Un eventuale segnalazione

A mia mamma è stato diagnosticato un adenoma ipofisario non secernente di 8mm tramite RNM con metodo di contrasto.
A seguito di tale diagnosi, e dopo vari consulti il consiglio degli specialisti (endocrinologo e neurologo) è di tenerlo sotto controllo, ripetere a distanza di 5-6 mesi la risonanza e per il momento è stato inoltre sconsigliato un eventuale intervento chirurgico (a detta dell'endocrinologo da escludere completamente).
Il problema maggiore risulta essere dato dal fatto che il campo visivo è fortemente compromesso e i danni aumentano in maniera notevole ad ogni controllo, con sintomi che però non corrispondono ai tipici sintomi determinati dall'adenoma ipofisario ( nel senso che: la perdita del campo visivo si registra a livello centrale - e non ai lati - e in modo particolare nell'occhi dx). Oltre ai danni al campo visivo, mia mamma soffre pure di una forte emicranea, prima raramente e ora quasi quotidiana che gli specialisti imputano ad una nelvragia del trigemino.
Ora, tali dolori lancinanti e la conseguente perdita quasi totale dell'occhio dx, permettono di adagiarsi in una situazione tale e aspettare 6 mesi.
Solo l'oculista, in modo particolare preme per un eventuale risoluzione immediata, non trovando però in consenso dell'endocrinolo e del neurologo.
Che fare? Il dolore e lancinante e l'occhio ha compromesso ormai anche l'autonomia di mia mamma, a soli 63 anni vine ormai da mesi in questa situazione paradossale.
Ora addirittura con scomparsa totale della vista per pochi secondi! e sempre e solo nell'occhio dx.
Gli esami clinici sono complessivamente buoni!
Nessuno attribuisce questi sintomi all'adenoma ipofisario a parte l'oculista! E stato escluso anche un eventuale glaucoma, tramite ERG e PERG; abbiamo consultato vari specialisti in giro per l'Italia da Milano a Palermo, e in tanto il campo visivo e completamente danneggiato e il dolore lancinante, sia all'occhio che alla testa!
Vi prego di aiutarmi! anche attraverso un eventuale segnalazione di qualche ottimo presidio medico dalle mie parti!(Palermo) poichè anche dal San Raffaele la diagnosi è stata la stessa (ASPETTARE -MA COSA ??????)
Anche le Tac a seguito di ingresso tramite pronto soccorso a causa del dolore hanno dato esito negativo.
Vi Ringrazio e resto in attesa di Vostra risposta.
ROBERTO
[#1]
Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentile utente.

In effetti gli adenomi danno un'alterazione differente del campo visivo, la cosiddetta emianopsia bitemporale. Tuttavia mi pare alquanto strano che, in assenza di alterazioni oculari rilevate dall'oculista, si possa escludere del tutto la responsabilità dell'ematoma nell'insorgenza dei sintomi.

Una domanda, a sua madre capita anche di vedere doppio a volte?

Cordialmente

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la pronta risposta!
Con riferimento alla sua domanda le rispondo di no, non l'è mai capitato.
Solo per 2 volte gli è capitato di perdere per pochi minuti completamente la vista e solo e sempre dall'occhio destro, che è anche l'occhio con il campo visivo fortemente compromesso.
La mia paura è che possa copletamente perdere la vista, e poi i dolori che vengono attribuito alla nelvragia del trigemino sono insopportabili.
puo tale nelvragia essere causata dall'ipofisi?
La terappia prescritta allevia di poco i dolori che sono ora quasi quotidiani.
è stato consigliato di evitare per il momento l'intervento chirurgico ma ho paura di una complicazione della vista irreversibile!
Nel porgere ancora un sentito ringraziamento
Cordiali Saluti
Roberto
[#3]
Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentile utente,

Le dico che la nevralgia del trigemino non dipende dall'adenoma, se così fosse sarebbe un caso più unico che raro. Ad ogni modo mi sembra difficle darle un'opinione più dettagliata via internet, tanto più che mi pare di capire che il caso di sua madre presenta numerose variabili da considerare in relazione ad un riscontro clinico diretto.

Se crede che i colleghi non siano venuti a capo della situazione, faccia vedere sua madre da un altro specialista.


Cordiali saluti
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