Protrusioni cervicali: manipolazioni e fisioterapie, peggioramento dei sintomi

Buonasera,
credo di essere l'ennesimo paziente con problemi cervicali che dopo diversi tentativi, oltre alla costante dei sintomi, ha anche tanta confusioni riguardo la diagnosi e la terapia.
E' da circa 1 anno e mezzo che soffro di rigidità e dolore al collo, in seguito problematiche di dolore alla spalla sx e all'articolazione sterno-claveare sx.

Ho eseguito diversi esami che trascrivo:
RX SPALLA SX: regolare ampiezza dello spazio di scorrimento subacromiale, nella norma i rapporti articolari, nessuna calcificazione periarticolare.
RM SPALLA SX: non evidenti significative alterazioni morfostrutturali dei segmenti scheletrici contrapposti, normale morfologia e intensità di segnale degli elementi tendinei componenti la cuffia dei rotatori, anche il tendine del capo lungo del bicipite brachiale è in sede e con normale morfologia e segnale, cercini cartilaginei glenoidei con normale morfologia, non versamento articolare.
RM DEL RACHIDE CERVICALE : attenuazione della fisiologica lordosi con tendenza all'inversione. Si osservano MODESTE PROTRUSIONI DISCALI AD AMPIO RAGGIO, nel tratto compreso tra C3 e C7, che non determinano significative impronte sullo spazio perimidollare anteriore. Nella norma il canale spinale, non alterazioni di segnale nel contesto del midollo.
RX RACHIDE DORSALE: lieve atteggiamento scoliotico destroconvesso dorsale, conservate le curve fisiologiche, nulla di significativo nei metameri dorsali.
Ho eseguito anche una RX al torace + eco sterno-claveare e risultano normali (mi scuso ma non posso trascrivere perchè sono ancora dal mio medico di base)

Mi hanno visitato ortopedici, reumatologi e infine fisiatri.
I primi mi hanno consigliato il nuoto, ma dopo 1 mese i dolori erano diventati atroci. I secondi con supporto di analisi del sangue (ves,pcr,tas,ana,anti-ccp,asma,ama) mi hanno detto di stare tranquilla. I terzi dai quali sono attualmente in cura mi hanno indirizzato da uno specilista per delle manipolazioni e dato degli esercizi specifici da eseguire.

Gli esercizi mi sembrano idonei, non provocano dolore e riattivano la muscolatura mentre a seguito delle manipolazioni (sono al 3° incontro) io mi sento decisamente peggio. Nel collo sento come se i nervi si ''incastrino'' nei dischi, quindi fitte molto forti e tensione muscolare con tanto gonfiore.
Non sono abituata a prendere antidolorifici, nella maggior parte dei casi sopporto il dolore stendendomi e dormendo. Ma attualmente arrivo più o meno a mezza giornata, poi il dolore è così forte e accompagnato da cefalea che devo prenderne. Inoltre la notte non riposo bene poichè non trovo una posizione ''non dolorosa''.

Mi scuso se sono stata prolissa.
Ho letto anche in questa sede che non sempre le manipolazioni sono idonee e non sò proprio a chi rivolgermi.
Credo che il passo successivo sia una visita da un neuroghirurgo, sbaglio?

Sò che non è luogo di diagnosi ma gradirei un PARERE, una strada da seguire.
Potete consigliarmi dove rivolgermi a Roma?

Grazie MILLE!
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,

Se i provvedimenti terapeutici già intrapresi non hanno portato beneficio, una visita presso un neurochirurgo sarà opportuna.
Infatti solo attraverso una visita e valutando bene le immagini degli esami eseguiti, si potrà esprimere un parere oggettivo.
Dai soli referti non è possibile orientarsi su una diagnosi o su eventuali terapie, anche se posso ritenere, con tutti i limiti della consulenza on-line, che al momento non sembra ci siano indicazioni chirurgiche.
Ma la visita diretta è necessaria anche per valutare se sono necessari ulteriori approfondimenti diagnostici per giungere alla diagnosi.
A Roma può contattare un Reparto di Neurochirurgia negli ospedali dove tale disciplina è presente.

Cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr.Migliaccio,
le rispondo in ritardo a causa di giorni un po' duri.

Sabato scorso a causa di una forte vertigine soggettiva (girava l'ambiente) sono stata portata al pronto soccorso.
Esami emocromo e chimica nei valori, tac al cranio normale, e prescrizione per visita dall'otorino.
Mi ha visitata oggi e praticato le manovre vestibolari per provocare la vertigine per rendere certa la diagnosi. Rispetto alle manovre nessuna vertigine, ma in base alla mia descrizione dei sintomi ha confermato l'idea di vertigine posizionale benigna.

Mi ha anche parlato di insufficenza vertebro-basilare visto che soffro di cervicale e cefalea muscolo tensiva sempre in zona occipitale prevalentemente sx. Inoltre soffro di formicolio al braccio e alla mano sx, ma e' sempre stato collegato alle protrusioni cervicali.

Solo che non capisco. Me ne ha parlato ma io per scongiurarla che dovrei fare? A quale specialista dovrei rivolgermi?
Io deduco dalla terminologia che si parli in qualche modo d'insufficenza sanguigna causata da costrizioni meccaniche (cervicale?)

Mi ha sinceramente messa in allerta visto che mia madre ha avuto un'ischemia a 40 anni data da una crisi di ipertensione (la mia P.A. e' quasi sempre inferiore a 120/80)


Grazie mille dell'attenzione
[#3]
dopo
Utente
Utente
Chiedo scusa ma ho notato di aver mancato un punto.

E' possibile che con le manipolazioni sia stato spostato qualcosa e generato il meccanismo O di vertigine posizionale O d'insufficenza vertebro-basilare?

Grazie
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