Sciatalgia con nota ernia recidiva

Buonasera,
all'età di 24 anni ho subito un intervento per ernia discale L5-S1 e, dopo tre anni di assoluto benessere, ho iniziato con nuovi episodi di lombosciatalgia legati ad una recidiva sempre L5-S1, tenuti "a bada" con analgesici. Nel 2008, un altro episodio, per il quale ripeto RM lombo- sacrale, che evidenzia:
a L3-L4 bulging discale, a L4-5 protrusione discale ad ampio raggio con lieve maggior focalità posterolaterale dx, a L5-S1 protrusione discale posteriore con focalità mediana e paramediana sn che cancella il tessuto adiposo predurale e giunge a contatto della relativa struttura radicolare; il relativo disco intersomatico appare degenerato ridotto di spessore. Allo stesso livello sono presenti gli esiti di pregresso intervento chirurgico a dx con laminectomia parziale.
Da sei giorni ho dolore e perdita di sensibilità alla gamba e al piede dx, il quale non mi permette di stare in posizione eretta per più di pochi minuti e conseguente difficoltà a camminare. Dopo aver provato anche con toradol 30 mg + bentelan 4 mg e notare comunque peggioramento, mi rivolgo al pronto soccorso dove, in seguito a visita neurologica, mi viene somministrato solumedrol 125 mg per via endovenosa e mi viene consigliato controllo neurologico presso un dottore che già mi seguiva per altri problemi (sospetta sclerosi multipla nel 2008). Ora il "mio" neurologo mi ha aperto un day hospital e intende farmi ripetere la RM lombosacrale, nel frattempo, faccio una flebo al giorno con solumedrol 1 grammo e, alla seconda flebo, riesco a stare qualche minuto in più in piedi, ma con dolore e senza aver ancora riacquistato la sensibilità della gamba e il piede.
E' possibile che una, o più ernie discali, diano dolori e problemi così, da non far effetto neanche certi medicinali? Inolte i miei episodi passati si presentavano con dolore alla schiena (anche solo a flettere il capo, o starnutire) che s'irradiavano alla gamba, ma questa volta alla schiena non sento dolore, ma solo all'arto. Sarei molto grata se vorrete rispondermi, per poter escludere di dover pensare che possa essere dovuto alla malattia, per ora sospetta e, ringraziando per questo, mi scuso per la lunghezza del testo e porgo cordiali saluti.
Stefania
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Va bene eseguire una nuova rmn, se il Suo Curante la ha consigliata.
Tuttavia, vista la situazione abbastanza problematica in atto, sarei portato a fare qualche infiltrazione in corrispondenza del maggior livello di disturbo al fine di individuare quale metamero sia il principale responsabile della sintomatologia.
L'infiltrazione dovrebbe farLe sparire, o grandemente dimunuire, il disturbo algico irritativo sia pure per breve tempo qualche ora/qualche giorno.
Dall'individuazione del metamero interessato, dalla visione delle lastre dell'esame neuroradiologico e dall'obiettività clinica osservata alla visita spesialistica neurochirurgica, si potranno avere le basi su cui costruire un ragionamento sul da farsi.
Se ha piacere, dia ulteriori notizie.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Della Corte,
nel ringraziarla per la sua cortese risposta, vorrei domandarle se, per quello che è la sua conoscienza ed esperienza, la sintomatologia da me descritta (che permane ancora oggi, per quel che riguarda la mancanza di sensibilità all'arto inferiore e migliora solo leggermente la percezione di dolore, nonostante stamattina abbia effettuato la terza flebo con solumedrol 1 grammo) possa essere dirimente per ernia/e discale/i, o meno. Mi diceva questa mattina il neurologo che la rmn per ora è riuscita a prenotarla solo per metà maggio, con l'impegno di provare ad anticiparla. Nel frattempo mi ha prescritto deltacortene 25 mg in compresse per permettermi di proseguire la cura "a scalare" a casa. Se non chiedo troppo e lo ritiene opportuno, la informerò sull'evolversi, o meno, del mio problema e sull'esito della rmn, quando riuscirò ad averlo. Grazie ancora per la sua attenzione e disponibilità.
Cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Presumo che Lei volesse dire se le infiltrazioni fossero dirimenti.
Le infiltrazioni chiariscono quale sia il livello di sofferenza.
La chiarificazione della causa dipende da un insieme di fattori che si potranno valutare in corso di visita neurochirurgica. La temporanea risoluzione del problema ci conferma che il disturbo può essere affrontato con successo.
Cordialità