Emorragia subaracnoidea sine materia
Buongiorno, ho 46 anni e lo scorso 29 maggio 2012 sono stato ricoverato per emorragia subaracnoidea "si ne materia".
La storia clinica inizia in modo ictale il 28.05, ed è caratterizzata da una violenta cefalea nucale. Trasportato presso il Pronto Soccorso mi è stata praticata una TAC encefalo che ha evidenziato un'emorragia subaracnoidea. Trasferito presso il vicino ospedale regionale per accertamento, ho eseguito una angio-TAC dell'encefalo che evidenziava un dubbio sul tratto M1 dell'arteria cerebrale media destra. Per approfondimento diagnostico mi è stata praticata un'angiografia del circolo cerebrale che non ha mostrato malformazioni.
Il successivo decorso si è svolto in modo benigno senza complicanze e per scrupolo mi è stata eseguito un nuovo accertamento angiografico in data 15.06 che non ha evidenziato ancora una volta malformazioni vascolari.
Durante l'esame è comparso un modesto vasospasmo del tratto medio dell'arteria basilare per cui mi è stata praticato qualche giorno di infusione continua di nimodipina ai dosaggi standard.
Vista la negatività degli esami praticati l'emorragia subaracnoidea è rimasta "sine materia".
Mi è stato comunque consigliato, a distanza di 5 mesi dall'evento, di praticare una RM dell'encefalo con sequenze angio.
Da segnalare durante il ricovero il riscontro intermittente di valori pressori border line. Per cui mi si raccomanda un monitoraggio attento della pressione ed un eventuale accertamento in tal senso anche alla luce dell'episodio emorragico.
La terapia consigliata all'uscita dall'ospedale è stata quella di assumere Norvasc 5mg (1 cp/die) per tenere bassa la pressione sanguigna, e non mi è stata raccomandata nessuna norma comportamentale, se non quella di evitare per un 1/2 mesi situazioni stressanti.
A seguito delle dimissioni dall'ospedale, avvenute il 25 giugno 2012, ho effettuato nr. 2 visite cardiologiche, con elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, ed ho messo l'holter pressorio. Gli esami hanno non hanno evidenziato malformazioni cardiache, le dimensioni del cuore sono nella norma, anche se border line, così come border line é la pressione sanguigna (valore medio giornaliero 130/80, misurati sotto l'effetto del Norvasc, che ancora sto prendendo). Entrambi i cardiologi consultati condividono il fatto che io possa tornare ad una vita normale, cercando di evitare/limitare le condizioni che possano portare ad ipertensione: fumo, alcol, stress, sforzi fisici. Ora veniamo alla domanda: io amo praticare sport (ciclismo su strada e mountain bike, corsa a piedi) e nel recente passato (fino al 2010) ho anche partecipato a gare ciclistiche e maratone, per cui vorrei capire se, a seguito di quanto mi è successo, devo praticare la mia attività sportiva ad un livello di intensità medio/basso oppure se posso anche partecipare (magari non nell'immediato futuro) ad eventi e/o manifestazioni più impegnative, senza rischiare la vita. Cordiali saluti
La storia clinica inizia in modo ictale il 28.05, ed è caratterizzata da una violenta cefalea nucale. Trasportato presso il Pronto Soccorso mi è stata praticata una TAC encefalo che ha evidenziato un'emorragia subaracnoidea. Trasferito presso il vicino ospedale regionale per accertamento, ho eseguito una angio-TAC dell'encefalo che evidenziava un dubbio sul tratto M1 dell'arteria cerebrale media destra. Per approfondimento diagnostico mi è stata praticata un'angiografia del circolo cerebrale che non ha mostrato malformazioni.
Il successivo decorso si è svolto in modo benigno senza complicanze e per scrupolo mi è stata eseguito un nuovo accertamento angiografico in data 15.06 che non ha evidenziato ancora una volta malformazioni vascolari.
Durante l'esame è comparso un modesto vasospasmo del tratto medio dell'arteria basilare per cui mi è stata praticato qualche giorno di infusione continua di nimodipina ai dosaggi standard.
