mio nome.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Er.Dott. MIgliaccio
dopo aver eseguito una colonscopia, una gastroscopia dire che i miei disturbi non sono riferibili a una patologia della colonna cervicale e lombare mi sembra troppo semplicistico - mi permetta di dissentire dalla sua analisi.
Senza un attenta e scrupoloso valutaziuoine di quelli che sono i niei reali disturbi in particoare alla sede della colecisti ablata e al colon e all'esofago.
I dolori sono sopportabili ma immagini di avere continue punture trafittive allipocondrio sede di intervento o lo stomaco e la pancia come dei movimenti antiperistaltici che rendono la qualità di vita scadente.
Tali movimenti legati secondo me ad una distonia del sistema nervoso autonomo che non viene mai presa in seria considerazione da nessun medico-specialista.
Quindi penso che il mio sistema nervoso autonomo sia compromesso dalla situazione descritta nelle RMN.
Attualmente sto seguendo una terapia:
Antra 20 prima di colazione
+ peridon prima dei pasti primncipali, purtroppo mi sono accorto che le dolenzie con il Peridon aumentano e quindi ho sospeso di mia iniziativa
+ xanax 0,25 due volte
+ 2 gocce di Laroxyl la sera ma non avverto nessun miglioramento.
MI sveglio dopo aver preso l'antra e fatta una leggera colazione a base di orzo e poco latte scremato e iniziano i disturbi durano tutta la giornata.
Fare continue visite mediche secondo me non aiuta la mia patologia, perchè viene spesso interpretato il sintomo come un disturbo del sistema nervoso o altro - credo che anche un ricovero non servi a nulla in quanto certamente i miei disturbi sarebbero interpretati in modo diverso: ansia, nevrosi, depressione somatizzazione, ipocondria ecc.
Poi dovrei essere attentamente analizzato non da una solo branchia della medicina ma da piu specializzazioni (epatolo,chirurgo,gastroenterologo,neurologo).
Dove lo trovo un ospedale che ascolti tutto il mio trascorso patologico?
Mentre sto scivendo questo post avverto fitte alla sede della colicisti..ablata come se le clips chirurgiche poste durante l'intervento fanno male: ecco perchè i mie precedenti post erano centrati sull'argomento anche se in letteratura come hanno affermato alcuni suoi colleghi chirurghi non ci sono mai stati casi di pazienti con disturbi da dolenzia di clips postcolecistectomia?
MI sembra assurdo .....anche io cado nell'errore di attribuiire i mie disturbi a cause diverse:
clips, cervicali, fibromiagia secondaria,ansia, nevrosi, depressione ecc. e quindi cado nello stesso errore dei medci che difronte ad un
Le posso assicurare che il mio sistema nervoso funziona...
- quello autonomo discutibile? data la situazione in cui mi trovo.
CHe fare?
Grazie per l'eventuale risposta
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
Lei è liberissimo di dissentire da una analisi, da una diagnosi, da un parere che Lei richiede a un medico, dopodichè però non deve rivolgersi più a lui.
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
.....sono passati molti anni forse ha dimenticato il giuramento di Ippocrate - rileggerlo non gli farà male.
Se oggi fosse un mio uditore su corsi di comunicazione gli darei questo voto:

EMPATIA O (zero)

congratulazioni.
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Il dolore toracico è forse il sintomo che desta maggiore allarme nel paziente, ed è uno dei disturbi che con maggiore frequenza portano a consultare il medico. Poiché la sua comparsa può essere determinata da eventi di modesta o trascurabile importanza, oppure da condizioni di estrema gravità, che implicano immediato pericolo di vita, il medico, a sua volta, si trova spesso di fronte al non facile compito di valutare se avviare il paziente ad un iter diagnostico complesso ed impegnativo, oppure rassicurarlo, prescrivendogli una comune terapia antidolorifica.
La diagnosi differenziale tra le varie cause di dolore toracico risulta, infatti, frequentemente difficoltosa, in quanto non vi è automatica correlazione tra la gravità della patologia e l'intensità del dolore, e molte sono le strutture toraciche che possono essere coinvolte, provocando una sintomatologia dolorosa a volte indistinguibile.
Il dolore può essere il sintomo di malattie che interessano cuore, esofago, pleura e albero tracheobronchiale, grossi vasi arteriosi, il diaframma, ma anche strutture della parete toracica quali cute, muscoli, ossa ed articolazioni, la mammella; può essere indotto anche, in via riflessa, da patologie di organi extratoracici, quali stomaco, duodeno, pancreas e colecisti. Per una diagnosi corretta è necessario considerare non solo la sede e l'irradiazione, ma anche le caratteristiche del dolore, le modalità di insorgenza e di regressione, la durata, la frequenza, ed i sintomi e segni eventualmente associati.

