Dolori persistenti lombosacrali

Salve,sono un ragazzo di 22 anni che da febbraio scorso combatte con un dolore nella zona lombosacrale.
Tale dolore si presenta come una fitta nel momento in cui effettuo un piegamento in avanti in piedi o nella posizione seduta. Inoltre avverto di tanto in tanto un dolore che scende lungo la zona sacrale per arrestarsi nella parte superiore delle natiche(da entrambi i lati).Più spesso invece il dolore lombosacrale è associato a delle fitte miste a pulsazioni nella zona pubica e del legamento inguinale da entrambi i lati .Aggiungo che a volte avverto anche delle fitte al ginocchio sinistro in concomitanza al dolore sacrale e altre volte dei formicoli alle piante di entrambi i piedi
L’iter che ho seguito è molto lungo e fin ora non ho ottenuto nessun risultato.
Dopo consulto con il medico curante(e conseguente cura a base di bustine di voltfast e cerotti antinfiammatori trans dermici) mi sono rivolto al pronto soccorso che mi ha dimesso dopo una flebo di antinfiammatorio ed un ecografia all’inguine per scongiurare un appendicite. Non ottenendo nessun miglioramento mi sono rivolto ad un ortopedico che mi ha prescritto delle sedute di ionoforesi,tecar ed una cura di venti giorni con punture di Urbason(sera) e Voltaren(mattina) e neanche in questo caso ho avuto benefici se non un leggero miglioramento nelle ore successive all’iniezione dell’Urbason.
Nel frattempo ho effettuato una risonanza magnetica lombo sacrale e dei rx rachide in toto in due proiezioni.
La risonanza evidenza una rettilinizzazione della fisiologica lordosi.In corrispondenza dello spazio l5-s1 si documenta piccola ernia discale mediana.Ben visualizzate e prive di aspetti patologici le emergenze radicolari.Regolare l’allineamento dei metameri.Canale vertebrale di morfologia e dimensioni nei limiti della norma. Non alterazioni dell’intensità di segnale da parte dei tessuti molli fisiologicamente in esso contenuti.
I raggi invece evidenziano una modesta scoliosi dorsale dx-convessa.Creste iliache normoallineate.Non dimorfismi vertebrali.Modesta accentuazione della cifosi dorsale.
Insoddisfatto dei risultati ottenuti dalle terapie farmacologiche a luglio mi sono rivolto al dottor S** rinomato neurochirurgo di Caserta il quale dopo avermi visitato mi ha fatto acquistare un plantare (secondo lui il formicolio ai piedi era dato dalla postura) e mi ha fatto fare il block test dopo avermi diagnosticato una lombalgia cronica delle faccette articolari L4-L5,L5-S1.A luglio quindi ho effettuato tale block test ma non ho ottenuto nessun beneficio.Lo stesso dottore,dopo l’esito negativo del test è rimasto un po’ dubbioso ed ha attribuito il dolore all’ernia consigliandomi di fare rieducazione posturale di Souchard (secondo lui l’ernia è piccola e non impronta le emergenze radicolari per cui non è da operare).
Sono giunto quindi a fine agosto ed il dolore è sempre più forte impedendomi di svolgere una normale attività quotidiana.
Disperato mi rivolgo ad un altro neurochirurgo ,il dott.Danilo Luc** i il quale dopo un'altra visita mi prescrive una cura di 40 giorni di antifiammatorio (Tauxib 90mg) ed 15 sedute di ozonoterapia nella regione L4-L5-S1.
Ad oggi ho finito anche questa cura ma i risultati purtroppo non ci sono:il dolore mi tormenta tutto il giorno,nella faccia dei dottori leggo un aria di incertezza e cosa ben più grave mi hanno costretto (portandomi alla depressione) ad una totale inattività di 9 mesi con la conseguenza perdita di tonicità muscolare (praticato ciclismo,running,escursionismo).Confido in una vostra risposta.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazzo,
dovrei vedre le immagini della RM e quindi visitarLa per poter orientarmi in un adiagnosi e quoindi prescrivere una terapia.
Certo è che se nessuna terapia conservativa è efficace, bisognerà valutare se esistono possibilità chirurgiche.

(Per inciso, una curiosità: un ecografia all'inguine nel sospetto di appendicite? Mi sembra strano!)

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti,La saluto con cordialità
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.Nel frattempo ho eseguito altri esami tra cui una nuova risonanza dal quale emerge la solita ernia mediana L5 S1 con riduzione del tono idrico;in aggiunta è visibile un bulging discale in L4 S5.
Ho eseguito anche un'eco totale addominale e scrotale ed un elettromiografia dove non risultano anomalie neuromuscolari.Infine mi sono sottoposto ad una cura a base di nicetile,cura che ho dovuto sospende dopo 10 gorni per la comparsa ripetuta di ponfi pruriginosi(dimensione 1-2 cm,durata 2-3 giorni con emissione di una gocciolina di liquido giallo trasparente) sul gomito,sul ginocchio e sulla caviglia che il dottore ha descritto come orticaria da reazione al farmaco.Il fatto è che continuo ad avere dolore nella parte lombosacrale ogni qualvolta mi chino in avanti e un dolore fisso tipo"chiodo"nella natica superiore destra.Il neurochirurgo si ostina a non operarmi in quanto l'ernia è piccola.
La settimana scorsa invece mi ha visitato un ortopedico molto rinomato in zona e mi ha proposto di operare l'ernia (dopo visita accurata) attraverso un intervento di erniectomia percutanea endoscopica con un piccolo taglio di 4mm.
Ho cercato informazioni in rete e da quello che ho capito,tale tecnica non è ben vista.Ad esempio lei cita in suo articolo "si danno qui solo brevi cenni alla tecnica maggiormente utilizzata e che dà migliori risultati, ovvero la microdiscectomia lombare".Vorrei capire,quindi in cosa consiste l'intervento che l'ortopedico mi ha proposto,se un ortopedico può effettuare questi tipi di interventi e qual'è la differenza con la microdiscectomia lombare.La ringrazio.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile ragazzo,
come Le ebbi già a dire, a distanza non è possibile fare diagnosi di certezza e tanto meno indicare una terapia.
Se i Suoi sintomi non scompaiono con le terapie conservative finora attuate, bisogna considerare alcuni aspetti: o le terapie sono state inadeguate o insufficienti e quindi è da valutare la soluzione chirurgica oppure la causa dei sintomi è da riconsiderare.

Gli specialisti che eseguono la chirurgia di tali patologie sono sia i neurochirurghi che gli ortopedici.
Per quanto riguarda la tecnica endoscopica, essa ha la sua validità a seconda di determinati parametri clinici e radiologici.
Dal punto di vista dei vantaggi, questi non differiscono molto dalla tecnica di microdiscectomia e la scelta spesso dipende dalla preferenza personale del chirurgo, una volta ovviamente che l'indicazione chirurgica è assodata.

La microdiscectomia consente di avere, con l'uso del microscopio, un maggior controllo delle strutture anatomiche su cui si va ad intervenire.

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