Vista la negatività degli esami praticati l'emorragia subaracnoidea è rimasta "sine materia".
Mi è stato comunque consigliato, a distanza di 5 mesi dall'evento, di praticare una RM dell'encefalo con sequenze angio.
Da segnalare durante il ricovero il riscontro intermittente di valori pressori border line. Per cui mi si raccomanda un monitoraggio attento della pressione ed un eventuale accertamento in tal senso anche alla luce dell'episodio emorragico.
La terapia consigliata all'uscita dall'ospedale è stata quella di assumere Norvasc 5mg (1 cp/die) per tenere bassa la pressione sanguigna, e non mi è stata raccomandata nessuna norma comportamentale, se non quella di evitare per un 1/2 mesi situazioni stressanti.
A seguito delle dimissioni dall'ospedale, avvenute il 25 giugno 2012, ho effettuato nr. 2 visite cardiologiche, con elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, ed ho messo l'holter pressorio. Gli esami hanno non hanno evidenziato malformazioni cardiache, le dimensioni del cuore sono nella norma, anche se border line, così come border line é la pressione sanguigna (valore medio giornaliero 130/80, misurati sotto l'effetto del Norvasc, che ancora sto prendendo). Entrambi i cardiologi consultati condividono il fatto che io possa tornare ad una vita normale, cercando di evitare/limitare le condizioni che possano portare ad ipertensione: fumo, alcol, stress, sforzi fisici. Ora veniamo alla domanda: io amo praticare sport (ciclismo su strada e mountain bike, corsa a piedi) e nel recente passato (fino al 2010) ho anche partecipato a gare ciclistiche e maratone, per cui vorrei capire se, a seguito di quanto mi è successo, devo praticare la mia attività sportiva ad un livello di intensità medio/basso oppure se posso anche partecipare (magari non nell'immediato futuro) ad eventi e/o manifestazioni più impegnative, senza rischiare la vita. Cordiali saluti
[#1]
Consiglierei una attività sportiva di basso profilo, anche in seguito ed uno stile di vita salutistico.
Auguri cordiali.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Dottore, grazie mille per la celere risposta, un solo piccolo chiarimento: concordo con lo stile di vita salutistico e con l'attività di basso profilo (ho 46 anni e non é più tempo di avere velleità agonistiche), volevo solo capire se il suo è un consiglio o una "calda raccomandazione/obbligo", vorrei cioè capire se posso essere soggetto a recidive oppure se quanto mi è successo è da considerarsi un caso e quindi non devo considerarmi come soggetto a rischio per tali patologie.
In ultima analisi: posso vivere tranquillo o devo sempre dare un occhio al mio "contagiri"?
Grazie
Cordiali saluti
In ultima analisi: posso vivere tranquillo o devo sempre dare un occhio al mio "contagiri"?
Grazie
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Buongiorno dottore, qui di seguito il testo del referto dell'Angio-RM eseguita lo scorso 31 ottobre 2012:
"non evidenti malformazioni vascolari intracraniche. Risolto il vasospasmo segnalato a carico del tratto medio distale dell'arteria basilare evidenziato nel corso dell'ultima angiografia del 15 giugno 2012".
Da quanto ho capito, sembra che sia tutto apposto e che posso considerare quanto accaduto solo un brutto ricordo.
Cosa mi suggerisce per il futuro, oltre allo stile di vita salutistico? Devoeffettuare delle visite di controllo periodiche, o altri esami? Posso veramente fare tutto senza alcun rischio (voli aerei, sport, etc.)?
"non evidenti malformazioni vascolari intracraniche. Risolto il vasospasmo segnalato a carico del tratto medio distale dell'arteria basilare evidenziato nel corso dell'ultima angiografia del 15 giugno 2012".
Da quanto ho capito, sembra che sia tutto apposto e che posso considerare quanto accaduto solo un brutto ricordo.
Cosa mi suggerisce per il futuro, oltre allo stile di vita salutistico? Devoeffettuare delle visite di controllo periodiche, o altri esami? Posso veramente fare tutto senza alcun rischio (voli aerei, sport, etc.)?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12k visite dal 04/09/2012.
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