Il dolore toracico più comune è quello a partenza dalle strutture osteo-articolari, cutanee e muscolari della gabbia toracica, interessate da patologie degenerative, infiammatorie e traumatiche, che si propaga attraverso i nervi cutanei ed intercostali. Generalmente è di tipo trafittivo, ed interessa la parete toracica anteriore, spesso con punti elettivamente dolorosi; può irradiarsi a spalla e braccio in caso di radicolite o nevralgia del plesso brachiale; si aggrava con i movimenti, gli atti respiratori, la tosse, e la pressione localizzata, ed ha durata solitamente troppo breve o troppo lunga per essere di tipo anginoso. Il dolore provocato da esofagite è avvertito come sensazione di bruciore retrosternale, ed è accompagnato da reflusso acido dello stomaco, ed influenzato dalle posture e dai pasti; quello provocato da spasmo esofageo, che si verifica durante periodi di stress, è generalmente notturno, e viene avvertito come un senso di oppressione breve o prolungato, che si associa a difficoltà di deglutire i liquidi o i solidi.
Il dolore determinato da pleurite o da pericardite fa seguito spesso ad infezioni delle vie respiratorie; è in genere acuto e penetrante, diminuisce se ci si piega in avanti, ed è aggravato da un'inspirazione profonda o dalla tosse. Così quello da pneumotorace, determinato dall'ingresso di aria nella cavità pleurica, che insorge bruscamente in modo acuto, a pugnalata. La dissezione aortica, ossia la rottura della parete interna dell'aorta, è un evento drammatico, caratterizzato da dolore molto intenso ad insorgenza improvvisa lungo la linea mediana del torace e con irradiazione posteriore tra le scapole. Si può, invece, presumere che il dolore sia da attribuire ad ischemia miocardica, quando si presenta come un senso di oppressione, di schiacciamento, di soffocamento, di peso o di costrizione toracica, localizzato al centro del petto, ma con frequente irradiazione alla gola, fino alla mandibola e ad entrambe le braccia, in particolare al braccio sinistro lungo il suo lato interno, oppure all'epigastrio, o dietro la schiena tra le due scapole. Il dolore può essere accompagnato da nausea, vomito, sudorazione fredda e difficoltà respiratoria.

Spesso è provocato dallo sforzo, da pasti abbondanti, o da forti emozioni, dura pochi minuti e scompare con la cessazione dell'attività fisica, spontaneamente o dopo assunzione di nitroderivati da sciogliere sotto la lingua. Il dolore dell'infarto miocardico è simile a quello anginoso, ma di maggior durata e di maggiore intensità, e generalmente non si risolve con l'assunzione di farmaci sublinguali. Frequentemente la localizzazione all'epigastrio induce a diagnosi errate, facendo inizialmente pensare ad un disturbo gastro-enterico; però, nonostante la grossa variabilità dei sintomi, l'attenta valutazione delle caratteristiche e del modo di insorgenza del dolore costituisce un parametro importante per distinguere dagli altri quello di tipo anginoso o infartuale.

L'embolia polmonare massiva può dare un dolore retrosternale simile a quello dell'infarto miocardico acuto; ma quando l'embolia è di minore gravità, il dolore può avere localizzazione varia nel torace, ed ha le caratteristiche del dolore pleurico, lancinante, trafittivo e superficiale, e si associa ad un'improvvisa e non giustificata difficoltà respiratoria. Spesso un dolore toracico accompagna stati d'ansia; in questo caso, è, però, in genere associato ad altri disturbi, come sensazione di ansietà, mancanza di respiro, facile affaticabilità, palpitazioni e vertigini.
Il dolore si presenta intermittente, lancinante o trafittivo, e si localizza spesso nell'area della mammella sinistra; può durare attimi o persistere per ore o giorni; raramente insorge con lo sforzo. Quelle menzionate sono solo alcune delle patologie che possono determinare un dolore toracico. Considerando il grande numero, e la potenziale pericolosità di alcune di esse, è indispensabile agire con prudenza, ricorrendo sempre al consiglio del medico curante, oppure, quando il dolore faccia sospettare una malattia grave (ischemia e/o infarto miocardico, embolia polmonare, dissezione aortica), recandosi con urgenza nel più vicino Pronto Soccorso.

Circa metà dei pazienti con infarto del miocardio muore, infatti, entro un'ora dall'insorgenza dei sintomi, prima di raggiungere l'ospedale. Il ritardo nell'arrivo in ospedale comporta un aumentato rischio di decesso, e l'impossibilità di usufruire di trattamenti ospedalieri che sono particolarmente efficaci se iniziati immediatamente. La diagnosi differenziale fra tante diverse patologie può sembrare difficile; in realtà un corretto approccio al paziente che lamenta un dolore toracico porta alla diagnosi esatta in un alto numero di casi. Di grande importanza è la storia clinica. La visita dà spesso pochi elementi quando il dolore è di origine cardiaca, ma risulta molto utile per accertare o escludere altre ipotesi diagnostiche, attraverso la ricerca di punti dolorosi toracici, la percussione degli emitoraci, l'auscultazione del torace o del cuore, e la palpazione dei polsi arteriosi e dell'addome.

Notevole valore diagnostico hanno indagini di primo livello, quali l'elettrocardiogramma (ECG) e la radiografia del torace, che consente di evidenziare i segni di polmonite, versamenti pleurici, pneumotorace, aneurisma aortico, neoplasie e fratture ossee.

Indagini di secondo livello, costituite dall'ECG da sforzo, dal monitoraggio ECG secondo Holter, dall'ecocardiografia, dalla coronarografia, dalla scintigrafia miocardica e polmonare, e dall'aortografia, richiedono attrezzature più complesse, non sempre presenti in ogni presidio ambulatoriale ed ospedaliero, e vengono, perciò, necessariamente differite nel tempo.



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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Ora che ha copiato bene un accozzaglia di notizie che non vogliono dire nulla, si rivolga a un medico che La possa aiutare, ma non tra le specialità chirurgiche.

Auguri
[#9]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
come posso risponderla? vedo che si è risposto da solo.
Altro avrebbe replicato: sono disposto a venirne a capo e prendemi carico del suo caso.
Poveri noi! la medicna è diventata marketing strategico.
Grazie.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
una breve replica:
perchè non prenda in esame una probabile radicolite toracica e lombare con radicolazioni alla sede dello stomaco ed esofago?
[#11]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Ora basta!
Lei è un saccente presuntuoso. Non si permetta mai più di riferirsi a me in questa o in qualsiasi altra sede.
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
wowwww
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