Adenoma ipofisario con struttura cistica

Salve, sono una ragazza di 20 anni, sono un po' preoccupata e vorrei un parere. Non ho mai sofferto di mal di testa ma un giorno all'improvviso ho iniziato a sentire dolore nella zona frontale; non mi sono preoccupata pensando si trattasse di un colpo di freddo e il dolore era sopportabile ma una mattina mi sono svegliata con il dolore insostenibile e vomito così sono andata al pronto soccorso. risultato della tac: in sede episellare formazione rondeggiante di circa 12 mm a densità disomogenea, lievemente iperdensa, di verosimile pertinenza adeno-ipofisaria; cisti aracnoidea del diaframma sellare. Ampliamento della cisterna soprasellare. A distanza di pochi giorni ho eseguito l'rmn con m.d.c. ed è che la formazione ha la struttura di una cisti, cioè liquida, ma contiene cellule. Questo mi ha detto il neurochirurgo. Come è possibile che sia entrambe le cose? Inoltre domani prenderò appuntamento da un endocrinologo per un problema di galattorrea. Ho letto su questo sito che 12 mm non è poi così poco come pensavo, e il neurochirurgo ha detto che dopo le risposte dell'endocrinologo è probabile che debba prendere delle medicine per ridurre le dimensioni dell'adenoma. Io mi domandavo se non fosse meglio toglierlo direttamente invece di prendere troppe medicine? Il mal di testa non sembra cessare anche se ora non è fisso ma va a momenti. Il medico mi ha prescritto il Toradol ma non mi sembra il caso di andare avanti così. In base a cosa si decide se operare o meno?
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Dr. Christian Brogna Neurochirurgo 105 2 12
Gentile Signora,
l'adenoma di cui è affetta è probabilmente "prolattina-secernente". L'aumentata secrezione di prolattina è responsabile della galattorrea. Possono essere solidi o cistici. Tali adenomi si riducono notevolmente fino alla completa guarigione con la terapia medica. Ne gioverebbe in breve tempo anche la sua cefalea. Il trattamento chirurgico si rende necessario solo in assenza di risposta a terapia medica o nel caso in cui l'adenoma eserciti compressione sul chiasma ottico, determinando una riduzione del campo visivo.

Sinceramente,

Dr. Christian Brogna, MD, PhD
Neurochirurgo